Un incontro tra generazioni per ricordare Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla sua nascita.
Così l’Università degli Studi di Siena ha voluto celebrare giovedì 5 maggio la disperata passione di essere nel mondo di un gigante del Novecento, attraverso un dialogo trasversale sulla sua figura e sulla sua attività artistica.
L’evento, organizzato in collaborazione con Università dell’Uguaglianza, Metamorfosi, Circolo Anpi atenei senesi “Carlo Rosselli”, Associazione culturale Futura Siena, ha offerto una riflessione sull’opera ed il pensiero civile di Pasolini attraverso le parole dei relatori che ne hanno tracciato alcune delle sue tante sfumature.
L’iniziativa, patrocinata a livello nazionale dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini istituito presso il Ministero della Cultura, ha preso il via con i saluti istituzionali del Direttore generale dell’Università degli Studi di Siena, Emanuele Fidora, di Stefania Cresti, vice presidente dell’Associazione Futura, di Giovanna Giorgetti, Circolo Anpi atenei senesi “Carlo Rosselli”, mentre Pietro Folena dell’Università dell’Uguaglianza e Metamorfosi, impossibilitato ad essere presente, ha inviato un saluto
Gli interventi, mediati da Katia di Rienzo, hanno ripercorso i tratti dell’opera e del pensiero pasoliniano:
Guido Mazzoni , “Pasolini e l’emancipazione”
Fabio Alcantara, “Il cinema di Pasolini oltre – e accanto – ai lungometraggi”
Margherita Giabelli, “La fulgurazione figurativa di Pier Paolo Pasolini: un cinema che viene dalle pale d’altare”
Daniele Ferrari, “Epifanie, trasformazioni e dissacrazioni: Pasolini e l’esperienza del religioso”
A chiudere la mattinata è stato Nichi Vendola, con un intervento dal titolo “Un oscuro scandalo della coscienza”