Con gli anticorpi è medicina personalizzata

In apertura dell’ultima giornata del Festival della Salute, si è svolto il Talk Show sui “Vaccini e terapie monoclonali, siamo all’avanguardia” , condotto dal direttore scientifico del festival Professor Luca Revelli che ha ospitato il Mario Tumbarello, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali ed in video collegamento la dott.ssa Monica Bocchia, Direttore UOC Ematologia.

“In questi giorni abbiamo parlato di ricerca, innovazione e nuove tecnologie – introduce Revelli – e immaginato il futuro della medicina verso una medicina di qualità, personalizzata, ritagliata indosso al singolo paziente, e transazionale ovvero multidisciplinare. Cosa significa medicina personalizzata?”

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“Medicina personalizzata – afferma il dottor Tumbarello – significa utilizzare i migliori farmaci per determinate situazioni e determinati pazienti. Gli anticorpi monoclonali, ad esempio, sono una realtà presente per quanto riguarda il Covid e ce ne sono tanti in sperimentazione. Come Ospedale Le Scotte siamo parte della sperimentazione della monoclonali del professor Rappuoli che costituiscono un’importante realtà e, se confermano i dati che abbiamo, potranno essere un’arma determinante”.

“La terapia personalizzata è nata con l’ematologia – prosegue la dott.ssa Monica Bocchia, Direttore UOC Ematologia -. Da anni usiamo anticorpi monoclonali ed essi rappresentano uno degli strumenti più utilizzati ed efficaci. Studiando la malattia e l’ambiente, siamo in grado di andare a vedere com’è una determinata cellula in quel paziente e riusciamo ad intervenire in maniera mirata. Le prospettive future sono molto forti nel nostro campo”.

In relazione al problema del riscaldamento globale si parla anche di antibiotico-resistenza.

“Gli antibiotici hanno cambiato la storia della medicina e la storia naturale di tantissime cose – spiega il dottor Tumbarello -. Rappresentano un’arma determinante nelle mani della medicina. C’è un report inglese che prevede in futuro migliaia di morti per antibiotico-resistenza. I meccanismi di resistenza ai batteri sono sempre di più. Oggi gli antibiotici sono in grado di resistere, ma dovremo vedere come andrà in futuro. Dobbiamo usare al meglio gli antibiotici che abbiamo per contrastare queste infezioni e gestirli al meglio per ottimizzarne uso”.

L’aumento delle malattie ematiche e l’incremento dei casi è legato a inquinanti ambientali?

“Esistono molteplici cause – spiega la dott.ssa Bocchia – vediamo un aumento legato a tanti fattori. Dobbiamo trattare ogni singolo caso in maniera personalizzata con percorsi personalizzati di cure, diretti a conservare la qualità della vita e non solo la quantità. Il paziente deve essere considerato nella sua totalità olistica e visto come una persona curabile e non più come una malattia curabile”.

C’è il ritorno di malattie virali e infettive. Cosa dobbiamo temere?

“Le malattie infettive ci sono sempre state – afferma Tumbarello – ci sono ancora oggi segnalazioni di tubercolosi. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma credo che il Covid ci abbia insegnato qualcosa, perché riuscire ad avere un vaccino in tempi così rapidi, è stata una cosa straordinaria”.

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