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sabato, Giugno 21, 2025

Emma Villas, alla Lupa si aggiungono i lupi

Due presidenti spiegano come sarà il progetto di fusione “rispettoso” fra Siena e Santa Croce

Se abbiamo capito bene la nuova squadra si chiamerà Emma Villas (Codyeco) Lupi Siena, giocherà nove delle tredici partite interne della regular season di A2 Volley al PalaSclavo – posto, immaginiamo, che si trovi un correttivo alle “tariffe bulgare” – e probabilmente manderà in sua assenza, qualche volta, a giocare una “sua gemella” più giovane, iscritta al campionato di Serie B che però calcherà molto di più il parquet di Santa Croce.

L’avere due squadre è molta parte dell’approccio strategico alla prossima annata. Nella prima, iscritta all’A2, già fatta al 99%, con Luigi Randazzo e Gabriele Nelli confermati e Francesco Petrella in panca, gli annunci definitivi sono vicini; in quell’altra ci saranno solo giovanissimi, potenzialmente aggregati alla prima squadra, ma messi a giocare tra i cadetti per farsi esperienza e averli belle e pronti per l’agonismo dei senior fra un paio d’anni.

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Ah, scordavamo, l’obbiettivo di stagione è già battezzato: “Arrivare in fondo e giocarsi tutto nelle sfide finali. Come sempre peraltro”.

Nella conferenza stampa di stamani che metteva fianco a fianco i due presidenti che hanno deciso di fondersi – Giammarco Bisogno e Aberto Lami – si sono sovrapposte due diverse narrazioni. L’una tesa a guardare avanti, l’altra semplicemente tesa a scegliere cosa ricordare. Crediamo utile offrirvele in due pezzi separati. Prima quella sul futuro che era anche il messaggio primario della conferenza.

E’ Lami che parla del mix che si andrà a formare, dove al momento sono esclusi i due settori giovanili. “Il meglio che si unisce al meglio – dice – quindi specifica che da Siena arriva una miglior organizzazione e un’importante logistica che si uniscono a infrastrutture di livello, sempre disponibili, sempre gestibili, oltre a un movimento sportivo quasi popolare. Ma su tutto c’è il rispetto che queste due società si sono sempre mostrate e che hanno continuato a mostrarsi nel momento in cui questo progetto è stato costruito”.

Così i Lupi di Siena, riporteranno Santa Croce in A2, il campionato cui avevano rinunciato un anno fa. Un forfait per il quale non si soffrì più di tanto. Continuare avrebbe messo a rischio il futuro dei 270 tesserati delle giovanili e quindi nulla da discutere.

Fabio Mechini, vicepresidente dell’Emma Villas, dà un’idea con le cifre di quanto sia rischioso “voler stare in paradiso a dispetto dei santi”: “In dieci anni di attività abbiamo disputato trecento partite tra A1 e A2, diciannove delle nostre avversarie prima o dopo sono scomparse per altrettanti default finanziari”.

“Non era nelle corde dell’azionista Emma Villas veder uscire soldi solo per perderli”. Giammarco Bisogno ricorda come la sua società di investimenti immobiliari sia oggi quotata in borsa e debba tenere sempre a cuore la soddisfazione degli azionisti. Per questo le parole ricorrenti del suo intervento sono progetto, investimento, sportivo imprenditoriale, sinergia, visione d’intenti, polo attrattivo, leadership regionale, sostenibilità economica. E anche coraggio e innovazione.

In cosa consista la novità del progetto, lo spiegano i due presidenti in diversi momenti. A unirsi sono le due uniche squadre che a livello regionale maschile hanno maggior appeal, a cominciare dai titoli sportivi. La loro fusione non è ritenuta un punto di arrivo, ma un momento di partenza, i luoghi dove opereranno sono determinati dai titoli sportivi e dalle strutture in possesso, ma il fine ultimo è che un domani un buon giocatore, formatosi per esempio a Livorno, voglia progredire a Santa Croce e non cerchi la via di Milano o Modena o quant’altro. Il progetto dei “Lupi Siena” dovrà garantirsi prima possibile che saprà esercitare quest’attrazione e saprà accogliere chi quest’attrazione asseconderà.

Andare oltre non si può se non con il sogno, molto lavoro devono fare i dirigenti. Quel che ci sembra certo, tuttavia, è che il progetto si fondi saldamente sul legame coi territori e qui molto probabilmente c’è la risposta su quel che sarà di ciò che l’Emma Villas lascia a Siena o Chiusi. Di certo anime e realtà da integrare giacché ci sembra assodato che il Progetto dia già per scontato che il Senese e il Basso Valdarno sono suoi territori di origine.

Questo a meno che, come dicevamo ieri, tutto non si voglia ridurre a logiche di campanile, e si voglia respingere i “lupi” da Siena – la Lupa con sotto Senio e Ascanio ce la teniamo – per sfizio o altri revanscismi. Bisogno che ormai guarda alla grandezza della Toscana tuttavia fa una considerazione che è anche una promessa: “Chiesi a Valentini e Ricci il permesso di chiamarmi Siena e quella è, e resta, la nostra origine”.

(1 – continua)

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