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mercoledì, Novembre 27, 2024

Pd, Salluce scricchiola, Sarracino interviene

Fine settimana politico che si preannuncia denso di appuntamenti per le candidature e probabili colpi di scena

Ogni giorno cambia qualcosa in casa Pd. Si tratta di rieleggere un segretario del Partito per Siena città che abbia la forza di rappresentare una formazione politica che, pur non di maggioranza, rappresenta ancora il soggetto politico più votato. La nomina di questo segretario/a, il/la più unitario/a, costituirà l’atto finale del commissariamento che l’on. Marco Sarracino esercita da svariati mesi.

Oggi venerdì 25 ottobre 2024 si annuncia giornata convulsa e importante per questo percorso in itinere del Partito. Intanto, è atteso da Roma l’arrivo del Commissario Sarracino.

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Sembra che la situazione gli sia scappata di mano – o almeno non si è sviluppata in base ai suoi desiderata – e deve tentare di mettere ordine.

Domenica scorsa, il Commissario, si era infatti convinto che la candidatura di Rossana Salluce, sostenuta dall’ex maggioranza Roncucci, avrebbe messo tutti d’accordo. Ma non è stato così. Di fatto è stata letta come una imposizione dall’alto, che ha sbaragliato i diversi tavoli aperti per trovare una proposta politica, programmatica e di gruppi dirigente la più unitaria possibile. Ma procediamo con ordine.

Intanto la ipotesi Salluce ha messo sì d’accordo un pezzo di partito che fa riferimento alle due componenti nazionali, ma non tutti i senesi dentro a queste componenti. In particolare in quella di Bonaccini i mal di pancia sembrano estesi. E anche tra Schleineniani il modo in cui gli altri hanno cavalcato la proposta ha lasciato più di una perplessità.

Infatti, mentre i cosiddetti giovani Schleineniani (Fiorino Iantorno per intenderci) hanno iniziato a sostenerla; altri, fuori dal gioco delle correnti (vedi il gruppo Passione Democratica che è contrario a nomine fatte da pochi) hanno manifestato le proprie contrarietà e avviato un proprio percorso per individuare un candidato espressione della città.

Un altro gruppo di iscritti ha chiesto a Simone Vigni di rientrare in campo, e ora la sua candidatura è annunciata e la raccolta delle firme avviate.

E siamo dunque a tre candidature. Tanta roba, che tutto dimostrerebbe tranne che si vada verso un congresso unitario. Ma non è finita qui, il gruppo di RitroviamociPd, si è completamente tirato fuori dalla road map voluta dal Commissario, giudicando tutto questo andirivieni come il frutto bacato delle contraddizioni che hanno portato il Pd alla sconfitta nelle due precedenti consultazioni amministrative. E rifiutano di incamminarsi su sentieri già battuti. Contando evidentemente di rappresentare un’aria di malumore che probabilmente è la maggioranza; quest’ultimo aspetto spinge RitroviamociPd a insistere sulla possibilità di trovare, a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle firme, una figura unitaria che possa sintetizzare esperienza, rinnovamento e radicamento in città.

Insomma si ha tutta l’impressione che la proposta Salluce scricchioli e che se il Commissario vuole rimettere la barca in posizione debba questa volta ascoltare tutti, azzerare la situazione e proporre un vero percorso unitario e un nome che se non mette d’accordo tutti, sappia però convincere i più.

Igor Zambesi

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