L’atto di quattro consiglieri al Comune di Siena si è compiuto come annunciato: Ferretti indicata nuovo capogruppo
Il “Rito” del gruppo consiliare del PD a Siena si è svolto esattamente come annunciato, senza alcuna “ingerenza” esterna o ripensamento.
Cinque le persone presenti, che hanno prodotto un documento con quattro voti e quattro firme. Un vero e proprio atto d’imperio: in quattro su cinque hanno nominato un nuovo capogruppo.
La quinta consigliera, Giulia Mazzarelli, è stata relegata a una presenza accessoria – forse meglio definirla “vittima designata”.
Tutto si è consumato come un atto dovuto, un chiarimento atteso, voluto e rimandato per quasi due anni. Come se Giulia Mazzarelli fosse da sempre un corpo estraneo, a malapena sopportato.
A modo loro, i quattro consiglieri del PD hanno celebrato un rito di cui andranno fieri. Sarebbe interessante conoscerne i dettagli per comprenderne appieno le dinamiche. Di sicuro, a “fronteggiare” una sola persona, Giulia, c’erano: Anna Ferretti, Alessandro Masi, Luca Micheli, Gabriella Piccinni.
Il loro comportamento, sia umano che politico, difficilmente emergerà con l’esame del verbale che immaginiamo stringato e destinato al Presidente del Consiglio Comunale. Ci dovremo nutrire quindi dei racconti postumi.
Quel che è certo è che Giulia Mazzarelli, non essendosi dimessa, non essendo stata sfiduciata e non avendo firmato il verbale, apparirà un gigante.
