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mercoledì, Febbraio 12, 2025

Vignoni Alto, battesimi di fede per il Prato

Mai come stavolta il primo febbraio tenutosi nella chiesa di Vignoni Alto è stato così significativo per i quartieranti del Prato. Non c’erano inaugurazioni da fare o doni sfarzosi da ricevere ma solo un appuntamento irrinunciabile per ritrovarsi come famiglia allargata, riaffermando l’appartenenza di ciascuno all’amato biancoverde.

L’occasione l’ha data la ricorrenza di San Biagio, patrono del quartiere sanquirichese. Nel primo pomeriggio i quartieranti sono convenuti a Vignoni Alto dove il parroco di San Biagio don Luigi Colleoni ha schiuso alle 16:00 le porte della Chiesa.

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Solennemente, per il terzo anno consecutivo, sotto le bandiere di San Biagio, patrono e San Giorgio, protettore, sono sfilati nuovi e vecchi quartieranti desiderosi di confermare la propria appartenenza con il sacro battesimo.

Quelle bandiere, realizzate dall’artista senese Tommaso Andreini per volere del capitano Giacomo Pistoi secondo un prezioso progetto condiviso con il quartiere fin dal 2022, sono state lo scorso anno, e il precedente, il regalo con il quale il Prato ha voluto arricchire il patrimonio artistico della propria chiesa “storica”.

Dopo i battesimi, l’omaggio a San Biagio è proseguito all’esterno con un’esibizione dei giovani alfieri e tamburini nella piccola piazza della roccaforte. Tanti Prataioli hanno assistito al tripudio di  biancoverde sullo sfondo di una Valdorcia che i raggi del tramonto hanno reso a tratti vermiglia.

Capitan Giacomo Pistoi

Capitan Pistoi ci ritroviamo. Si fermi e ci racconti i momenti salienti della giornata…

“Sono veramente soddisfatto di aver contribuito a mettere in piedi i primi battesimi nel nostro Quartiere con un progetto ambizioso ma alla fine molto gratificante. Con il 2025 sono tre anni che il nostro Quartiere ha reso ufficiale il battesimo nella giornata del nostro santo patrono San Biagio e la partecipazione da subito di molti giovani e poi anche di chi pensava di essere troppo anziano per questo rito, mi ha veramente riempito di gioia”.

L’impressione avuta è che per quanto sembrasse spontaneo l’evento avesse alle spalle una preparazione. E’ così?

“Sì. Dietro a queste iniziative c’è una grande preparazione che parte dall’idea e si materializza solamente con il contributo di tutti i nostri responsabili che hanno reso possibile una giornata come questa. Devo essere sincero… non mi aspettavo così tante richieste al terzo anno di questa iniziativa per i battesimi e non mi aspettavo un pubblico così folto di persone a partecipare alla cerimonia”.

Ora che tutto è stato realizzato secondo il suo progetto, cosa ha provato entrando in Chiesa?

“Entrando nella nostra chiesa di San Biagio a Vignoni Alto, si percepisce il senso di appartenenza al Quartiere. Le due bandiere donate negli anni precedenti che fanno parte ormai della chiesa stessa fanno sicuramente la loro parte per creare l’atmosfera, ma la presenza di gran parte del Popolo bianco-verde e i nostri colori sui fazzoletti al collo, chiudono il cerchio rendendolo un momento magico per il Quartiere”.

E questa storia di aspettare il calar del sole con bandiere e tamburi?

“Sono oltremodo contento nel vedere i nostri alfieri che in un’esibizione esclusiva per il Popolo bianco-verde, hanno omaggiato il volteggiar bandiera come il Prato sa fare e questo mi fa ben sperare per un futuro sempre all’altezza della situazione nelle uscite e nelle gare. Bravi ragazzi e grazie a tutti”.

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