Presto a Palazzo un soggetto nuovo che vorrà dare proprie regole e propri indirizzi: l’obbiettivo è costruire squadra da play-off
La notizia era nell’aria già da qualche settimana, e nonostante in molti facessero finta di non sentirne l’odore, la sensazione era che quella a Genova divenisse l’ultima partita di Paolo Betti sulla panchina della Note di Siena.
Eppure il coach aveva per il secondo anno consecutivo condotto molto bene il vascello biancoverde in porto, seppur attraversando un mare ben più burrascoso di quello dell’anno precedente, ma con la qualità umana e professionale che tutti, a ogni latitudine, gli hanno sempre riconosciuto.
La nota ufficiale della società è arrivata ieri mattina presto, come a voler dare tempo a tutti in questo week end di metabolizzare la notizia, prima che martedì prossimo coach Paolo Betti abbia l’opportunità di salutare tutti di persona, all’aperitivo che la Società insieme ad Io Tifo Mens Sana hanno organizzato a I Parolai.
Per chi fosse stato disattento, ripetiamo velocemente la nota relativa all’apericena: “Non prendete impegni per martedì 13 maggio perché a partire dalle ore 20 presso il locale I Parolai in via Simone Martini 23 Siena abbiamo organizzato un apericena in collaborazione con Io Tifo Mens Sana per festeggiare la permanenza in categoria e per salutare staff, giocatori, dirigenti e tifosi che hanno reso possibile tutto questo. I posti sono limitati, pertanto è necessaria la prenotazione tramite whatsapp (dopo le ore 16) al numero di ITM 3392109847 entro e non oltre lunedì 12/05. Il costo è di €15 a persona (€10 per ragazzi dai 10 ai 15 anni – gratis sotto i 10 anni)”.
Tornando a Betti era un po’ che ci stavamo pensando. Tra l’altro giusto in uno degli ultimi articoli la buttavamo là: chissà cosa sarebbe diventato Paolo Betti nel basket se qualche anno fa avesse deciso di fare come l’amico Alessandro Magro e avesse scelto volontariamente di abbandonare la propria comfort zone castellana?
L’intelligenza di Paolo applicata al basket è al livello di pochi, la sua disponibilità a sacrificarsi, unita alla sua curiosità, lo porta a studiare con attenzione ogni novità. Gli altri, soprattutto i giocatori, lo sentono e raramente lui deve alzare la voce.
Non avendo segnali avversi, abbiamo forse commesso la leggerezza di pensare che proprio Paolo fosse la pietra angolare su cui sarebbe stata nuovamente rifondata la Mens Sana quest’estate…
Ed invece non sarà così. Paolo lascia dopo due stagioni e tanti complimenti. Basta infatti leggere i commenti sulla pagina Facebook della Mens Sana Basketball per capire quanto fosse amato e quanto il segno del suo passaggio da Viale Sclavo sia destinato ad essere ricordato con gioia.
Non conoscendo a fondo le motivazioni della sua decisione, ipotizziamo che abbia prevalso il senso di responsabilità verso la sua “vita” che negli ultimi 24 mesi è stata inevitabilmente condizionata dall’essere il condottiero di quella che resta una delle squadre più iconiche del basket italiano. Un peso che non è facile da sopportare soprattutto per chi “non lo fa di mestiere”, soprattutto ad un livello al quale in diversi, colleghi e giocatori, “lo fanno di mestiere”.
L’attenzione con cui la nota stampa che riguardava il coach è stata diffusa ci fa capire che non ci saranno ritorni all’indietro e che la squadra sta per essere affidata a un nuovo coach che alla Mens Sana si impegni a 360 gradi.
Probabilmente non sarà una scelta facile, accompagnata dal dubbio di affidarsi ad un giovane e ambizioso o a un coach esperto e navigato. Non esiste la scelta perfetta, esistono semplicemente due strade, che possono anche portare allo stesso obiettivo, ma che contemplano riflessioni profondamente diverse. Anche sui giocatori da confermare o da aggiungere.
Ci attendiamo che intorno alla metà del mese, quando le prime ferie dei giocatori si saranno concluse e torneranno a Palazzo, ci sarà un nuovo soggetto con cui discutere con franchezza, disposto a far tesoro di ogni merito di ciascun singolo, ma meno disponibile a riconoscere retaggi a giocatori che ancora operano nella sfera dei dilettanti, e come tali spesso si sono comportati.
Nel frattempo, negli uffici di viale Sclavo si dovrà anche fare di conto e capire quale budget poter destinare al nuovo coach, ma soprattutto alla costruzione della nuova squadra, che per fare meglio di quella di quest’anno, dovrà puntare ai playoff.
(nella foto il primo scrimmage di Betti nella stagione 2024-25)