Grande Fratello, Tommo è già nei guai?

Senza un filo di grasso, ma con l’ansia di ridurre le calorie, il senese della Casa è al televoto

Tommo è già nei guai? Sì, no, forse… Di certo gli serve un rapido cambio di strategia che gli permetta di distinguere amici e nemici. Come la precedente nomination che indirettamente l’ha costretto a una notte all’addiaccio, verso la fine della seconda, due inquilini, forse già d’accordo, lo mettono in difficoltà. Comincia quella che chiamano “Ila”, rubizza concorrente romana che, poco prima Tommaso aveva definito l’unica invitabile una sera a cena e continua un “suo presunto amico”, Lorenzo, arroganza e lacrime, che non ci vede chiaro nel rapporto del giovane Franchi con… sua nonna. Ma davvero?

Io non prometto costanza nel descrivere le puntate del Gf. Chiudere quasi alle due di notte e alzarsi alla solita ora, è debilitante, ma l’avere un parente in gara – per me che mi ero sempre limitato al “sentito dire” sul Gf – è intrigante. Acuisce l’attenzione e ti spinge a tentare di capire di più le logiche del format di Endemol che mi sembra si avvicinino molto a quelle di Hunger Games con predominanza degli strateghi che qui si chiamano “autori”.

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E tutto si basa sulla sottigliezza della rivelazione. Parlare di una propria debolezza con autori e/o concorrenti vuol dire vedersela tornare addosso amplificata, non parlarne equivale a mancanza di sincerità che in questa trasmissione è considerato peccato capitale.

Tommaso purtroppo un vero peccato capitale lo sta mostrando. Se Dante Alighieri fosse oggi tra i giudici lo metterebbe nel terzo cerchio dell’Inferno preda delle mandibole di Cerbero. Peccato che in quattro giorni il suo personaggio abbia espresso soprattutto la “gola”: niente capacità canore, niente coraggio, niente fascini di appartenenza contradaiola, niente consanguineità con i lord britannici, niente – e di questo si è lamentato anche lui – chances davanti ai fornelli.

Che dire? Di certo Tommaso ha avuto un apprendimento velocizzato sul Gf che l’ha portato a mettere a fuoco soprattutto il proprio timore di non poter mangiare abbastanza. E non è che sia pingue come la “sua Ila”! Di grasso attaccato gli se ne vede poco addosso, come ha avuto occasione di specificare la magnifica Jessica Morlacchi. L’assorbimento calorico quindi è parte del suo stile di vita che, ingenuamente, lui pensa di non dover adattare. E così ecco quella debolezza che ora ti rimbalza addosso e in futuro lo farà sempre più.

C’è spazio per stravolgere quanto sopra? Certo che c’è, ma non siamo certi che Tommaso saprà interpretarlo. Nonostante in famiglia abbia più amici che guardiani, lui al momento sembra aver problemi, che chiamerei pudori, a mostrar confidenza nei dialoghi intergenerazionali. Se decidesse di raccontarsi a quelle “milfone” che l’hanno all’inizio accolto e che sono al momento la “legge” della Casa, troverebbe inquilini comprensivi delle esigenze della “carne che cresce” e che desiderano oggi solo coccolarlo. Lui diverrebbe un bene Unesco. Intoccabile.

Riuscirà ad accorgersene? Cambierà il suo essere rispettoso e disponibile in esser protagonista? L’unico ad essergli vicino con doti chiaroveggenti sembra esser il solo Javier, suo compagno d’addiaccio la prima notte, che è anche persona che però non si propone se non incontra richieste fiduciose.

In questo televoto di qui a lunedì servono sforzi per Tommaso. Non tanto per guadagnarsi subito le immunità, ma per far capire che è un personaggio che vale anche a Alfonso “Caesar Flickerman” Signorini. Il conduttore deve farsi convinto che la questione non è che Tommaso non ha ancora capito dove si trova, ma che la sua genuinità è un seme da piantare e far crescere in nome della futura audience. E per tornare alle metafore culinarie il “nostro” non è prodotto con etichetta “quattro salti in padella”.

Chi resterà? Sarà un Artemio Franchi – Sant’Elisa? Un’altra partita Siena contro Lucca? Un guelfi-ghibellini riproposto per ridurre i toscani nella Casa? Di certo l’algida Julia, uno spettacolo vista da dietro qualunque cosa indossi, sta peggio di Tommo, per le stesse ragioni di Tommo. Vedremo… Ce n’è tanta di strada da fare; ed ora sta per intervenire l’elemento dell’esterno, il voto di chi non ha sensi attivi nella Casa, ma vede e sente anche ciò che gli inquilini non vedono e non sentono.

Nel frattempo la casa cambierà. Erano in dodici a votare. Le nomination sono state quattro per Julia, due per Tommaso, e una ciascuna per altri sei che poi – essendoci il tri-ibrido – fanno otto persone che parlano. Non avendo detto la regia quante nomination ha avuto ciascuno, con i trequarti degli inquilini al televoto il clima sarà cambiato dal sospetto, a cominciare dal dubbio che ciascuno dei soggetti al voto avrà anche sui quattro immuni: Shayla, Enzo Paolo, Clarissa e Javier.

E poi ci sono i cinque neoentrati che, alla prima impressione, sembrano un piacione, un matto, un vampiro femmina, una “fumìna” e una “dondolona”; tutti consci che hanno terreno da riguadagnare sugli altri staranno attenti a tutto e su tutto, cominciando a drammatizzare la vita della casa che finora è stata davvero quasi bucolica.

Quindi in attesa dei “nuovi paranoici” – sauna posto migliore per i complotti – il pubblico di certo apprezzerà chi resterà solare e fedele a se stesso. Quindi Tommy se non sai come cambiare… stai fermo dove sei e impara a esprimerti anche con chi ha superato gli “anta” perché ha più paura di te per quello che potrà succedere.