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martedì, Dicembre 3, 2024

Olimpia Legnaia-Note di Siena 98-87

Una Mens Sana choccata da Nepi, rientra in partita a un minuto dalla fine e sfiora un successo al momento immeritato. Mercoledì c’è Cecina

Cantini Lorano Olimpia Legnaia Firenze – Note di Siena Mens Sana Basketball Siena 98-87 (26-21, 57-41, 78-64)

LEGNAIA: Landi, Pedicone 4, Isaia, Merlo 5, Bellugi ne, Bruno 16, Scali 13, Stoch 14, Nessi 7, Nepi 37, Senghor, Pieri 2. All: Lilli

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NOTE DI SIENA: Tilli, Belli 17, Pannini 8, Ragusa 4, Marrucci 13, Pucci 5, Sabia 2, Maghelli ne, Neri 11, Prosek 14, Tognazzi 13. All: Betti

Arbitri: Corso di Pisa e Sposito di Livorno

Non è come ce la aspettiamo. O almeno non lo è ancora. La stagione scorsa c’era una regola, la Note di Siena le poteva buscare anche sonoramente, ma a un certo punto cambiava l’inerzia e… vinceva.

Non è così. Questa Mens Sana ha necessità di lavoro evidenti per crescere. Negli schemi, negli aiuti, nel mutuo sostegno. Questo campionato è diverso da quello inferiore, le altre squadre hanno uomini-partita e, quando non li hanno, ti trovi di fronte ragazzini terribili – nati nel 2004, anche 2006 – che ciuffano a più non posso.

Torniamo da Firenze battuti. Il punteggio dice 98-87, ma il divario non è veritiero, a 57” dallo scadere era 90-87. Completare la rimonta e ottenere i due punti contro l’Olimpia Legnaia non ce lo saremmo meritati, ma alzi la mano chi rifiuta le vittorie sporche e immeritate… Figuriamoci, sono quelle più belle.

Respinti costantemente da Alessandro Nepi, senese, costante nell’affossarci finché non è riuscito a dare fiducia e mettere in gioco tutta la sua squadra, la Note di Siena ha sfiorato l’imbarcata, anche venti punti, ma poi pur senza costanza, i biancoverdi si riportavano sotto, finché Nepi o i propri errori li ricacciavano nuovamente indietro. Per esempio si è tornati a sbagliare i liberi.

Confermare l’oltre 76 per cento di una settimana fa, probabilmente avrebbe significato rimettere il capo avanti nel finale di una gara in cui l’entusiasmo poteva tutto sui giovani del Legnaia.

A parte l’esibizione di Nepi, andiamo con ordine. Davanti all’incitamento determinante di almeno un centinaio di tifosi al seguito, coach Betti parte con Belli, Tognazzi, Pucci, Prosek Ragusa. Il ritmo dei locali è vorticoso, ma la Mens Sana, soprattutto grazie alla verve di Prosek (che uscirà a 3’16” dell’ultimo quarto per falli), ribadisce e contiene il disavanzo. L’Olimpia si libera però troppo facilmente al tiro da fuori. Nel secondo quarto, quando Nepi si riposa lo sostituisce Stoch, mentre Bruno e Scali si fanno largo sotto le plance.

Al rientro in campo sul -16 che diventa subito -18 (Bruno), Marrucci mostra un felice ritorno alla condizione e ruba palle fino a tornare al -9 (61-52). Ma si tratta di una primavera senza calore. Ragusa e Tognazzi forse oggi non sono al meglio, Belli si è subito caricato di falli, Pannini tuttavia ci tiene a galla in un quarto in cui la Mens Sana riduce di poco il disavanzo.

L’ultimo quarto la Note di Siena non dà quartiere, gli episodi vanno a favore di Prosek e Belli e con un canestro di Neri si va a -4 dai locali (82-78), i fiorentini reagiscono ma a neanche un minuto dal termine, grazie a Neri e Belli, è solo un possesso che separa le due squadre.

Non bisognerebbe parlarne ma effettivamente il signor Corso di Pisa e il signor Sposito di Livorno non hanno fatto del loro meglio. Ci hanno dato non meno di due tecnici e hanno punito tutte le irregolarità dei biancoverdi, forse anche quelle fatte col pensiero.

Ci attende ora una pausa senza allenarsi in attesa di mercoledì quando al PalaSclavo arriverà la Cecina di Saccaggi fratello. Una grande, umiliata in casa da Lucca, quindi la necessità per Betti & C. di riazzerare subito tutto.

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