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venerdì, Settembre 20, 2024

E’ la Mens Sana di quelli che ci sono a prescindere

Dieci domande al direttore generale Riccardo Caliani per fotografare il momento dei biancoverdi

La serie B Interregionale oggi non è più il miraggio di qualche anno fa, ma piuttosto una solida realtà. L’incredibile stagione sportiva disputata lo scorso anno ha infatti messo la Mens Sana Basketball nelle condizioni di poter rispondere positivamente alla chiamata della federazione quando si è trattato di costruire i gironi della stagione 24/25.

La promozione in categoria superiore è arrivata “ufficialmente” lo scorso 18 luglio, ed ha acceso la miccia dei tifosi biancoverdi. Gli ultimi 12 mesi di storia della Mens Sana Basketball (che poi sono anche i primi 12 mesi della sua storia), hanno portato in dote risultati oltre le più rosee aspettative: sia sul campo che fuori, dove i riflettori sul PalaEstra si sono nuovamente accesi dopo anni in cui non era buio pesto, ma di acceso c’era poco più che una fiammella di speranza.

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Oggi la Mens Sana è ben diversa da quella di cinque anni fa, quando la Polisportiva, con encomiabile atto di responsabilità, diede vita ad una nuova sezione Basket. Quanto diversa abbiamo deciso di chiederlo a chi questa metamorfosi l’ha seguita, e forse plasmata, a propria immagine e somiglianza: Riccardo Caliani.

Direttore, innanzi tutto complimenti. Come ci si sente a essere appena approdati in Serie B2?

“Siamo felici. Non ci aspettavamo di trovarci in B2 già dopo una sola stagione. Ma la crescita che abbiamo avuto negli ultimi 10 mesi ci ha dato la spinta per chiedere il riposizionamento, che fortunatamente è arrivato. Grazie alla eccezionale stagione scorsa. Se non avessimo raggiunto la finale saremmo rimasti esclusi. Ma grazie soprattutto al sostegno da parte dei nostri sponsor e delle persone che sono tornate a riempire il Palasport”.

Caliani con la delegazione Mens Sana alla presentazione annuale dei consuntivi di Confapi

Proviamo subito a farti arrabbiare. I detrattori dicono che non è bellissimo che la Mens Sana sia tornata in serie B partendo dalla Promozione, ma senza neanche vincere un campionato…

“Rispetto il pensiero di tutti, assolutamente legittimo. Crediamo di non aver rubato niente ad alcuno e di aver fatto le cose sempre in maniera ponderata. La valutazione che abbiamo fatto è che la B Interregionale oggi per noi sia un target sostenibile e che possa attirare ancora più attenzioni su di noi. E per questo ci siamo messi a disposizione per un possibile ripescaggio. E comunque occorre precisare una cosa, che forse in molti fanno finta di aver dimenticato. Ovvero che non siamo certo ripartiti dal basso per demeriti sportivi. Fosse stato per quello e basta saremmo ancora a parlare di ben altre cose, ve lo posso garantire”.

Gianluca Rotondi, guida del Gruppo Mac con il presidente della Mens Sana Basketball Francesco Frati

Punti sempre molto su questo aspetto “commerciale”. Spiegaci cosa vuol dire…

“Noi non abbiamo un proprietario che immette capitali nella società, la nostra proprietà è la casa madre, la Polisportiva, il Socio Unico, ma soprattutto la gente che ci sostiene insieme ai nostri sponsor che contribuiscono a fare il nostro budget. Per questo, più volte ho detto che la nostra crescita dipende da quanto saremo bravi ad attrarre investitori e ad aumentare il pubblico pagante. Poi se un domani dovesse arrivare un soggetto con altre possibilità economiche e idee diverse, allora certo che la nostra prospettiva cambierebbe sicuramente”.

Torniamo al campo. Che campionato ti aspetti?

“Difficilissimo. Il nostro girone è molto tosto. Sarà dura. Noi siamo gli ultimi arrivati, invitati al ballo perché qualche ballerino ha dato forfait. Proveremo a presentarci con il nostro vestito migliore, ma sappiamo che partiremo non certo da favoriti. Questa prospettiva non ci spaventa, ma oggi dobbiamo pensare in primis a salvarci il prima possibile. Entrare nelle prime sei del nostro girone sarebbe la via più semplice e anche se sarà difficile, vogliamo provarci”.

