Una bozza di un documento indirizzato ai capigruppo consiliari, incriminata di voler limitare la libertà di stampa, ha alzato un polverone sul Comune di Siena. Tanto da far intervenire l’Assostampa e l’Ordine dei giornalisti per chiedere il rispetto delle regole. In sintesi l’accusa parte dall’idea di consentire la presenza dei giornalisti previa autorizzazione alle commissioni consiliari che per legge sono aperte al pubblico. Il presidente dell’Associazione della stampa Toscana è categorico: “Quando si mettono dei paletti è sempre a rischio la libertà di stampa e di informazione – spiega Sandro Bennucci nell’intervista a Sienapost.it -. Tutte le assemblee delle amministrazioni a cui partecipano le persone elette devono essere pubbliche, non si capisce perchè il Comune di Siena voglia mettere delle restrizioni per i giornalisti. L’articolo 21 della Costituzione è chiarissimo, la libertà di espressione è riconosciuta, quindi ai cronisti va garantita la possibilità di svolgere il loro mestiere”. Il sindaco Nicoletta Fabio, dopo giorni di silenzio, getta acqua sul fuoco, dicendo in una nota stampa che è una polemica senza fondamento. Meglio così, perchè è nel rispetto dei cittadini che va garantito ai giornalisti di svolgere il loro lavoro, così funziona in uno stato democratico.