Massimo Vita, la sua storia in “A muso duro”

Un gioco con il fratello, un’esplosione, e la vita che cambia. Parte dal drammatico episodio che gli ha segnato l’esistenza il racconto autobiografico di Massimo Vita che ha pubblicato proprio in questi giorni “A muso duro, memorie di un inguaribile sognatore”. Aveva appena 5 anni quando insieme al fratello poco più grande di lui, cercarono di aprire un oggetto misterioso che avevano ritrovato abbandonato, peccato che non era un giocattolo ma una ordigno bellico inesploso. Lui rimase seriamente ferito ed in seguito a questo incidente perse la vista, l’altro purtroppo mori nella detonazione. “Dico no alla cultura delle armi che porta distruzione e morte” dice Vita, attualmente presidente senese dell’Unione Italiana Ciechi che ha pagato caro il prodotto della stupidità umana.

Il libro è un susseguirsi di episodi del suo passato, dai momenti drammatici, come doversi abituare a vivere senza vedere, a quelli straordinari, l’incontro con la moglie, la nascita dei figli, le battaglie sociali e politiche, l’impegno continuo per far rispettare i diritti di chi ha una disabilità e deve poter vivere una vita come gli altri. Come ha fatto lui che non si è mai arreso e che oggi si propone come candidato a sindaco di Siena.

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A Sienapost ha parlato del suo libro edito da Betti e ribadito l’importanza di disarmare il mondo.

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