Cose note e retroscena in attesa dell’ultima partita dell’anno della Note di Siena. A Fontevivo c’è posto per 200
Ormai mancano neanche quarantotto ore all’appuntamento conclusivo del 2024. Guardandosi alle spalle c’è solo da sorridere, guardando avanti un po’ di batticuore invece c’è per l’appuntamento di domenica alle 18 al Palazzetto di Fontevivo a San Miniato.
Lì, ad aspettarci, c’è la capolista della Conference NordOvest Girone B, l’Etrusca. La incontrammo il 20 ottobre a Siena quand’eravamo noi alla guida del campionato e vincemmo. Ma qualcuno si ricorda quanto fu incerta quella vittoria? La Note di Siena prevalse di due punti, ma a nove secondi dal termine stavamo ancora sotto. In pratica tutto fu deciso da un fallo sottocanestro che a volte gli arbitri neanche fischiano.
Contro la Mens Sana, Marco Menconi, il play sanminiatese, giocò con 30 di valutazione, segnando altrettanti punti, caricando da solo almeno sette falli alla difesa biancoverde. Un altro ex, Puccioni, lunedì scorso in tv commentava le sue accelerazioni. Imprendibile.
Due anni fa il giovane carrarino era ancora a Siena. La società , con Caliani in primis fece di tutto per trattenerlo, ma lui voleva provare a fare subito il salto in B2 e San Miniato poteva offrirgli (oltre a più soldi) anche la platea da lui desiderata. Chi lo vedeva imperfetto, magari continua a pensarla così, ma intanto sta trascinando la sua squadra verso i play off e più di un osservatore delle categorie superiori ha preso informazioni.
A San Miniato, complici anche le buone infrastrutture, sono anni che stanno lavorando bene e i risultati si vedono. Quest’anno hanno tentato con coraggio una scelta per la squadra maggiore e la stanno vincendo: tredici su 14 appartenenti alla rosa sono nati dopo il 2002, anzi tutti, perché l’unico vecchio – quattro anni in più, un 1998, il capitano Stefano Capozio – è fuori da inizio campionato e a metà novembre si è operato al crociato a Reggio Emilia. Tutto bene tornerà a rieducazione conclusa. Nel frattempo, Menconi si è messo addosso anche i gradi di capitano con lo scopo di ispirare la squadra.
Una squadra che può pretendere molto, soprattutto per lo sconcerto che provoca nelle avversarie, ma che aveva in partenza l’obbiettivo di salvarsi il prima possibile e non ci risulta che l’abbia formalmente cambiato.
Coach Martelloni è un genietto del basket toscano. L’assoluta particolarità della squadra è che essa gioca senza schemi, a parte forse uno difensivo per le male parate. Tutti i giocatori si fanno condurre dall’istinto, giocano a testa alta e fanno i loro sforzi migliori su fondamentali ed esercizi al tiro. Per come giocano e per come si formano qualcuno li definisce la “Piccola Varese”: difesa, contropiede, imprevedibilità .
San Miniato fino a domenica scorsa era in striscia vincente di sette vittorie. A Lucca però ha incontrato una sconfitta netta. Più che certo che l’affermazione lucchese sia arrivata in forza di una strategia che iniziava dalla predominanza sotto i tabelloni: 31 rimbalzi in più, 58 a 27. Coach Martelloni ha archiviato la pratica in modo sbrigativo: “abbiamo giocato solo i primi quindici minuti – letteralmente “un quarto e mezzo” -, (…) troveremo in questa sconfitta i motivi per rifarci con la Mens Sana”.
Quindi, sulla carta, quando le squadre dopodomani entreranno in campo i sanminiatesi sarà una settimana che saranno stati a gasarsi per “vendicarsi” della Mens Sana (!!!). E’ un inversione del vittimismo. In più contano di rimettere bene in condizione Caglio che ha avuto impegni ridotti per un problema a una caviglia.
San Miniato comunque non ha chiuso la striscia per un caso. Qualche nota stonata la stanno suonando da qualche settimana, anche in casa dove hanno 8 vittorie su 8 incontri. L’8 dicembre, a Fontevivo, la Virtus aveva imposto il gioco e guidato la gara, finché non è stata “Scardigliata”, cioè entrò l’esterno 2008 Scardigli e in un amen segnò otto punti che segnarono la gara. Tre giorni dopo, sempre a San Miniato, fu Castelfiorentino a contendere la vittoria fino al finale.
Alla Note di Siena, sulla carta, nessuno mette alcun obbligo. Perdere dove otto squadre su undici del Girone hanno già perso non può essere così scandaloso. Tuttavia per “salvarsi subito” alla Mens Sana serve qualche punto fuori e non andare a San Miniato con stampato sopra il ruolo della vittima predestinata sarebbe un buon inizio. Il tema della gara, oltre le plance, è quello della difesa: far tirare gli esterni dell’Etrusca non sembra una buona tattica. Ed il tutto senza caricarsi di troppi falli perché alla fine anche quelli potrebbero esser determinanti.
Coach Betti, soddisfatto per la vittoria contro Spezia, ha ammesso che gli ultimi impegni esterni dei biancoverdi siano stati un po’ “legati” e che ora ci vorrebbe una partita “da sfrontati”. Splendido, ne siamo convinti anche noi.
Gli allenamenti della Note di Siena in settimana sembra siano stati soddisfacenti. Si è rivisto in campo anche Matteo Neri che ha iniziato a lavorare in vista di un prossimo rientro. Che ovviamente non sarà domenica, ma magari, lo speriamo, già il 5 gennaio contro Castelfiorentino dopo la sosta. Anche Belli e Prosek – entrambi indispensabili al gioco mensanino – hanno qualche dolore, ma dovrebbero poter stringere i denti e poi riprendersi nelle due settimane di pausa.
Nulla di nuovo sul fronte rinforzi, se non la conferma che la Società si guarda intorno alla ricerca del miglior prospetto per le proprie esigenze (che anche in base al recupero o meno di Matteo Neri potrebbero essere diverse) che continuerà a cercare entro la chiusura delle liste di trasferimento fissata per il 28 febbraio.
Non ci sono trasferte organizzate per il turno di domenica, anche se si vocifera che almeno una settantina di persone saranno a San Miniato con macchine e pullmini. La Società ospitante ha comunicato alla Mens Sana Basketball che i biglietti a disposizione potranno essere fino a (circa) duecento, e quindi sarebbe bello tornare a vedere la pressione sugli spalti mostrata qualche mese fa alle trasferte contro San Vincenzo.