Pubblichiamo una nostra intervista esclusiva e il suo documento: programmatico: “Una comunità democratica aperta per la città del futuro” #controcorrente
Candidatura accettata. Parte la corsa? Come sarà la tua campagna elettorale?
“Si finalmente s’inizia parlare di politica e di visione di città, la “nostra” sarà una campagna elettorale collettiva, com’è stato il percorso che ha portato alla mia candidatura. Un gruppo di donne e di uomini che vogliono davvero rinnovare il partito e lavorare per una Siena diversa e migliore dall’attuale”.
Esclusione di Fabbrini, come l’hai vissuta?
“Sono molto dispiaciuto sia dal punto di vista umano che politico. La mia forte convinzione è che più idee ci sono, più proposte, più diversità e più aumenta il valore della proposta politica del partito. La politica in questi casi dovrebbe stare sopra le proprie norme, Fabbrini aveva tutte le firme necessarie per presentare la candidatura e un errore materiale di alcuni minuti nella consegna non avrebbe dovuto escluderlo dalla corsa. Naturalmente siamo un partito con delle regole e non un movimento, ma ripeto la politica sta sopra a un mero esercizio burocratico”.
Hai letto la sua dichiarazione programmatica?
“Si l’ho letta con interesse, altrettanto farò con quella della candidata Salluce appena sarà disponibile”.
Quanto siete distanti?
“Io credo che siano più i punti che ci uniscono di quelli che ci dividono e un sano confronto sarà utile, parlarsi e confrontarsi sono l’unico modo per crescere. Fabbrini parla con insistenza di rinnovamento, noi sposiamo interamente questa proposta di rinnovamento del partito, anzi vogliamo ancora di più, ci spinge un desiderio ancora più forte, rifondare il partito democratico, in particolare a Siena dove non esiste più con i suoi valori originali”.
O è solo un problema di linguaggio?
“Ognuno ha il suo modo di esprimersi, le parole sono importanti, la comunicazione politica non è affatto facile e talvolta un comunicato può essere interpretato male, meglio parlarsi direttamente ma serve anche lanciarsi messaggi attraverso i mezzi di comunicazione”.
Il commissario non sembra soddisfatto voi lo avete incontrato recentemente?
“Certamente negli ultimi giorni abbiamo avuto numerose interlocuzioni e lo abbiamo incontrato in un lungo colloquio, se non è soddisfatto, lo capiamo perfettamente e probabilmente condividiamo la sua insoddisfazione ma ora c’è da guardare avanti, lui è arrivato alla fine del suo mandato”.
La candidatura Salluce dunque non è unitaria?
“Non lo è nel modo più assoluto, ma sarebbe potuto esserlo, qualcuno non ha voluto che ciò accadesse. Per fare candidature unitarie servono altri metodi e altri percorsi. L’ex maggioranza relativa “Roncucci” si è chiusa a riccio senza coinvolgere nessuno per fare la proposta di Rossana Salluce, con l’arroganza di pensare che solo loro abbiano il diritto di guidare il partito democratico”.
Hai letto il documento Di Promessa Democratica? Che ne pensi?
“L’ho letto, capisco l’amarezza e la loro scelta, alcuni passaggi non li condivido completamente ma ciò fa parte delle diverse sensibilità. Ripeto sguardo rivolto in avanti”.
Se vuoi vincere, devi raggiungere il 50,1%. Le tue idee sono già sufficienti? O dovrai aprirti? Come pensi di attrarre i tanti delusi?
“Per vincere il congresso, le idee sono importanti ma purtroppo non sono sufficienti, è nostra intenzione concreta aprirsi a idee e persone nuove, le linee programmatiche per chi ha voglia di leggerle credo che diano un’idea chiara di partito e di città, noi siamo aperti al dialogo e al confronto senza preclusioni per nessuna idea e nessuna persona. C’è bisogno di unire di essere inclusivi, i veti non portano da nessuna parte”.
