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giovedì, Novembre 21, 2024

Giani in Regione verso la riconferma piena

Per il governatore uscente però la strada è in salita

Eugenio Giani presidente uscente della giunta regionale della Toscana si appresta a ricandidarsi. Perché non dovrebbe farlo?

Ha praticamente tutto lo schieramento di centrosinistra che lo ripropone: Pd, Iv, 5s, Verdi. Nessuno che avanzi un dubbio.

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Proprio questo unanimismo dovrebbe fargli venire qualche dubbio, o no?

Non è che semplicemente – considerato la forza con cui si ripropone, visto che nessuno gli contende la carica, nonostante qualche mal di pancia – non lo si voglia contraddire per non rimanere con il cerino acceso? Lasciandoglielo tutto in mano in caso di sconfitta?

Gli esperti di sistemi elettorali si affannano a dire che basta raggiungere il quaranta percento e la sua elezione è assicurata. Facile, è la legge elettorale. Il punto è che il 40% viene dato per certo, considerato che l’altra volta prese oltre il 48%. Insomma anche se calasse… c’è spazio.

Ma davvero c’è tutta questa certezza?

Ora, è vero che il voto regionale non segue le dinamiche del voto comunale, dove la vicinanza con il candidato è percepita in maniera maggiore. Ma non dice nulla il fatto che tranne Firenze (vinta per altro al ballottaggio) e Prato tutti i capoluoghi sono in mano al centrodestra e nella piana Fiorentina più di un comune è guidato a sinistra ma senza il Pd? Possibile che dagli ambienti più a sinistra non si faccia un tentativo per ipotizzare almeno un’alternativa e poi svincolarsi?

Certo non si può dire che al “sindaco dei toscani” – così in diversi chiamano il Presidente – manchi lucidità politica e coraggio.

Basta guardare alla proposta di riconferma nella lista di tutta la giunta uscente. Coraggio più che quieto vivere. Siano i territori a levargli qualche castagna dal fuoco. Anche se la troppa continuità potrebbe essergli dannosa.

Giani non può ritenere davvero che il giudizio sull’operato sia davvero tutto tutto positivo, che non si sente qualche scricchiolio. Davvero nessuno ha avvertito qualche cenno di dissenso tra Assessori e il Presidente? Al momento opportuno qualcuno di questi elementi dovrà essere volto a suo favore.

Certo, Giani ha dalla sua la capacità indiscussa di onnipresenza.  Ma non è un’assicurazione.

Attenzione… “Sicuro si fermò, anzi mori, ai ponticini” dice un vecchio adagio senese.

Sarà perché, a Siena, in ambienti moderati e civici, diciamo quelli che votano cercando di andare in soccorso del vincitore, ma non solo, anche a quelli che lo votarono convinti che avrebbe apportato cambiamenti nella sanità (policlinico), si sente più di un’incertezza per non dire mugugno che l’altra volta non si avvertiva.

Perché? Sarà perché questa volta pare proprio che il centrodestra vuole davvero vincere e non soltanto partecipare?

Comunque le carte potrebbero sparigliarsi ancora dopo le elezioni regionali di quest’autunno in Emilia Romagna e Umbria. Troppi vicine alla Toscana per non subirne l’influsso.

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