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domenica, Giugno 29, 2025

Giani punta a votare il 12 o 19 ottobre

Il presidente Giani ribadisce la durata quinquennale del mandato: “Rispettiamo la Costituzione, no a rinvii ad aprile 2026”

Eugenio Giani ha confermato che firmerà nei prossimi giorni il decreto per convocare le elezioni regionali in Toscana nella seconda o terza domenica di ottobre, il 12 o il 19. Lo ha detto chiaramente al termine della Conferenza delle Regioni, dove si è discusso della scadenza delle legislature in sei territori italiani e della possibilità di un rinvio del voto alla primavera 2026, proposta avanzata da alcune Regioni in nome delle difficoltà operative legate all’approvazione dei bilanci di previsione e alla gestione delle ultime fasi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Giani ha preso posizione in modo netto, rivendicando il rispetto della scadenza naturale del mandato quinquennale, come previsto dall’articolo 122 della Costituzione, e ritenendo inopportuno che si possa decidere di prorogare per convenienza o per tattica politica un passaggio così importante come il ritorno alle urne. La Toscana, ha ricordato, ha votato nel settembre 2020, con le elezioni che si tennero domenica 20 e lunedì 21, in piena emergenza Covid.

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Cinque anni dopo, la cornice di riferimento è chiara, e ogni ipotesi di rinvio – benché sollevata con argomentazioni di tipo tecnico da altre amministrazioni – non trova spazio nella visione del presidente uscente, intenzionato a far partire per tempo l’organizzazione delle elezioni.

La Conferenza delle Regioni non ha assunto una posizione unitaria, evitando di approvare un documento condiviso, proprio a causa delle divergenze emerse: da una parte, chi – come Giani – intende rispettare la scadenza costituzionale e chiudere il ciclo amministrativo nei tempi stabiliti; dall’altra, chi invece guarda con favore a un’estensione del mandato per guadagnare margini nella gestione delle scelte finanziarie e progettuali ancora in bilico.

Ma per Giani, che si ricandiderà per un secondo mandato alla guida della Regione Toscana, la data del voto non può essere ridotta a un’opzione discrezionale. “Viviamo in uno stato di diritto”, ha ribadito, “e le regole vanno rispettate”. Il dibattito assume anche un valore politico: tra chi intende rilanciare il confronto con l’elettorato per legittimarsi nuovamente e chi invece sembra voler guadagnare tempo, in una fase complicata anche per la tenuta delle coalizioni di governo locali.

Il centrodestra si sta organizzando attorno alla figura di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, mentre nel centrosinistra Giani appare deciso a confermare la sua leadership, forte anche del peso accumulato in questi anni nella gestione della pandemia, degli investimenti del PNRR e della transizione ecologica.

Le settimane che verranno serviranno a definire i dettagli procedurali: la presentazione delle liste è attesa per metà settembre, con la campagna elettorale che dovrebbe partire ufficialmente già da agosto. In assenza di una decisione condivisa a livello nazionale, ogni Regione seguirà una strada autonoma. La Toscana, a questo punto, ha scelto. E, con ogni probabilità, sarà la prima a tornare alle urne dopo un’estate che si annuncia già caldissima sul piano politico.

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