“Una comunità democratica aperta per la città del futuro” #controcorrente
“È necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è “altro” da noi.” (Nilde Iotti)
CON LO SGUARDO RIVOLTO IN AVANTI
Le idee per il partito e per la città. Siamo iscritte ed iscritte che hanno partecipato alla costituzione del Pd nel 2007 insieme a iscritte ed iscritte che hanno aderito al partito più recentemente. Siamo fermamente convinti della vocazione europeista del nostro partito nel momento in cui Italia governa la destra sovranista e persino nel centrosinistra c’è chi guarda con favore a Trump, sottovalutandone drammaticamente il potenziale pericolo per la pace e per l’ordine mondiale. Crediamo nel ruolo fondamentale del Pd nella promozione dei diritti civili, della libera circolazione delle persone, della conversione ecologica dell’economia. Ci battiamo per un centrosinistra che abbia anzitutto un’idea condivisa della collocazione internazionale dell’Italia e si proponga come alternativa alla destra al governo, apprezzando gli sforzi dell’azione politica di Elly Schlein, sforzi che ancor più si devono concentrare in una visione di inclusione delle diverse sensibilità. Siamo convinti che la Toscana debba cambiare passo e che debba essere unita da un progetto di governo diffuso, che oggi si stenta a intravedere, piuttosto che da un’esaltazione delle sue singole municipalità.
Il Partito
Il Pd della città di Siena dovrà tornare libero, plurale, aperto. Un partito autonomo di rappresentare i progetti, gli interessi e le aspettative di una città male amministrata da una destra senza classe dirigente e soffocata da centri di potere trasversali che vogliono protrarre la loro presa sul capoluogo per evitare che si risollevi. Un partito che torni alle origini del progetto fondativo che si alimentava del rispetto della diversità delle culture politiche che lo arricchivano. Le tormentate vicende dell’ultimo decennio hanno portato a tanti abbandoni che hanno impoverito il partito e oggi l’esperienza della sinistra storica e della componente minoritaria ed ecclesiale del cattolicesimo democratico non sono più sufficienti. Occorre attrarre forze nuove e rifuggire dall’addizionare vecchio ceto politico che ha fatto del pendolarismo tra un partito e l’altro, il suo modo di vivere la politica strettamente connessa al proprio interesse personale. Al contrario è necessario dimostrare che il partito persegue un interesse generale, piuttosto che le carriere dei soliti noti che nell’ultimo decennio hanno occupato le responsabilità istituzionali senza ottenere risultati apprezzabili per la città. Solo così si potrà restituire dignità alla militanza di base che si impegna con disinteresse ed ambisce ad una città migliore da quella ristretta e 2 cupa di oggi. Una città che sia amministrata dal centrosinistra. Un partito aperto e capace di innescare un nuovo civismo che superi quello dell’ultimo decennio che rappresenta solo un posizionamento speculativo di un vecchio ceto politico alla ricerca di trarre vantaggio dalla crisi del Pd. A un Pd rinnovato dovrebbe corrispondere un civismo parimenti rinnovato. Oggi serve rilanciare con determinazione il ruolo del PD a partire dal capoluogo, affinché venga recuperata la sua funzione di forza elettorale trainante per tutto il centro sinistra, avviando un percorso che rimetta al centro dell’opinione pubblica la sua iniziativa con proposte che entrino nel concreto dei problemi della vita quotidiana dei cittadini. Il nostro è un progetto politico che parte dal basso per evitare una regia dettata da accordi di potere. Per questi motivi vogliamo un partito che riparta dalla politica, quella vera, che per decenni ha assicurato al nostro territorio crescita e sviluppo, che si ponga centrale nella proposta politica cittadina, ricostruendo un rapporto costante e reale con i territori e con i suoi cittadini. Sarà indispensabile il contributo e la disponibilità di tutti. Il “fare politica” porta pochi onori e richiede sacrificio: rafforzeremo la fondamentale rete di relazioni con i cittadini e con gli organismi che li rappresentano, richiedendo la