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sabato, Novembre 23, 2024

Ciao Sandro, ci sarà tanta ITM per tutti

Con il Presidente Parrini facciamo il punto sulle cose mensanine viste dal lato dei tifosi

Con Stefano Parrini, presidente dell’associazione ITM, trust dei tifosi mensanini, è ormai più di un anno che parliamo di cose serie in maniera scherzosa. Stavolta però premettiamo un attimo di calda amarezza alle nostre riflessioni. Devo a lui l’essere stato il primo a pensarlo…

“Caro Duccio – mi dice -, ti ringrazio di volermi onorare con questa intervista, sai che per me è un grande piacere. Tra l’altro cade in una ricorrenza triste, quella della perdita di un amico e maestro di vita, di cui ho preso il posto senza particolare merito, se non quello che fu proprio lui a volermi come vice. Sandro Bonelli (nella foto copertina) da tre anni non c’è più ma è sempre il primo dei miei pensieri quando mi occupo della Mens Sana, sperando che da lassù possa compiacersi di come noi del direttivo ci muoviamo, nell’interesse della sua squadra del cuore”.

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Sì davvero. Grazie Sandro, sono in tanti ancora a farsi ispirare da te…

E di seguito cominciamo… “(…) Esplorare strani nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà per arrivare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima!” che parafrasato in termini di Mens Sana, caro presidente Parrini, cosa vorrebbe dire?

“Spazio, ultima frontiera. Beh, per ora la frontiera più lontana si è spostata verso la Liguria, ma non è che ci possiamo accontentare di La Spezia, eh! Però bisogna avere occhio, perché se vuoi viaggiare troppo veloce rischi di stravolgere il tempo e quando torni a casa scopri, che ne so, che un nipote ora sembra il tu’ nonno, o che Costone e Virtus siano ritornate a dedicarsi solo alle giovanili (scherzo, eh) o peggio ancora che il PalaSclavo ora si chiami PalaComunale per davvero. A parte i voli di fantasia, sempre divertenti nel tracciare rotte lontane, pensiamo prima a costruire un’astronave solida”.

Comunque complimenti Pres, il giornalino diffuso nell’ultima partita aveva una copertina che ha attratto l’attenzione e provocato buonumore. Ci rincuora che i tifosi ricomincino ad essere dei folosoni. Non riconosciamo tutti, ma c’è anche lei – mi consenta il Lei mi viene meglio – tra gli astronauti di “Star Basket”?

“So a cosa alludi – a me viene bene invece darti del tu, mi perdonerai -. Io non sono uomo da copertina, mi sono sempre messo a disposizione restando sempre un passo indietro, o al massimo accanto, a chi sostengo. Certo che sarebbe l’ora di fare quel famoso passo ufficiale, ma mi è indifferente perché né a me né agli altri del nostro direttivo cambia di una virgola, per la considerazione che la Mens Sana Basketball ha di Io Tifo Mens Sana. E anche quando questo avverrà, vorrei tranquillizzare tutti, il mio faccione non popolerà i vostri incubi!”

Veniamo al punto di questa intervista che per la prima volta le ho chiesto sui social. Anzi, no, mi guarisca e mi riporti coi piedi per terra. Mi sono lasciato sfuggire che potrebbe essere di nuovo un campionato a trazione Mens Sana-Costone e lei mi ha risposto che tra qualche settimana sarà tutto cambiato… Non sia criptico, ci dica…

“Mah, è frutto della constatazione che quasi tutte le partite che abbiamo giocato sono state equilibrate, s’è patito come le bestie e ci è andata bene. Ma ciò non vuol dire che andrà sempre per il verso giusto. Dobbiamo ancora crescere parecchio dal punto di vista della salute e della condizione fisica, e questo mi rincuora… ma con una classifica così corta perdere due partite significherebbe rientrare subito nel mazzo, tutto qui. Non per questo voglio sminuire quello che è stato fatto dai ragazzi, e neanche illudermi troppo sui valori delle altre squadre, tra le quali oggettivamente il Costone spicca invece per condizione atletica, oltre che per tecnica e classe, e la Virtus tornerà di certo su”.

Stefano Parrini, presidente ITM

Quali impressioni e suggestioni ha ricavato da questo avvio della Mens Sana? Tenendo le dita incrociate in cosa possiamo sperare quest’anno? Lei in cosa spera?

“Devo dire che pur non capendoci molto le suggestioni che avevo prima dell’inizio del campionato si stanno materializzando: una squadra che non può prescindere dal suo DNA e che questo potrà farsi valere anche sul campionato di quest’anno, al netto della maggiore forza, fisicità ed esperienza delle contendenti, che riducono l’incidenza dell’H&B Factor (Heart and Balls)”.

