San Vincenzo ha fatto capire che in questa poule si affermerà chi saprà giocare da squadra
Emozionarsi, in un pomeriggio di pioggia battente, al PalaLauroGiovani di San Vincenzo, assistendo ad una partita di basket di Serie C. Si può? Certo che si può!
La prima partita della Poule Promozione di questa serie C è partita con il botto per la Mens Sana Basketball. E non ci riferiamo ai tuoni che, così come a Siena, hanno più volte squarciato il cielo cupo di San Vincenzo, ma per quello che è successo dentro al piccolo ma accogliente PalaLauroGiovani. Dove, grazie ad un accordo tra le società, la tribuna “Mare” era stata interamente dedicata ai quasi 200 “pazzi di Mens Sana” partiti la mattina dalla città del Palio (oltre che delle Strade Bianche) per sostenere la propria squadra del cuore.
Un’atmosfera davvero incredibile, anche grazie alla calorosa ma corretta controparte di tifosi di San Vincenzo, che hanno quasi riempito la tribuna “Terra”, creando un clima davvero bello, anche perché estremamente corretto.
Il tifo dei senesi è stato, come sempre, incessante. Ed ha spinto i ragazzi sul campo all’ennesima impresa della stagione. Su un campo nel quale erano cadute anche Costone e Sansepolcro e dove in pochi in questa stagione si sono divertiti, al cospetto di una squadra giovane ma con giocatori di grande esperienza oltre che di qualità.
L’inizio di partita ha forse fatto pensare a tutti all’ennesima goleada biancoverde, così come accaduto ad esempio ad Agliana, ma lo 0-12 iniziale non ha di certo scoraggiato i padroni di casa che, da squadra organizzata quale sono, una volta assorbito lo shock del ritmo altissimo imposto dai ragazzi di coach Paolo Betti, hanno iniziato la loro partita.
Fatta anche se non soprattutto di gioco interno, cavalcando i due giocatori più importanti, Camillo Bianchi ed Edoardo Persico, che nel pitturato hanno quasi sempre vantaggio di chili, centimetri, talento ed esperienza al cospetto di quasi tutti gli avversari. Per di più in una serata dove a Prosek, Sabia, Iozzi e Cucini non veniva perdonato davvero niente dai due arbitri, che già a metà partita avevano comminato 9 falli suddivisi tra i 4 giocatori interni della Mens Sana.
Ma l’ingegno e lo spirito di adattamento di certo non manca alla panchina ed alla squadra biancoverde. Ed allora si inizia il terzo quarto con una mossa inattesa. Quattro piccoli in campo con Brambilla in marcatura speciale su Camillo Bianchi, spauracchio vero e proprio della difesa biancoverde, che si presentava a questa seconda fase con oltre 20 punti di media a partita e che è stato tenuto a 9 punti segnati da una difesa su di lui ai limiti della perfezione, in staffetta tra Iozzi, Cucini, Marrucci e Brambilla).
La Mens Sana tiene botta nonostante i problemi di falli e delle percentuali al tiro da fuori che calano vistosamente nella ripresa. Prosek quando è in campo è un fattore. Ma il problema è che in campo non riesce a starci. Sbaglia qualche appoggio apparentemente facile, ma la sua presenza e pericolosità dal post basso costringe la difesa di San Vincenzo a qualche adattamento che crea vantaggi sugli esterni per Pannini, Tognazzi, Marrucci e Puccioni, con quest’ultimo (miglior marcatore di serata) stranamente molto più efficace in penetrazione che da oltre l’arco.
San Vincenzo però è un osso duro. Ed ogni volta che la Note di Siena prova a dare una spallata riesce a tornare a contatto. Quando a poco meno di 5 minuti dalla fine i padroni di casa mettono il naso avanti, in molti forse hanno pensato che la zampata sarebbe stata decisiva.
E’ proprio qui invece che la Mens Sana compie l’impresa. Perché sotto di 3 punti, piazza due difese memorabili e in attacco gioca di squadra. Anzi, da squadra. Che è una cosa diversa e forse ancor più importante.
Ritrova la parità e costringe nuovamente San Vincenzo a “pensare”, cosa che riesce meno bene ai ragazzi di coach Baroni rispetto al giocare di puro istinto e talento.
Il finale è da attributi veri. Non trema la mano di Prosek dalla lunetta, così come non tremano le mani di Puccioni e Tognazzi. Ma è ancora una volta la difesa a fare la differenza ed a permettere alla Mens Sana di portare a casa una grande vittoria.
Già la difesa. Che più volte avevamo “accusato” di fidarsi un po’ troppo del potenziale offensivo della squadra. Che in diverse circostanze aveva concesso primi quarti da 25-30 punti agli avversari.
Ecco, ieri sera, 28 punti San Vincenzo li ha segnati nei primi 20 minuti, 30 invece nei secondi 20. Così ti puoi anche permettere un Tognazzi (di rientro da tre settimane di stop) da 10 punti (quasi 10 in meno della sua media stagionale), ma comunque efficace e prezioso anche segnando di meno. Difendendo e trascinando. Come si chiede ai leader, che non necessariamente devono segnare per forza, ma possono fare la differenza anche in altro modo. Vero Shaun?
Ci piace pensare a questa “nuova” Mens Sana operaia, nella quale tutti si aiutano. Perché per avere successo in questa seconda fase abbiamo già capito che servirà più la sciabola del fioretto. E ieri sera è già stata data una bella “sciabolata”. Bravi ragazzi!
(Le foto di questo servizio sono della Comunicazione della Mens Sana Basketball)