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giovedì, Novembre 21, 2024

Ma che ci fa la Note di Siena lassù?

Sembra che la sfida tra Mens Sana e Costone non sia finita: due senesi che coabitano con le favoritissime

Incontrammo Gabriele Voltolini, responsabile prima squadra della Stosa Virtus. Con lui Francesco Bonelli, direttore sportivo della VisMederi Costone. Ben piazzati in tribuna del PalaSclavo, erano lì per presenza di cortesia in occasione del Memorial Ginanneschi. Quando l’Use Empoli cominciò a fare scempio dei biancoverdi si trattennero per poco, ma facemmo in tempo, desiderosi di comprendere le gerarchie di questo campionato a chieder loro chi fossero le favorite della Conference Nord Ovest/B del campionato nazionale di B interregionale.

Cominciò Voltolini: “Senza dubbio Empoli, San Miniato, Lucca e Quarrata”. Gli fa eco Bonelli: “… Sì, e la Virtus dove la metti?” Poco dopo troviamo Riccardo Caliani, direttore generale della Note di Siena Mens Sana che ci prega di non scordarci di Cecina. Che dire? Sei passano il turno, sei giocheranno per non retrocedere, le sei migliori sono già battezzate.

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Tognazzi pronto ai liberi decisivi per la vittoria

Ma qualcosa non mi tornava… Una sensazione che per scaramanzia non ho finora espresso e che oggi esprimo con pudore giacché mi ero messo il limite della quinta di campionato per cominciare a soppesare i valori. La sensazione era questa: che il finale dello scorso campionato fosse stato così glorioso da impregnare anche la stagione successiva. In altre parole pensavo che la sfida tra la matricola Costone e la ripescata Mens Sana – che oggi volutamente neanche si citano – potesse rappresentare anche quest’anno una spezia caratterizzante del nuovo torneo.

Nulla sorreggeva l’intuizione: i biancoverdi erano in palese ritardo di condizione e il Costone visto in tv nel primo derby faceva paura con le sue individualità monstre che evidentemente motivavano Banchi e Zeneli che in qualche mese sembravano divenuti altro rispetto i play off appena giocati.

Esperienza ed energia nel finale di Matteo Neri

Eppure “sale” Mens Sana e “pepe” Costone sono lì davanti a 8p, insieme a Empoli che alla seconda di campionato è venuto a Montarioso dove gli è stata applicata la mordacchia. E le altre favorite? Quarrata, Lucca e San Miniato seguono a 6p, ma hanno lasciato sui parquet già il 40% della posta (per l’Etrusca i due ko solo a Siena), mentre più indietro sono Cecina e Virtus (2p), entrambe in crisi di risultati con la senese che è anche in evidente crisi di gioco. Per Evangelisti, la partita dell’ex, ad Arezzo, è stata drammatica e ha buttato in confusione di idee la sua batteria di giovanissimi d’eccellenza.

Nessuno è a punteggio pieno, nessuno a zero vittorie. La grandissima sorpresa è Arezzo (6p) che ha vinto tre volte e acquista fiducia ogni giorno di più dopo aver preso alla zitta rinforzi oltre Appennino. Spezia (4p) recrimina sui finali persi di un soffio, Castelfiorentino (2p) – prossima avversaria della Note di Siena – gioca per tre quarti alla pari con tutte e solo Legnaia (2p) sembra un passetto meno delle altre. E difatti, così come un anno fa, con la Sinergy Valdarno, la Mens Sana ha voluto lasciargli qualcosa di cui si sta pentendo.

L’ex Menconi una spinta nel fianco per tutta la gara

Cosa ci fanno Mens Sana e Costone lassù in cima? Mistero… Oppure neanche tanto quello. I gialloverdi dell’Oratorio avevano già lo scorso anno giocatori scesi dall’A2 e ora che hanno tutelato l’ossatura del quintetto della promozione stanno trovando il massimo dagli inserimenti che hanno fatto per potenziare i giochi di pick and roll. In questo momento puntano molto sulla giocata dei singoli e se Nasello, deve spingere sull’acceleratore, non sempre trova sponda. L’ottima condizione dice che la crescita, se possibile, può avvenire solo a livello tattico.

Per la Mens Sana è veramente un altro discorso. I giocatori non hanno un’ottima condizione. Neri e Pannini lo sappiamo, Tilli ieri era infortunato, Marrucci e Prosek invece non stavano bene, eppure… la verità è che chi vuole battere i biancoverdi, eredi davvero di un retaggio assoluto, deve esser disposto a fare una partita VERA, sfibrante, mai certa, in cui si vince o si perde tutto. In più va dato atto a coach Betti della duttilità che riesce ad avere dalla propria squadra. Ieri, al PalaSclavo, l’Etrusca ci ha imposto il proprio gioco e la Note di Siena non solo si è adattata, ma ha utilizzato strumenti diversi per stare in partita e vincere. E poi c’è il pubblico…

Grandissimo Prosek, anche da solo in palleggio in contropiede

Non lo andate a dire in giro, ma un pizzichino comprendiamo perché Virtus e Costone non vogliono dare vantaggio ai biancoverdi di giocare tutti i “derby” in casa. Quello che non comprendiamo è che in uno scenario di pianti economici come l’attuale, Virtus e Costone possano decidere a cuor leggero di rinunciare all’introito presumibile di mille biglietti in più, perché questi sono i valori mensanini, confermati anche ieri quando la gara era concomitante con quella di Montarioso.

Ancora sulle altre. L’Use è fortissima e giustamente capolista, tuttavia in questo girone in cui i valori si stanno mostrando davvero molto livellati – lo dice anche Mich Belletti -, ha vinto sabato una battaglia in casa con Cecina in cui il 76-65 finale matura negli ultimi secondi e ha sofferto ancor di più contro l’Olimpia a Firenze (67-69).

Per Ragusa una partita di grinta, ma minutaggio basso perché era una gara da giocarsi con gli esterni

Quarrata è in striscia positiva da tre turni. La forza del roster è evidente, ma coach Tonfoni del 72-70 interno con Spezia, con onestà salva solo il risultato. Spezia peraltro la definisce un’occasione persa. Di ritorno a Castelfiorentino, coach Manetti recrimina sulla sconfitta di Lucca. Sceso in campo dovendo concedere le assenze di Nnabuife e Gutierrez, ha portato i suoi dal -11 all’andare in vantaggio nel terzo quarto, prima di perdere nel finale una partita in cui si sono tirati i liberi addirittura peggio della Mens Sana.

Coach Betti ci dice, così come Belli, che la prossima sarà una partita dal sapore particolarissimo. Speriamo, anzi siamo certi, che tuttavia non si attendano una scampagnata/rimpatriata, perché altrimenti sarebbero dolori. Il “volemose bene” si è estinto con l’amichevole di pre-campionato.

La sconfitta della Stosa Virtus – ma soprattutto le parole di coach Evangelisti a fine gara – richiedono che per trovare spiegazioni e giustificazioni scenda in campo anche il board della società. Siamo certi che il valore del roster rossoblù non si meriti una sconfitta così categorica come quella del PalaEstra aretino.

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