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domenica, Giugno 29, 2025

TestiamoCi per l’epatite C: la Toscana rilancia la prevenzione gratuita

Giani e Bezzini: “Uno sforzo condiviso per la salute pubblica, prevenzione chiave per sconfiggere il virus”

La campagna di screening gratuito contro l’epatite C riparte in Toscana e si rafforza. Promossa dalla Regione, l’iniziativa si rivolge ai nati tra il 1969 e il 1989, ovvero a chi ha oggi tra i 36 e i 56 anni, come indicato dal Ministero della Salute.

L’obiettivo è semplice e ambizioso: individuare precocemente le infezioni da HCV, spesso asintomatiche, ma potenzialmente molto gravi se trascurate. Il test è rapido, non invasivo, e consiste in un semplice prelievo capillare, il classico “pungidito”, che consente di sapere subito se sono presenti anticorpi contro il virus. In caso di positività, si procede con un prelievo venoso e, se confermata l’infezione, con l’avvio di una terapia efficace.

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La campagna sarà attiva fino al 31 dicembre 2025, con una rete capillare di punti aderenti che coinvolge medici di medicina generale, farmacie, associazioni di volontariato e, da quest’anno, anche nuovi attori come INAIL e ISPRO. L’intento è di potenziare l’accessibilità e aumentare l’adesione dei cittadini, soprattutto quelli che ancora non si sono sottoposti al test.

“Anche quest’anno – dichiarano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore alla salute Simone Bezzini – rinnoviamo il nostro impegno nella promozione della prevenzione, offrendo a cittadine e cittadini una concreta possibilità di prendersi cura di sé. Lo facciamo grazie a una rete forte di collaborazione, che coinvolge professionisti, volontari, farmacie e il mondo del lavoro”.

Ed è proprio nei luoghi di lavoro che la Regione ha deciso di investire di più: le aziende e gli enti pubblici potranno proporre il test ai propri dipendenti, grazie al supporto organizzativo delle associazioni che eseguono i prelievi in loco. Allo stesso modo, prosegue l’azione mirata verso le fasce più vulnerabili, in particolare gli utenti dei SerD e la popolazione carceraria, dove la diffusione dell’HCV è spesso più alta.

La strategia toscana conferma dunque una visione inclusiva della sanità pubblica, dove prevenzione significa non solo diagnosi, ma anche accesso tempestivo alla cura. L’epatite C oggi si può guarire con trattamenti efficaci e ben tollerati, ma resta essenziale scoprirla in tempo.

Per questo Giani e Bezzini insistono sull’importanza di cogliere questa opportunità gratuita, rivolgendo un appello diretto alla popolazione target affinché si attivi quanto prima, magari proprio parlando con il proprio medico di famiglia o recandosi nella farmacia di fiducia.

Tutte le informazioni, i centri aderenti e le modalità per effettuare il test sono disponibili sulla pagina dedicata “TestiamoCi per l’epatite C” del sito della Regione Toscana. Una campagna che parla il linguaggio della responsabilità condivisa, che unisce prevenzione, accessibilità e senso civico, per una Toscana più sana, consapevole e vicina ai suoi cittadini.

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