In questa settimana ci ha fatto compagnia il Settantacinquesimo Festival di Sanremo. E’ una manifestazione artistica canora che tiene il palco da tantissimi anni e gli italiani sono molto affezionati a questo evento musicale importantissimo sia per le case discografiche che per i cantanti sia esordienti che conosciuti che si esibiscono su quel palco importantissimo e tanto ambito insieme ai musicisti di grande talento e tutto lo staff organizzativo che organizza queste serate e tutte le varie trasmissioni correlate per far conoscere sia i cantanti che i loro messaggi artistici con i loro brani.
E’ un appuntamento veramente importantissimo. In questa edizione la Toscana ha partecipato con professionalità elevate. Il Direttore Artistico è stato Carlo Conti che lascia il posto fisso in banca, per seguire la sua passione per la radio e per la musica, lavorando nelle prime radio private fiorentine e successivamente aprirà una propria radio locale a Scandicci.
La passione è sempre la cosa migliore nella nostra esistenza, questo richiede molto impegno e tenacia e questo è il messaggio di Carlo Conti.
Hanno accompagnato Carlo Conti nella conduzione del Festival molte personalità eccellenti nella conduzione di queste serate come Gerry Scotti e Antonella Clerici, Nino Frassica, Cristiano Malgioglio , Miriam Leone, Katia Follesa , Alessandro Cattelan, Mahmood, Bianca Guaccero, Elettra Lamborghini, Alessia Marcuzzi , Bianca Baldi e Gabriele Corsi. Si sono avvicendati sia prima della serata che nel dopo festival con molta professionalità.
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Si sono esibiti anche tre cantanti toscani. E sono Lucio Corsi che è nato a Grosseto, Francesco Gabbani e Irama che sono entrambi di Carrara. In questa edizione abbiamo ascoltato canzoni con testi e musiche molto interessanti.
La classifica della serata di sabato ha decretato vincitore del Settantacinquesimo Festival di Sanremo Olly con la canzone Balorda nostalgia. Olly, pseudonimo di Federico Olivieri, è un cantautore e rapper italiano di 23 anni.
All’età di 15 anni, Olly pubblica il suo primo pezzo, brano che introdurrà poi un progetto più grande intitolato Piacere Mixtape ed inizia a farsi conoscere nella scena musicale genovese esibendosi in diversi locali della città. Balorda nostalgia è quel sentimento forte e vivo ed anche molto vero che genera sofferenza per quell’amore che non c’è più e sarebbe bello ritornare a quei momenti dove si rideva e si faceva l’amore e poi stanchi ci si addormentava sul divano con il telecomando in mano.
Olly racconta quei momenti in cui vorremmo tornare a una fase della nostra vita pur sapendo che non è possibile che si ripeta, con la consapevolezza che quei momenti sono comunque stati “tutta vita”.
Al secondo posto si è classificato il maremmano Lucio Corsi. Lui si è appassionato alla musica guardando The Blues Brothers da bambino e componendo i suoi primi brani sin da giovanissimo, iniziando a esibirsi nei locali e nelle piazze della propria città natale dal 2011.
Ha composto brani strumentali di rock progressivo, per poi orientarsi verso un cantautorato. Il 13 novembre 2024 ha pubblicato il singolo “Tu sei il mattino” brano compreso nella colonna sonora della terza stagione della serie “Vita da Carlo” di Carlo Verdone, dove il cantante è apparso come guest star, nel ruolo di se stesso.
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A marzo uscirà il disco e poi ci sarà il tour. Questo è il suo sogno di passare tutta la vita in concerto, girare l’Italia con quelli con cui condivide il palco, che sono amici dai tempi del liceo.
Lucio Corsi ha presentato a Sanremo il brano “Volevo essere un duro” ricevendo anche il Premio della Critica Mia Martini del Festival di Sanremo con 40 voti. La sua canzone parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo.
Al terzo posto si è classificato Brunori Sas, lui ha conquistato il pubblico e la critica del Festival di Sanremo 2025 con il suo brano “L’albero delle noci”, che gli è valso il terzo posto nella classifica finale e il prestigioso premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo.
Un riconoscimento che celebra la profondità e la poesia delle sue parole, confermando l’artista calabrese come una delle voci più raffinate del panorama musicale italiano. La prima parte della canzone sembra dipingere il passaggio del tempo in modo delicato e, al contempo, potente. La crescita delle foglie sull’albero delle noci potrebbe simboleggiare l’evoluzione naturale delle cose, che accade inesorabilmente.
Il fulcro è l’amore materno, simbolo di un nuovo capitolo della vita in cui la figura del padre si trova a navigare tra il passato e il futuro, tra il desiderio di stabilità (“un porto sicuro”) e la necessità di affrontare il caos delle emozioni e dei ricordi.
Sono state belle serate in compagnia della grande arte della musica sia nel canto che negli strumenti e con direzioni veramente eccellenti ed è stata data l’opportunità ai grandi professionisti ed ai nuovi talenti di esibirsi in un contesto veramente eccezionale.