Note di Siena, un finale “alla Cucini” ci regala il Costone

Mensanini vincono 72-71 in Gara 5 contro San Vincenzo. Domenica Gara 1 di finale

Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Garden Toscana Resort San Vincenzo Basket 72-71 (23-18, 41-38, 55-56)

NOTE DI SIENA: Brambilla, Pannini 9, Iozzi 4, Giorgi n.e., Marrucci 8, Figus n.e., Puccioni 13, Sabia 5, Cucini 5, Prosek 14, Tognazzi 14. All.: Betti

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GARDEN TOSCANA: Bongini 3, Guerrieri 17, Bazzano 6, Persico 12, Cenerini n.e., Giovani 3, Bertini 4, Bini, Mezzacapo 5, Battaglini n.e., Bianchi 13, Zanassi 8. All.: Baroni

Arbitri: Deliallisi Matias di Livorno e Baldini Matteo di Castelfiorentino

Note: Spettatori 1500 circa, Usciti 5f Prosek, Tognazzi, Persico, espulso per somma di tecnici Iozzi

Com’era la cosa? Ah, già, il racconto della bella schiava. In quella sera di pessima primavera, nel castello di viale Sclavo si ritrovarono gli ardimentosi giovani biancoverdi, tutti belli, tutti forti. A sfidarli in singolar tenzone era una banda di cocciuti pirati del mare prossimo. A coloro cui fosse andata l’agognata palma, gloria tributata, agli altri incerto destino. E taràtara tara… si arriva agli attimi conclusivi…

A 2’44’’ dal termine dell’ultimo quarto, un fallo di Guerrieri manda in lunetta Puccioni che ci riporta in vantaggio con due liberi: 70-69. A 2’16’’ dal termine Marrucci in entrata si infila fra Bertini e Bazzano e dà ai biancoverdi un possesso pieno di vantaggio: 72-69. Sul capovolgimento, a 1’58’’ Persico forza su Prosek e commette il quarto fallo. A 1’44’’ mentre Puccioni si avvia a concludere, non riesce il tagliafuori di Prosek a Guerrieri e gli arbitri fischiano fallo: fuori anche il lungo biancoverde per 5f. A 1’30’’, Persico piroetta e sorprende Sabia: 72-71. A 1’12’’ Cucini contende un rimbalzo in attacco, Persico lo vede in ritardo e fa fallo: 5f esce. Ma Cucini fa 0-2. San Vincenzo, -1 ma con palla in mano, si prende il suo tempo, a 45’’ dal termine la preghiera di Guerrieri è preda di Marrucci. La Note di Siena nella successiva azione riesce solo a consumare il tempo: 20’’ al termine. Per San Vincenzo, impedito il gioco sotto con Mezzacapo, tira Bertini a 12’’ di gioco residuo: capitan Pannini gli mette le mani in faccia senza far fallo. Sbaglia, il rimbalzo è di Cucini che riceve fallo tattico a 5’’ dal termine. Ancora 72-71. Purtroppo ai liberi è un altro 0-2. Rimessa avanti la palla per San Vincenzo… L’ultimo tiro è di Bianchi che sbaglia, poi il pallone è preda di Puccioni e guai a chi glielo tocca. Tripudio mensanino.

Finale, finale. Domenica sarà ancora stracittadina con il Costone. Chi vince per tre volte, trionfa in campionato e va in serie B. Grazie “Sherazade” Mens Sana, ci raccomandiamo, raccontaci ancora…

Due ore prima le cose erano apparse diverse. Da San Vincenzo erano arrivati in tanti: l’inerzia era dalla loro. Di certo più di duecento che stavolta hanno però scelto – loro richiesta – di porsi all’opposto dell’emiciclo rispetto al “terrazzino” con cintura di forze dell’ordine. Hanno dato fiato alle trombe e con esse all’inizio sono riusciti a farsi sentire. Finché non è entrata la loro squadra per scaldarsi: e i buh, soprattutto per Bianchi, sono stati fragorosi. Zanassi dall’angolo avrà fatto un 6/6, o ancora meglio… Meno male, dopo, quando il cronometro scorreva, la palla in quella posizione praticamente non l’ha mai avuta.

Quando si inizia a giocare c’è subito una variante rispetto alle quattro precedenti: la Note di Siena non cede l’iniziativa. Vittorio Tognazzi torna a fare il “cattivo”, anche se ha una marcatura particolare, Prosek come lui, capitan Pannini a imbucarla da lontano quando San Vincenzo tende a prevalere.

Se si guarda le cifre dell’incontro, la differenza sta tutta qui. O meglio ha vinto chi ha saputo reggere di più alla paura di vincere. Le squadre hanno tirato con le stesse percentuali, hanno più o meno il medesimo saldo nei rimbalzi e nel rapporto perse/recuperate. A vantaggio della Note di Siena sono il maggior numero di azioni di contropiede portate a compimento e l’esser stata in vantaggio per oltre venticinque minuti; a demerito di San Vincenzo è l’aver fatto addirittura peggio dei biancoverdi nei liberi.

L’aver ormai la vittoria alla portata ha giocato pessimi scherzi ad entrambe le squadre. San Vincenzo che inizia dal primo quarto con una sorta di logoramento che appare più evidente che in altri in Persico. E neanche Bianchi sta troppo bene, ma non sappiamo se sia per un tardivo ripensamento di coscienza. Ci sono però Bazzano, Bertini e soprattutto Guerrieri, capomarcatore dell’incontro, che non sprecano palloni, che con le loro mezze preghiere trovano sempre il fondo del cesto, che mettono le mani in difesa.

Alla vittoria i mensanini sembrano non pensarci. La dirigenza aveva chiesto loro di essere dignitosi e questo sembra bastargli finché non ci pensano davvero che potrebbero vincere. E a quel punto San Vincenzo passa avanti con un improvviso 7-0: 41-44. Gli ospiti restano avanti per un intero quarto, finché il cuore ricomincia ad andare in angoscia dopo aver toccato il massimo vantaggio (+5: 51-56).

Si arriva così al finale già descritto che nel bene e nel male può chiamarsi il finale di Cucini. Che l’aveva messa dentro già due volte, che costringe all’errore, sbaglia, riconquista, risbaglia e alla fine si butta al collo del diggì Caliani, valdelsano come lui.

L’arbitraggio ha sì messo fuori tre mensanini strategici prima del tempo, tuttavia ha scontentato entrambe le squadre in egual misura, quindi un buon arbitraggio che soprattutto non è risultato determinante sulla partita. Cosa opposta che invece si deve dire per coach Betti e il suo staff che già dall’inizio hanno mostrato la capacità di intervenire, oltre che sulla strategia di gioco, sul morale della squadra.

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