“Sinceramente – continua il presidente di ITM -, io spero che la Note di Siena si salvi senza troppi patemi. Vero che per il blasone della Mens Sana i tifosi vorrebbero che si tirasse sempre alla promozione nella categoria superiore, ma sappiamo tutti che anche la stagione scorsa la missione avrebbe dovuto essere consolidare, economicamente e nell’organizzazione, la Società neonata. Quest’estate, vuoi anche per l’incertezza sulla categoria che avremmo disputato, è stata dura allestire la squadra e trovare quelle certezze economiche necessarie per un campionato tranquillo. La B Nazionale costa tanto di più e non è facile immaginare altre iniezioni di ulteriori capitali nel breve. E non scordiamoci che l’incasso dagli abbonamenti è stato CLA-MO-RO-SO. Noi non abbiamo un Giorgio Armani qualsiasi che copra tutte le spese”.

E’ contento o non è contento dei sei derby senesi quest’anno? Ci pare di aver capito che qualcosa sullo stomaco le è rimasto…

“Ma no, io sono molto contento. Ho già citato una volta quello spot che diceva che sono le situazioni più estreme che rendono le imprese straordinarie. Voglio dire, con tutto il rispetto, Empoli-San Miniato non sarà mai sexy come Virtus-Mens Sana. E i sei derby cittadini costituiscono quella situazione estrema che renderà straordinaria l’impresa di essere la squadra senese più forte sul campo. E poi sullo stomaco, credimi, degli scorsi derby non mi è rimasto niente, siamo andati così oltre le aspettative che non puoi essere rammaricato, semmai ad altri è rimasto indigesto l’epilogo”.

Gliela riproponiamo, ma risponda con un po’ di immaginazione per favore o magari con qualche citazione sui suoi innumerevoli e suggestivi siti di ferie. Meglio l’astio o l’astice?

“Di gran lunga l’astice, ma con i paccheri rigati, quelli lisci mi garbano poco, non trattengono il sugo e schizzano la camicia, ecco, lì mi c’entra l’astio, perché se sei a fare lo struscio sui bastioni di Alghero le frittelle in petto non sono un bel vedere”.

Abbiamo detto la prima volta che avremmo parlato di tutto… Di chi è la colpa che non siete ancora entrati in Società? Che c’è di sbagliato nell’attuale statuto?

“Di sbagliato non c’è niente, c’è solo una nuova Legge sullo Sport che implica una particolare attenzione a quello che metti per iscritto, perché ci sono ancora nodi interpretativi da strigare. Magari la colpa è anche nostra che non sproniamo gli altri a far presto, ma come ti ho detto, di fatto non è un problema per nessuno”.

Altra cosa che sguiscia. Settimana scorsa le conclusioni del Pm sugli ex amministratori, padre e figlio, della Mens Sana Basket 1871… Richiede undici anni fra tutti e due. Si va verso un atto di giustizia?

“Non ci sarà mai giustizia per queste truffe perpetrate dai delinquenti che usano la passione dei tifosi come piede di porco per scassinare le squadre. Se ci pensi la Mens Sana è colpevole perché era dei signori Macchi, quando invece dovrebbe essere parte lesa. Il mondo gira così e non possiamo farci niente. Sogno un mondo dello sport in cui le società sportive vengano considerate sì come soggetti economici che sottostanno a determinate regole, ma che al contempo siano determinate delle valenze “morali” che appartengono ai tifosi e ai praticanti, che non dovrebbero mai essere danneggiati dalla condotta fraudolenta di chi ha acquisito la “loro” squadra. Anzi, proprio ai tifosi si dovrebbe rispondere in caso di fallimenti o quant’altro (qualcosa del genere si sta ipotizzando nel DdL C. 836/S. 1120 Molinari, NDR). Proviamo a pensare se la Mens Sana, intesa come patrimonio morale dei suoi sostenitori, fosse stata tra i creditori dei fallimenti che ha subìto…”

ITM aveva propositi di allargamenti e di darsi nuove funzioni. Nel presupposto che vogliamo starvi accanto tutto l’anno – ci vuole? – che c’è in programma da qui a Natale?

“Di carne al fuoco ce n’è quanta si vuole. Ci aspetta come prima cosa l’assemblea annuale, che non è certo una formalità, e che ci porterà dritti alla sottoscrizione e al rinnovo delle quote associative. Ci sono promesse che abbiamo già fatto e che non vediamo l’ora di mantenere a sostegno della prima squadra e delle giovanili. C’è qualche grido di allarme che ovviamente raccogliamo e che vogliamo portare all’attenzione del CDA, c’è anche una volontà di sinergia con le altre associazioni di tifosi che ci sembra opportuno sostenere, perché come per lo stadio di calcio e le piscine i problemi del PalaSclavo sono sempre lì sotto l’attenzione di tutti. Francamente per altri aspetti lasciamo per il momento che siano i nostri splendidi ragazzi e il loro grande Coach a fare da traino, e ci stanno riuscendo benissimo con una media di 1200 spettatori a partita, poi appena usciamo dalle guazze qualcosina si inventerà! Ora però ti prego, torna a darmi del tu! Mica ho fatto i quattrini!”

Comandi Pres! Sarà fatto… E grazie per la disponibilità.

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