La storia di Betti in “Tiro mancino”

Superare le difficoltà credendo in un sogno. E riuscire a realizzarlo. E’ la storia di Matteo Betti, schermitore senese, pluricampione paralimpico e ambasciatore italiano Paralimpico, raccontata nel libro “Un tiro mancino” scritto dalla giornalista Giovanna Romano. “Bevo il caffè e penso che lui della sua disabilità se ne freghi. La ignora deliberatamente” racconta nella premessa ricordando il primo incontro con l’atleta, nel suo appartamento alle porte di Siena. Betti è un ragazzo che ha reagito alla difficoltà fisica e grazie alla scherma è riuscito a realizzarsi. 115 pagine per ripercorrere la sua carriera e per conoscere lo sportivo e l’uomo che è diventato quel bambino nato il 26 novembre 1985 alla clinica Salus in un parto complicato che le ha causato un’emiparesi destra.

Il ricavato della vendita del libro sarà impiegato per l’acquisto di un pullmino attrezzato che sarà dato alle società paralimpiche senesi per consentire ai giovani con disabilità di poter andare a fare sport.

Un tiro mancino. Matteo Betti. Storia del campione di scherma parlimpica - Giovanna Romano - copertina

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