Il Sindaco di Rapolano intende esprimersi sul futuro Presidente. E vuole politiche unitarie sul territorio
Delle prossime elezioni provinciali abbiamo già scritto – liste da presentare entro l’8 settembre, spoglio elezioni il 29/9 -. Oggi ne torniamo a scrivere non perché la recente riunione della direzione del Pd abbia modificato il quadro. Tutt’altro.
Doveva essere, ed è stata, una riunione interlocutoria. Così è andata. E’ servita a dare il via alle riunioni a livello delle zone – dei grandi elettori – che avranno sia un ruolo di proposta programmatica sia il compito di far quadrare gli orientamenti sui nomi. Per poi concludere tutto con una nuova riunione della Direzione Provinciale del Pd.
Nessuna novità appunto. Solo “avviare il percorso”, come piace tanto dire. La novità semmai è arrivata la mattina dopo. Starnini, rieletto sindaco di Rapolano Terme, in un’intervista sul principale quotidiano locale, dice la sua apparendo così come l’unico ad avere una idea di cosa debba fare la Provincia nell’immediato futuro e dei nodi che deve saper affrontare. Delle priorità su cui cimentarsi.
Dalle infrastrutture Ferroviarie, all’Anas, alla Fondazione Mps, ai Musei, ai trasporti pubblici, al biotecnopolo. Insomma, Starnini, pensa alla Provincia come ad un soggetto tutt’altro che residuale.
Certo, qualcuno ha letto l’intervento come un’autocandidatura. Ma Starnini è troppo accorto per non sapere che non si torna indietro. Lo ha già fatto il presidente alla Provincia, peraltro quando sia il Presidente che il Consiglio erano eletti direttamente.
Starnini esce però allo scoperto: alza il tiro perché vuole essere della partita. Stabilire le priorità e chi le porta avanti, stabilire chi diventerà presidente. Fin dove potrà spingersi? Ha detto di avere un candidato. Potremmo anche fare il nome che ha in testa. Ma perché farlo… aspettiamo.
Quanti voti realisticamente potrà mettere insieme? Dipenderà da molti fattori. Sicuramente però potrebbe cambiare più di un gioco. Considerando che ha posto tra l’altro il nervo scoperto di come dialogare con il comune capoluogo.
Di sicuro contribuirà a far salire l’asticella del confronto. Anche in vista delle elezioni regionali e del Congresso Pd. Si apre una fase nella quale non tutto potrà essere affrontato “pezzo dopo pezzo”, come a sfogliare un carciofo… Ci vorrà invece una visione d’insieme.
E Starnini, da vecchio “animale politico”, ha chiaro che senza un progetto politico unitario questo territorio non ce la può fare a competere con gli altri territori e costruire una relazione vincente con l’Europa.
Amministrare non basta, ci vorrà la politica. Vediamo chi lo segue e capiremo se aprirà qualche squarcio.