responsabilizzazione di tutti. Un Partito che riparta dalla gente e sia un interlocutore affidabile e credibile. Il partito è una comunità fatta di donne e di uomini, ognuno con le proprie sensibilità e diversità, in cui la democrazia reale è garantita dal rispetto delle regole comuni. Rilanciamo il valore della pluralità delle idee come ricchezza collettiva per un partito aperto che non rinnega i propri valori, ma che non si fa travolgere da ritorni al passato né da personalismi. Riattiveremo i luoghi del confronto delle idee e delle decisioni tornando a dare ruolo e importanza agli organismi dove trovare le soluzioni. Anche per questo oggi serve un segretario che sappia valorizzare il patrimonio d’idee di donne e di uomini per metterlo a disposizione della città. Un segretario che proprio dagli iscritti e dagli elettori sappia ripartire verso un’unità ideale e di obiettivi che è già presente in larga parte del nostro popolo, con una visione verso il futuro, inclusiva e aperta, ma anche con la convinzione che il cambiamento tanto predicato da tutti non si produce altro che con idee e buone azioni. Non esistono ricette facili o scorciatoie. Occorrono le persone giuste nei ruoli sensibili, ma la vera differenza la fanno le idee, i programmi, i modi e metodi che si utilizzano per concretizzare i risultati. E’ su quest’ultimo punto che vogliamo e abbiamo il dovere di portare una profonda innovazione. Vista la difficile situazione del centrosinistra nel nostro paese e a Siena, dobbiamo mettere in campo tutte le energie e le idee per recuperare il valore concreto e lungimirante della coalizione che ha saputo nel tempo fare sintesi e produrre buona amministrazione, riprendendo un dialogo e un confronto che sono venuti a mancare. Un confronto d’idee e di modi di vedere la nostra società e la nostra città che, in una pluralità d’idee, può trovare una sintesi che consenta a tutti di essere dalla parte giusta, dalla parte dove gli obiettivi più ambiziosi e irrinunciabili sono condivisi. La riorganizzazione dei circoli è un punto fondante della nostra visione di partito, circoli reali e ben radicati nel territorio, con una distribuzione equa della base elettorale ed omogenei per morfologia. I circoli devono avere risorse finanziare per poter fare attività politica e sedi adeguate, nel tempo questi aspetti sono stati troppo trascurati.
Lavoreremo per:
– recuperare modi di concertazione e di verifica delle proposte e delle progettualità, ripristinando il dialogo attivo con le forze sindacali e sociali e il coinvolgimento delle associazioni e degli interlocutori del territorio;
– rivedere la forma organizzativa del partito per rafforzare le nostre potenzialità e il nostro radicamento sul territorio, investendo sul valore dei circoli che dovranno tornare a essere uno strumento di autentica partecipazione, viva e vivace, capace di tradurre la rappresentanza in funzione di governo e buona amministrazione, perseguendo una maggiore efficienza ed efficacia nell’azione politica con un rilancio 3 profondo della pratica organizzativa che investa in militanza popolare, nella formazione delle classi dirigenti, nelle competenze e nelle idee per il futuro;
– far partecipare attivamente tutte le forze del partito cittadino per ridefinire la proposta politica del PD per il futuro della città di Siena, mettendo l’impegno a servizio di un progetto per la città del futuro, attraendo quelle forze della città che, in modo disinteressato, desiderano costruire un futuro di crescita e progresso per Siena;
– coinvolgere, nella costruzione di un programma condiviso di governo futuro della città, la cittadinanza attiva, attraendo e coalizzando quelle energie civiche sane e propositive con le quali siamo disponibili a costruire insieme un percorso, attraverso una coalizione di centrosinistra capace di coinvolgere il prezioso capitale sociale presente nella nostra città fatto di forze politiche, civiche e associazioni.
– Avviare un confronto e un dialogo proficuo con tutti gli amici che nel corso del tempo hanno abbandonato il Pd, convinti come non mai nella visione e nei valori del Pd nato nel 2007.
