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lunedì, Maggio 12, 2025

Sentiero della Bonifica tra degrado e promesse mancate: Sinalunga bivio del turismo lento 

Tra progetti incompiuti, abbandono e discariche abusive, la ciclovia toscana simbolo di sostenibilità rischia di perdere il suo valore culturale e ambientale. La denuncia di Valdichiana 20.30

Il Sentiero della Bonifica, una pista ciclabile di 62 km che collega Arezzo a Chiusi lungo il Canale Maestro della Chiana, rappresenta da anni un’eccellenza del turismo lento in Toscana. Completato nel 2010, il percorso attraversa paesaggi storici e naturalistici di grande pregio, come il Lago di Montepulciano e le torri medievali di Beccati Questo e Beccati Quest’altro.

Purtroppo negli ultimi anni, con il passaggio delle competenze dalla provincia di Arezzo alla Regione, la manutenzione del Sentiero della Bonifica non sembra adeguata e il degrado è aumentato sensibilmente. Nel novembre 2024, una discarica abusiva è stata scoperta tra i comuni di Castiglion Fiorentino e Foiano della Chiana, con rifiuti ingombranti abbandonati lungo il percorso. Le indagini hanno portato all’individuazione dei responsabili solo nel febbraio 2025, ma l’episodio ha evidenziato la vulnerabilità di un’infrastruttura che dovrebbe essere simbolo di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

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In questo contesto, anche i progetti di ciclovie correlati che dovrebbero collegare il sentiero delle bonifica con i centri abitati  dei comuni interessati, diventano difficilmente fruibili. Ne è un esempio Sinalunga che peraltro deve terminare i lavori di realizzazione del percorso che collegherebbe la stazione ferroviaria con il Sentiero delle Bonifica nei pressi di Bettolle, vicino all’opera idraulica della Bonifica storica Botte alla Strozzo. Tuttavia i percorsi “affluenti” del Sentiero della Bonifica non hanno nessun senso se il Sentiero stesso non è adeguamente fruibile e per molti tratti addirittura inaccessibile.

La situazione attuale solleva quindi interrogativi sulla gestione e manutenzione del Sentiero della Bonifica. In un’epoca in cui il turismo lento e la mobilità sostenibile sono al centro delle politiche ambientali, l’abbandono di un’infrastruttura così significativa rappresenta un paradosso. È fondamentale che le istituzioni locali e regionali intervengano con decisione per completare i progetti avviati e garantire la fruibilità del percorso, valorizzando al contempo il patrimonio culturale e naturalistico della Valdichiana. 

Il rilancio del Sentiero della Bonifica non è solo una questione di infrastrutture, ma un’opportunità per promuovere un modello di sviluppo sostenibile che coniughi turismo, cultura e rispetto per l’ambiente. Affinché ciò avvenga, è necessario un impegno concreto e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità.

Le fotografie sono tratte dalla pagina Facebook dell’Associazione Valdichiana 20.30. Le Foto sono accompagnate da un efficace testo di denuncia preciso e puntuale: “Domenica 11 Maggio 2025 – Collegamento del percorso della Bonifica: dalla Stazione di Sinalunga al Percorso della Bonifica, tra lavori in corso, ma soprattutto per le barriere di erba, è pressoché impraticabile!!! Ormai sono passati circa 7 anni da un progetto che poteva rilanciare il turismo lento del nostro Comune, ed invece nell’anno della proclamata Valdichiana capitale della cultura Toscana e nel periodo più propizio per ciclisti e camminatori che affollano tutti i percorsi della nostra Regione a Sinalunga siamo in questa situazione!

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