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domenica, Novembre 24, 2024

Di giochi indispensabili, pareti glitterate e missioni segrete

Sopravvivere ad un trasloco.

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Ecco. Personalmente non so se ci sono ancora riuscita.

Si parte dal “Che vuoi che sia! Sarà giusto qualche scatolone …” fino a realizzare che la quantità di cose che accumuli nel corso di una vita è innumerevole. Poi ci sommi i vestiti dei pargoli suddivisi in collezione primavera-estate ed autunno-inverno, catalogati fino alla maggiore età, nonché i giochi che improvvisamente diventano tutti indispensabili. Non ci giocano più da secoli, ma proprio quando stai per passarli a miglior vita, è proprio in quel momento che arriva quella voglia irrefrenabile di giocarci.

Ed è lì che scatta la tattica. Mamma mia quante cose si perdono nel trasloco, la maggior parte in maniera schifosamente voluta! (Sì, sono una brutta persona). Hanno avuto la peggio i ciucci, quel giacchettino di jeans con le perle che non si poteva guardare, la maglietta con paperina che aveva più buchi di un groviera e non so quanti smalti, trucchi e lucida labbra e forse anche qualche inguardabile peluche.

L’occultamento degli oggetti non è però passato inosservato. Tanto che ad un certo punto sono stata sgamata ed ho osservato le mie due piccole tigri nascondere in zaini, zainetti e borsine tutto quello che temevano andasse perduto. Una missione segreta che ho osservato divertita facendo finta di non accorgermene. Poi è arrivato il momento di varcare la soglia della casa nuova, con tutto il “bottino” sotto braccio. Sono entrate fiere, emozionate, con i loro occhi che brillavano come il glitter sulle pareti. La scelta del letto, dell’armadio, dei cassetti. La sistemazione dei giochi, dei libri… L’emozione di una nuova avventura che prende il sopravvento.

Ci saranno nuovi giochi indispensabili, tante cose che resteranno nascoste nei cassetti per chissà quanto tempo e quando arriverà il momento di aprirli di nuovo, ogni cosa riporterà alla mente un ricordo, gli occhi brilleranno ancora come il glitter sui muri della cameretta. E quanto riaprendo uno dei nascondigli riappariranno le cose che si credevano perdute? Mi immagino quel sorriso soddisfatto che dice: “Mamma, ti ho fregato!”

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