Riccardo Caliani un anno fa alla presentazione in Fortezza intervistato da Pietro Federici

Vabbeh, anche lo scorso anno avevi detto che l’obiettivo era la salvezza…

“E’ vero. E lo ribadisco. Poi la stagione è stata magica, ma l’obiettivo iniziale era quello”.

Parlaci della squadra. Con che idea siete partiti insieme al coach?

“Dalle conferme di alcuni nostri giocatori che riteniamo funzionali al progetto. Vittorio, Daniele, Edo e Alessio sono stati i primi con cui abbiamo parlato. Poi si è aggiunto Giangi, che ormai è senese di adozione. Crediamo che tutti loro possano essere protagonisti al piano di sopra. Andrea Belli e Alessandro Pucci li conosco da tempo, l’ultima volta che hanno indossato la maglia della Mens Sana eravamo, sia io che loro, molto più giovani. Sono due giocatori di grande qualità e soprattutto due che hanno detto: noi veniamo a prescindere. Per me questo conta molto. La Mens sana non è per tutti, ma solo per chi davvero la vuole perché ne ha compreso il valore intrinseco. Lo stesso discorso vale per Jacopo Ragusa, un altro che, nonostante avesse altre offerte, ci ha scelto. E’ un centro reduce da tre ottime stagioni tra Monopoli e Roseto. Adesso è chiamato ad un ulteriore prova di maturità con indosso una maglia pesante. L’ultimo innesto in ordine di tempo è stato Matteo Neri, un ragazzo di Siena, cresciuto nella Mens Sana e che ha grande esperienza di serie B. Sinceramente non pensavo di poter arrivare a Matteo già quest’anno, ma grazie alla sua voglia di venire e a qualche influenza diciamo ambientale e contradaiola, siamo riusciti a convincerlo.”

Roster chiuso?

“Si, almeno per quanto riguarda le pedine più importanti. Ne farà parte in pianta stabile anche Giulio Tilli. Un ragazzo nostro che farà un anno importante di apprendistato con i grandi. Stiamo facendo delle ulteriori valutazioni su alcuni ragazzi che potremmo aggregare o aggiungere per dare a coach Betti un nucleo un po’ più ampio ed omogeneo con cui lavorare, coinvolgendo ovviamente anche i nostri ragazzi del settore giovanile. Un settore nel quale proveremo a migliorare sotto tanti punti di vista e la conferma della nostra partecipazione alla EYBL ne è una chiara dimostrazione.”

Il percorso di crescita di questi cinque anni è stato rapido. Adesso forse si arriva a un punto un po’ delicato. Quando secondo te la Mens Sana sarà pronta per ritornare in campionati nazionali a tutti gli effetti?

“Difficile dirlo, ma come dicevo prima dipende molto dalle nostre abilità di vendita del nostro prodotto e da quanto la gente sarà disposta a venirci dietro. La B Nazionale oggi è molto distante. Per colmare il gap serve aumentare in maniera esponenziale gli attuali nostri introiti. Faremo di tutto per far si che ciò accada, ma occorre che tutti quanti remiamo nella medesima direzione, provando ad intercettare nuove risorse ed aumentare i risultati del ticketing”.

L’assessore allo Sport del Comune di Siena Lorenzo Loré

A proposito. Possiamo anticipare qualcosa sulla prossima campagna abbonamenti?

“Partirà come sempre a settembre, non prima. Stiamo cercando, in collaborazione con Io Tifo Mens Sana, di trovare le formule giuste. Di sicuro ci sarà un aumento del costo dell’abbonamento rispetto allo scorso anno, dato che saremo in una categoria superiore e con tre partite in più in abbonamento. Spero vivamente che l’entusiasmo che si sta respirando in città si tramuti in un considerevole aumento degli abbonamenti. Che per noi, come ho detto prima, sono fonte primaria di sostentamento e volendo un potenziale volano di crescita”.

Per concludere. Notizie sul fronte Palasport?

“I lavori stanno proseguendo e non abbiamo modo di verificare lo stato di avanzamento. Ho parlato con l’assessore Lorenzo Lorè circa dieci giorni fa e mi ha confermato che seppur con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto previsto, il Palasport dovrebbe tornare agibile per gli allenamenti ai primi di settembre. Noi inizieremo a lavorare il 23 agosto. Quindi dovremo arrangiarci per circa due settimane. Lo faremo non senza qualche difficoltà, confidando che entro il 6 di settembre il Palasport torni agibile”.

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