Rievocazioni storiche, a gennaio il bando

Per il “sostegno” nel 2023 sono Siena, Monteriggioni, Montepulciano, San Quirico e Asciano

Sarà pubblicato a gennaio il nuovo bando per l’assegnazione di contributi a sostegno delle manifestazioni di rievocazione storica che la Regione Toscana finanzia, anche per il 2024, con 500 mila euro.

Per il 2023 le assegnazioni hanno riguardato Siena, Montepulciano, Asciano, Monteriggioni e San Quirico d’Orcia (nella foto Danilo Maramai, sindaco).

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A dare l’annuncio il presidente della Regione Eugenio Giani di fronte ai rappresentanti di oltre 200 associazioni ed enti locali riuniti a Palazzo Strozzi Sacrati. Esponenti di associazioni di giochi storici, sbandieratori, cortei e giostre, proloco e Comuni hanno affollato Sala Pegaso per un incontro propedeutico all’uscita della delibera che stabilisce le linee guida del nuovo bando e che andrà in giunta la prossima settimana.

“Un’occasione importante – spiega il presidente Giani – perché la Toscana è la regione che conta in assoluto il maggior numero di manifestazioni storiche. E non c’è da stupirsi visto che moltissimi dei 1500 borghi possono vantarne almeno una. Una ricchezza che abbiamo deciso di valorizzare con una legge organica, in modo da pianificare meglio le risorse e non dare più contributi a pioggia. Per il 2024, anche se non è stato facile, abbiamo mantenuto lo stesso livello di finanziamento e, per la prima volta, l’uscita del bando è anticipata a gennaio”.

Ma al sostegno alla presenza capillare e al patrimonio di storia locale rappresentato dalle rievocazioni, si dovranno affiancare momenti e occasioni in cui tutto questo contribuisce e diventa parte della storia dell’identità regionale. “Anche in questo caso, ricorda Giani, la Toscana ha un primato: quando il territorio della nostra regione si ritrova unificato sotto Cosimo I dei Medici, diventato primo Granduca nel 1569, la Toscana ha già al novanta per cento la stessa fisionomia di oggi. Esiste perciò una identità toscana ed è a questa che ci vogliamo rifare con celebrazioni come il Capodanno dell’Annunciazione, che ricorre il 25 marzo o come le celebrazioni per i 450 anni dalla morte, nel 1574, di Cosimo l che possiamo considerare il padre della Toscana moderna. A questi momenti, che non hanno solo un significato turistico ma contribuiscono a rafforzare il senso di identità e i valori della Toscana, parteciperanno attivamente tutte le organizzazioni locali”.

A ospitare le manifestazioni del capodanno toscano sarà, nel 2024, la città di Massa Marittima, mentre le celebrazioni in onore di Cosimo I partiranno il 9 gennaio con un incontro nel Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze.

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