La città
Siena deve rinascere. Gli anni di governo del centro-destra hanno intristito, sciupato, trascurato la nostra città, ed ora è arrivato il momento di costruire un nuovo progetto che ridia dignità e speranza, futuro. La decrescita demografica e l’inarrestabile invecchiamento della popolazione devono trovare un’inversione, e per fare ciò c’è bisogno di una visione di città al passo con i tempi, una città inclusiva che fa delle sue tradizioni un punto di forza, ma sa guardare al futuro e aprirsi senza paura alla modernità. Siena è la città in cui studiamo, lavoriamo e viviamo, la città dei nostri affetti, dei nostri ricordi e del nostro futuro, dobbiamo garantirgli una prospettiva di sviluppo reale e sostenibile.
Con questa ottica riteniamo fondamentali alcuni aspetti che dovranno caratterizzare il progetto:
– Siena città deve diventare il soggetto trainante e cooperante della Provincia riguardo a politiche di area vasta; – devono essere avviate azioni concrete affinché Siena sia la città della legalità, della sicurezza e della trasparenza amministrativa;
– deve essere avviato un percorso politico di studio e confronto per Siena città metropolitana; – ruolo centrale e trainante nella nascita della multiutility Toscana, affinché questo territorio non sia subalterno ad altre realtà;
– dobbiamo lavorare e impegnarci perché l’Ospedale di S. Maria alle Scotte recuperi il ruolo nel quadro regionale rafforzando i percorsi di eccellenza e garantendo al contempo l’attività di primo livello per la cittadinanza;
– va stimolato e costruito un rapporto simbiotico tra le due università cittadine, entrambe asset di crescita internazionale, e favorito il dialogo e la collaborazione con le istituzioni culturali;
– continuare a puntare sulla qualità del distretto farmaceutico e delle scienze della vita (biotecnopolo), sulla produzione e la ricerca, aumentando anche il potenziale attrattivo, l’accoglienza e i servizi del nostro territorio;
– valorizzare l’urbanistica della città con politiche e progettualità che favoriscano un equo e sostenibile rapporto tra recupero, ampliamento e nuova edificazione con l’obiettivo dell’uso consapevole del suolo; – una città del vivere, con un piano casa di edilizia residenziale pubblica, sociale, universitaria;
– riattivare senza indugi il percorso che renda finalmente operativo il complesso museale del Santa Maria della Scala;
– attivare e rafforzare le politiche di copianificazione in senso esteso, dall’urbanistica ai servizi a rete, con un dialogo continuo e costruttivo con i comuni contermini mettendo a regime un sistema sovra comunale per lo studio e prevenzione del rischio idrogeologico;
– un nuovo progetto di turismo che vada ad arricchire la qualità e la varietà dell’offerta turistica in dialogo con la produzione culturale.
Lo sviluppo di una nuova prospettiva della Siena del futuro dovrà essere accompagnato dall’individuazione di nuove figure che possano interpretare al meglio questa esigenza di crescita, questo è lo scatto di riqualificazione di cui la città ha bisogno, adeguato a questa stagione di rilancio che contempli la possibilità di attingere anche da risorse che stanno al di fuori degli schieramenti politici. La storia politica che ci accomuna è quella del centrosinistra, della sinistra riformista e progressista, del cattolicesimo democratico e dell’impegno sociale, abbiamo riposto la nostra fiducia nel progetto del PD come ricchezza per tutto il paese e la nostra città. Siamo convinti che sia possibile riappropriarci del destino comune: la svolta del partito, non solo organizzativa ma anche di pensiero e di contenuti, determinerà il necessario passaggio dall’io al noi. Il congresso deve essere un’occasione vera di confronto sulle idee e di contatto con il Paese reale, un momento fondamentale attraverso il quale ricostruire un rapporto con i territori e con i cittadini, rafforzando le nostre potenzialità, per dare finalmente vita a un partito fatto di circoli con la loro democratica riorganizzazione. Un partito, infine, che sia realmente democratico perché sottratto una volta per sempre alle decisioni di piccoli gruppi che si autoproclamano depositari della volontà generale. Il partito che vogliamo è strumento di autentica partecipazione, vivo e vivace, capace di tradurre la rappresentanza in funzione di governo e buona amministrazione.
Siena 30.10.2024 SIMONE VIGNI