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martedì, Maggio 6, 2025

Mens Sana, qualche nota sull’annata dei singoli

Stasera a Torino si chiude la seconda fase con la partita Collegno-Castelfiorentino

Stasera a Torino, Collegno e Castelfiorentino chiuderanno la seconda fase del campionato. Buon momento quindi – dopo una settimana circa di riflessione -, per metabolizzare al meglio l’epilogo di questa stagione 2024/25 della Note di Siena Mens Sana Basketball.

Lo scorso 27 Aprile, con l’obiettivo stagionale già in tasca, la Mens Sana ha concluso le proprie fatiche vincendo in trasferta sul campo di Genova. Obiettivo raggiunto, dicevamo, perché riprendendo anche le primissime dichiarazioni fatte da società e staff, la Note di Siena non aveva molto altro da chiedere a questo campionato se non di restarci senza soffrire, provando ad aggirare le forche caudine di una formula pericolosa, con tre potenziali step salvezza.

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La Mens Sana ha mancato per pochi centimetri il primo step, come un saltatore in alto che arriva sopra l’asta ma poi la butta per terra sfiorandola con il sedere. E’ partita male nella seconda “serie di salti”, salvo poi inanellare una lunga serie di “buoni salti”, inciampando solo nel salto più facile, ma che poi è risultato ininfluente ai fini del risultato finale. Così si è evitato di doversi confrontare con il terzo ed ultimo step, il più pericoloso, quello dei playout.

Bilancio positivo dunque, per una società che, è bene sempre ricordarlo, appena sei anni fa era in Promozione, prima che il Covid rinchiudesse tutti in casa. Una crescita esponenziale, supportata sempre da step condivisi di crescita anche fuori dal campo, dove l’attuale Note di Siena è soltanto lontana parente di quella che a ottobre 2019 esordì in Promozione davanti a 800 persone al PalaEstra contro l’Atletica Castello.

A giochi fatti proviamo a fare le pulci alla stagione, che la società ha dovuto programmare abbastanza frettolosamente da metà luglio in avanti, scommettendo sulla crescita di alcuni pretoriani che si sarebbero per la prima volta confrontati con la B Interregionale e provando a piazzare quei colpi che avrebbero portato qualità ed esperienza al roster.

Lo facciamo scherzando, provando ad analizzare alcuni aspetti relativi ai singoli.

La sorpresa

Non ce ne voglia il DG se diciamo che forse la sorpresa positiva più bella è stata quella di scoprire che Edoardo Pannini, che nel 2019 era il playmaker titolare della Mens Sana in Promozione, non solo in B Interregionale poteva starci, ma poteva essere come allora il playmaker titolare. Si arrabbia il DG quando qualcuno gli fa appunti sul capitano e chiunque ci abbia provato in questi anni è stato respinto con perdite. Ha avuto ragione lui, Edo, dimostrandosi imprescindibile per la Note di Siena ed in certe partite addirittura trascinatore. Perché come ama dire sempre il DG “i giocatori si misurano dal collo in su”.

La conferma

Nell’estate del 2023 la coppia Betti-Caliani porta a Siena un ragazzone italo-ceco, nome italiano (Gianluca), cognome ceco (Prosek). L’impatto con la serie C fu deflagrante e tutti ci rendemmo conto di aver a che fare con un giocatore vero. L’estate scorsa Giangi ha firmato il rinnovo ancor prima di sapere se la Mens Sana avrebbe giocato in serie C o in B2, mostrando grande attaccamento alla maglia ed alla società che gli aveva dato una grande occasione di mostrarsi, per la gioia di molti “ubriachi di Prosek”. La sensazione era che potesse essere un fattore anche in B Interregionale e il campo ha dato la conferma. Prosek è stato il miglior marcatore della squadra, ma oltre a questo ha dimostrato di poter essere un giocatore importante per la B2.

L’usato sicuro

Alessandro Pucci era insieme a Belli, Ragusa e Neri l’unico della squadra di inizio stagione ad aver calcato palcoscenici di serie B. Dopo una prima parte di stagione con le polveri bagnate in attacco ha decisamente svoltato, ergendosi a protagonista assoluto e realizzatore affidabile come peraltro è sempre stato in carriera. C’è la sua firma nella salvezza della Note di Siena, che in Alessandro Pucci ha trovato quell’usato sicuro del quale si fa davvero malvolentieri a meno. Vedendolo giocare da vicino, a volte sorge spontanea una domanda: che carriera avrebbe potuto fare Pucci se a 18 anni avesse deciso di fare il giocatore professionista anziché l’architetto?

La sostanza

Il 7 gennaio 2025 la Mens Sana Basketball annuncia l’innesto di Balsa Jokic, giovane montenegrino classe 2003. Il cognome è pesante, anche se con il Nikola di Denver ha dichiarato di non avere legami di parentela. Il suo impatto sulla Note di Siena è stato però ugualmente deflagrante. Non con il talento del suo omonimo, ma con una fisicità che dalle parti di viale Sclavo non si vedeva da anni. Balsa Jokic ha elevato la fase difensiva della Mens Sana portandola ad un livello superiore, dando la possibilità a coach Betti di “sperimentare” situazioni difensive che con altri interpreti erano più difficili da attuare. Come se non bastasse, il buon Balsa, ragazzo d’oro e che si è fatto ben volere da tutti, è riuscito a diventare anche un fattore in attacco. Ha chiuso il girone di ritorno di questa seconda fase con oltre 10 punti di media. La sua “formazione italiana” potrebbe essere preziosa per provare a salire in B Nazionale. Anche se in molti si augurano ancora di vederlo saltare al PalaEstra.

Il rimpianto

Che Mens Sana avremmo visto se Matteo Neri fosse stato sano? Questa è la domanda che si fanno in molti. Ormai però smettiamo di farcela.

Il timoniere

Il salto in B Interregionale era una novità anche per lui, il Profeta Paolo Betti, eroe senza mantello della stagione 2023/24 e confermato a furor di popolo nella stagione 2024/25. Ha superato brillantemente l’esame, non perdendo la testa quando le cose andavano così e così. Restando calmo, come spesso lo si vede in panchina, innervosito al massimo da qualche fischio arbitrale non proprio favorevole. La squadra è sempre stata con lui ed al di là di qualche alto e basso, la sensazione è che il manico fosse comunque di qualità. Per lui, forse, potrebbe valer la pena porci la stessa domanda che ci siamo fatti su Pucci. Dove potrebbe essere ora se qualche anno fa avesse deciso di seguire le orme del conterraneo e grande amico Alessandro Magro e non quelle di suo padre Nedo portando avanti la professione del babbo? Nessuno potrà mai saperlo, anche se i risultati del biennio senese, sono stati sicuramente positivi.

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