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venerdì, Novembre 22, 2024

Sarà una Mens Sana guastafeste

Completamento del roster con il ritorno di un altro ex. Abbonamenti: si va verso il ritorno dei numerati

Riflettori che si sono accesi solo un attimo sulla Mens Sana, ma che stanno per esser spenti di nuovo. In omaggio alla carriera che sta per esser corsa. E in considerazione che lo sportivo contradaiolo non ama confondere… Comunque ci prendiamo qualche minuto per fare il punto.

Il PalaSclavo

L’argomento di cui non si discute è anche quello più importante. Pacta sunt servanda, Mancano due settimane, forse tre, al disvelamento del “non più” PalaEstra. Se il tempo sarà maggiore, e si oltrepasserà il 26 agosto, per la riconsegna, per la dirigenza biancoverde sarà di nuovo il rebelot, cioè rincorse per trovare campi di allenamento che non ci sono.
Anche per motivi di sicurezza, al momento non si ha una visione ampia sul cantiere PalaSclavo. Sul parquet che è stato protetto da un rivestimento operano le “gru-ragno” con cui gli operai si fanno sollevare fino alla sommità dove – così ci hanno spiegato – eseguire le saldature previste. Quando il parquet verrà liberato sarà da verificare con estrema attenzione se i pesi che ivi sono stati appoggiati hanno peggiorato una superficie da gioco che già aveva molte ferite.

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Il tutto è osservato con estrema attenzione dall’Emma Villas che intende utilizzare il campo da gioco quanto la Mens Sana e anche dalla Stosa Virtus che medita ancora di renderlo sito per alcuni incontri casalinghi dove si augura una capienza superiore ai 396 del PalaCorsoni.

Di certo a tali richieste il Comune si mostrerà sensibile, ora che, sembrerebbe certo, gli sono noti i conti dissanguanti per la gestione di quanto ricevuto dalla Polisportiva, considerando che il Piano finanziario della precedente amministrazione non è realizzabile quanto a capienze e calendarizzazione di eventi.

Insomma, non c’è un fine alla storia dei deficit del PalaSclavo che al massimo può garantirsi un paio di anni agonistici ancora, poi dovrà affrontare nuovi e più impattanti adempimenti.

Calendario e derby

L’uscita del calendario provvisorio ci parla di un esordio della Mens Sana il 29 settembre in casa, quindi la trasferta con l’Olimpia Legnaia (6/10) e il ritorno in casa con Cecina per il primo infrasettimanale (9/10). I derby arriveranno all’ottava (Virtus, 10/11) e all’undicesima (Costone, 24/11), entrambi in “trasferta”.

La formula di gara prevede undici incontri nella regular season al termine della quale le sei migliori si incroceranno con le migliori del Girone A (Piemonte-Liguria-Lombardia) e le sei peggiori affronteranno le peggiori del medesimo girone. In entrambi i raggruppamenti della seconda fase le squadre si porteranno dietro i risultati acquisiti. Poi sarà la volta di play-off e play out.

Abbonamenti e capienza

Questo significa che le gare casalinghe che consentirà l’abbonamento ordinario per la stagione saranno diciassette – più probabilmente ci saranno le diciassette in trasferta con la piattaforma Starplane -. I rincari ormai certi delle tessere per la stagione sono impossibili da evitare per una società che inizia il suo secondo anno di vita e deve solo alle sue energie le risorse con cui affrontare la stagione.

Gianluca Rotondi e Francesco Frati

Gianluca Rotondi il patron del Gruppo Mac e di Note di Siena, è ormai un “tifosone” a tutti gli effetti e ha lasciato intravedere loyalty aggiuntive sul fatturato per la società biancoverde nel suo ruolo di title sponsor, tuttavia siamo abbastanza certi che metta in gioco meno di quanto Stosa e VisMederi danno alle altre senesi.

Aggiungiamo infine che non sarà un PalaSclavo capiente come nelle gare 3 e 4 dei Play Off 2023-24. Comunque vada, il Comune darà disponibilità dei numerati sui due lati ed i terrazzini, quindi circa duemila posti abbondanti. E questo mentre la ditta assegnataria completerà i propri lavori, poi sarà materia di discussione anche con la commissione prefettizia dei pubblici spettacoli.

La presenza nel Cda di Io Tifo Mens Sana, il trust dei tifosi presieduto da Stefano Parrini e rappresentato da Guido Guidarini, dà la certezza che qualunque siano le decisioni finali esse saranno profondamente meditate e sofferte. Tra le decisioni che vengono attualmente studiate c’è anche quella della reintroduzione parziale degli abbonamenti numerati. Il diritto “al proprio posto” forse questa Mens Sana non lo potrà garantire e la maniera più sicura sarà di ottenerlo arrivando primi ai botteghini.

Questa Mens Sana, e gli anni precedenti come sezione della Polisportiva, non hanno attribuito posti specifici; bisognerebbe risalire alla Basket 1871, ma la stessa ha tutta la documentazione sotto sequestro in attesa che venga giudicata in sede penale la c.d. gestione Macchi.

Il Direttore generale Riccardo Caliani

Favorite e comprimarie

Ora, in tempi in cui l’affermativa per il contrario è impossibile, va detto che la Mens Sana si mette ai nastri del campionato senza alcuna ragionevole aspettativa di risultato. La squadra che è stata fatta andava bene per una C a vincere e una B a sopravvivere. Quindi le “big” del girone al limite possono mettere in preventivo qualche sudata in più al PalaSclavo e un buon numero di insulti.

Un altro ritorno: Matteo Neri

Il roster sta per essere ufficialmente completato dall’arrivo dell’ultimo uomo, anch’esso uno che ha un cuore che batte biancoverde. Matteo Neri (191 cm, 87kg, 26 anni) è stato alla Mens Sana dal 2007 al 2014 e poi ancora nel 2016. Due anni fa ha avuto un brutto infortunio a Omegna, ma la stagione da 10p a gara lo scorso anno a Bergamo conferma le sue qualità di prospetto d’èlite. Giocatore di alta fascia di B2, che da diversi anni da professionista gira l’Italia dopo essersi formato tra Mens Sana, PMS Torino e da senior a San Miniato. Sarebbe stato un profilo off limits per la Mens Sana Basketball ma la reciproca volontà di ritrovarsi ha fatto la differenza. Può aiutare la squadra di coach Betti soprattutto per la sua duttilità. Nasce esterno ma gioca tranquillamente anche da numero 4 grazie ad una fisicità “oversize” per gli esterni della categoria.

Conferme per tutti i tecnici; con Duccio Petreni che integrerà la terna

La squadra guastafeste

Contro tante “corazzate” sembra che l’arma che la Mens Sana ha deciso per caratterizzarsi sia ancora la duttilità e quindi probabilmente il suo ruolo sarà quello di “guastafeste”.
Avrà solo tre lunghi (Ragusa, Prosek, Sabia) e tre esterni puri (Pannini, Tognazzi e Belli). Gli altri tre (Marrucci, Pucci e Neri) potranno fare cose simili ma nello stesso tempo diverse. Dando a coach Betti un’ampia gamma di opportunità. Marrucci è l’atleta che né Pucci né Neri sono. Pucci è il tiratore che né Marrucci e né Neri sono. Neri sta in mezzo. Può tirare e sportellare con i lunghi. Contando sul suo corpo ma anche su quel mestiere che anni di B da protagonista ti portano certamente in dote. Ci sarà da sbizzarrirsi. Anche con quintetti anomali. Fisici, ma mai statici.

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