Le Europee serviranno più che altro a stabilire se FdI supererà il Partito Democratico
Un mese al voto. Proviamo a riepilogare gli interessi dei contendenti. Così per ricordarseli meglio a urne chiuse e voti contati. E intanto ricordiamoci che si voterà di sabato e di domenica: 8 e 9 giugno.
Partiamo dalle Europee. Senza scomodare i macro obiettivi, veniamo a quelli più locali.
Il voto diretto ai partiti proporrà in Città, a Siena, il tema di come il Partito Democratico resti ancora il primo partito o viceversa se sarà superato da Fratelli d’Italia. Sul piano generale dirà poco ma localmente servirà a capire se e quanto la “cura” Commissario Pd ha inciso dentro e fuori il Partito; ed anche se la giunta e il sindaco Fabio stiano ricostituendo il proprio consenso oppure no.
Dietro alle precedenti due risposte c’è la risposta alla domanda se Siena fra quattro anni sarà contendibile…
Il tema ha delle implicazioni.
Ad esempio può spingere anche al cosiddetto “voto utile”, che potrebbe suonare così: elettore di centrodestra, vai al sodo, vota FdI, voti il Premier, hai più probabilità di mandare un toscano in Europa, dai un segnale utile per il centrodestra Siena.
E veniamo alle Amministrative. Il Pd e il centrosinistra puntano a riprendere tutti i comuni che avevano. Lo scontro più infuocato è a Colle di Val d’Elsa, dove probabilmente dovranno giocarsela fino al ballottaggio. E poi puntano a riconquistare Chianciano Terme. Se gli va così, avrebbero numeri preponderanti per definire gli indirizzi della Provincia, della Società della Salute e nella presenza nel sistema delle multiutility.
Gli obiettivi del centrodestra sono più complessi: vincere in un comune intorno Siena, rompere l’accerchiamento e mettere un’ipotesi di rafforzamento sulla società della salute. Conquistare un altro comune senza perdere gli acquisiti per mettere un’ipotesi sulla Provincia.
Aldilà degli obiettivi è da dire che centrodestra e centrosinistra nei vari comuni non se la passano bene. Hanno avuto tutti più di una difficoltà a comporre il quadro delle alleanze e delle liste. Hanno trovato difficoltà a mettere d’accordo soggetti che finora andavano d’amore e d’accordo con polemiche che a Casole, Castiglion d’Orcia, Radicondoli, Monteroni, Montepulciano e Monteriggioni peseranno ancora a lungo. La politica ormai ruota attorno agli eletti.
E non solo. A ben vedere nessun partito vince da solo. I monocolori di una volta non esistono più e le diverse coalizioni non vincono senza il coinvolgimento di liste e movimenti civici. Ogni cittadina ha i propri.
Impossibile ad ora “raggrupparli”. Probabilmente è il loro limite. Infatti neppure i civici da soli vincono…
Quello che è certo è che i partiti hanno sempre meno relazioni con il territorio. E candidarsi, scendere in campo, “metterci la faccia” presuppone… fiducia. Ed un po’ anche il voto la richiede, la fiducia.