Meri Lolini ci propone oggi un terzo e ultimo racconto sul Natale – il primo è stato “Un presepe diverso” , mentre il secondo, Un risveglio fantastico, ha parlato della festa coniugata alla sofferenza dove anche una goccia d’acqua può essere il regalo più bello. Oggi un terzo racconto conclude il ciclo facendo correre il pensiero a chi riceve il Natale in tempo di guerra (dr).
Tra pochi giorni sarà Natale e così Elena pensava a che cosa regalare alle sue figlie. La piccola Giulia stava guardando un cartone animato e spesso canticchiava, mentre la sorella più grande, Loretta, cercava di studiare quel capitolo di storia dove si parlava di guerra e dei tanti bambini impauriti dai tanti bombardamenti. Tutto a loro mancava, tutto non c’era più e tutto era un momento di grande sofferenza.
Alzò la testa e con lo sguardo turbato e disse che non era giusto che ci fossero le guerre e tanta disperazione; poi continuò la sua protesta contro i conflitti, sottolineando che non è giusto che noi siamo a scegliere i regali ed invece in quelle città manca il necessario per ogni momento della vita.
Elena si commosse davanti al ragionamento di sua figlia ed abbracciandola le sussurrò: “Cara Loretta queste sono le cattiverie tra i popoli e bisognerebbe avere il miracolo della pace, che dovrebbe manifestarsi e cadere come una goccia luminosa in ogni piccolo lembo di terra”.
Lei guardò sua madre e le piacque che la pace potesse essere come una goccia luminosa per illuminare i cuori e le menti di ognuno di noi.
Giulia sarebbe stata felice di ricevere quella bicicletta rosa che aveva visto in quella vetrina e così Elena l’abbracciò e le dette un bacio. Loretta aveva finito di studiare e stava scambiando i messaggi con le amiche sempre molto attive sui gruppi online.
Loretta in quei giorni aveva il compito in classe di italiano e così stava leggendo alcune pagine di letteratura e come sempre era molto impegnata e motivata nel suo percorso di studio.
Il giorno seguente al ritorno da scuola Loretta raccontò alla madre che il tema era sulla seconda guerra mondiale e sulle persecuzioni razziali e pensava di averlo svolto abbastanza bene anche se in lei quell’argomento provocava molta ansia e questo dispiaceva molto ad Elena. Stavano pranzando quando il cellulare della mamma squillò. Elena vide che era il numero del liceo di Loretta e così si preoccupò e rispose alzandosi dalla tavola. Una voce femminile presentandosi disse:” Sono l’insegnante di italiano di Loretta”.
Subito Elena intervenne preoccupata: ”Buongiorno, mi dica. E’ accaduto qualcosa?”
Subito l’insegnante rispose: ”Sì… è accaduto qualcosa“. Elena con voce tremante subito disse: ”Mi dica”… La voce dell’insegnante si fece allegra e pronunciò queste parole: ”Signora è accaduto qualcosa di meraviglioso”. Precisò che Loretta avendo studiato e letto anche articoli importanti aveva svolto molto bene il tema storico della seconda guerra mondiale ed aveva parlato delle persecuzioni razziali e dei campi di concentramento.
La sua magia si era materializzata parlando di Liliana Segre e concludendo con il bisogno di una goccia magica di luce che poteva illuminare le menti di tutta l’umanità in ogni lembo di terra del mondo per cancellare le guerre e le persecuzioni.
Questa era la pace descritta da Loretta. Elena si commosse e con un tono di voce molto tremante ringraziò l’insegnante che subito le comunicò che quel tema avrebbe avuto un voto altissimo. La comunicazione si concluse e quella madre si sentì orgogliosa di quella sua bambina sensibile e piena di amore. Questo era il regalo meraviglioso per il loro Santo Natale…
Terminerò questa novella con una rima sul Santo Natale…
Il Natale arriverà e tanti doni porterà / Tutto si illuminerà e con quella luce tutto brillerà
Sarà luce che illuminerà magicamente sia il nostro corpo che la nostra mente / I nostri pensieri verranno magicamente orientati verso i dimenticati ed i tanti perseguitati.
Siamo tutti uguali noi cittadini della Terra e quindi cancelliamo la guerra / Uniamoci in un aiuto mondiale perché nessuno deve stare male.
Questa è la Santa Luce che verso il bene ci conduce / superando le barriere diverse e le tante vite perse / in conflitti senza ragione verso una nazione.
Viva il Natale che cancellerà il male / in questa umanità se a fare del bene penserà.
Meri Lolini