Tartuca e Selva vincono le ultime due prove, il Montone riprende a calciare
Si va alla mossa di stasera con quasi tutte le evidenze di questo Palio che sono rimaste nascoste. Quel che c’è da dire, lo scioriniamo, ma appare scontato a noi stessi che lo diciamo.




Intanto mossa e canapi sostanzialmente da rose e fiori; l’unico con spine è quello del Montone ma talvolta punge ed altre volte no. Gli allineamenti chiamati da Bircolotti sono stati rispettati e talvolta molto rispettati. Quando ci sono state imperfezioni è sempre dipeso da un comportamento diretto del Montone o dal timore suscitato da Comancio: nella prova generale la Selva si alza dal primo al terzo posto e fa scalare Drago e Montone; nella provaccia il Montone si abbassa e fa scalare la Lupa.
Nulla prova che Bircolotti sia più nel ruolo di quand’è arrivato, nulla prova che invece si sia meritato il rispetto dei fantini. Stasera sarà l’elemento che costituirà la variante della mossa, una volta conosciuto l’allineamento; stasera le nemiche potrebbero tornare ad esserlo già ai canapi; stasera lui avrà richiami e ammonizioni che a taluni fantini – soprattutto stante l’applicazione della giustizia paliesca in tempi recenti – scocciano non poco, soprattutto se dovessero trovare concordanza con ciò che vedranno i deputati della Festa Riccardo Cerpi (Civetta), Maurizio Vanni (Giraffa) e Lorenzo Sampieri (Leocorno).

Riflettori prima ancora che si esca dall’entrone puntati sul Montone cui stasera non verrà lasciato lo spazio di cui ha goduto durante le prove e nelle quali ha calciato per due di esse. Il perché il cavallo calci sembra di doverselo spiegare con l’insofferenza del medesimo ad essere lì, ai canapi o comunque nei meccanismi della Festa; si protegge, vorrebbe andarsene. Il fatto che abbia in groppa una persona che lo nutre e coccola tutto l’anno ha contato solo talvolta; questa è cosa per cui maggiori spiegazioni si possono chiedere solo a Gingillo.
Secondo tema. Il primo luglio sarà giornata da non ricordare per Virgola. Ha sbattuto su entrambi i bordi di San Martino e Casato; la sua condizione gli ha permesso di restare sodo a cavallo, ma i segnali inviati per quando si correrà sul serio sono pessimi. La Contrada poteva fare qualche riflessione prima di farlo sedere a tavola per la Prova Generale, ma evidentemente è troppo forte la voglia di ritentare la strada di Bastiano, Bonito, Sgaibarre etc. Oggi per non essere altra variante random della corsa, Virgola dovrà diminuire le sue caratteristiche fisiche e far crescere le intellettive.




Tale e Quale non è del tutto uguale a quello che conosciamo. Ieri sera non è partito benissimo, soprattutto perché invece di andare in orizzontale, lui ha scelto di saltare in verticale… Poi Carburo l’ha trattenuto. Ierimattina e stamani si è attardato. Abbiamo sentito un ex dirigente dire che tutto ciò è giustificato dalla volontà di risparmiarlo e probabilmente è così. Ma ci sono anche altre evidenze che potrebbero indicare decadimento.
Tartuca e Istrice sono due volte accanto al centro del canape per Prova Generale e Provaccia e si impongono insieme all’attenzione per tempi di partenza e galoppo. Finora si erano abbastanza nascoste. Abbastanza straordinaria la capacità dell’esordiente femmina di Kamullia di adattarsi subito, ma ora dovrà fare anche la Passeggiata.


La Lupa invece fa qualche passetto indietro. Si attarda alla mossa e poi Shardana toglie subito briglia ad Ares Elce. Si era messa troppo in evidenza e il consiglio dato è di rientrare nell’anonimato o alla lunga l’accoppiata non si forma come talune intemperanza anche al tondino sembrerebbero indicare?
Tutte stabili e competitive le altre, quindi la conclusione del momento è quella di ieri, cioè che ora sarà la testa dei fantini a rappresentare l’unico adattamento a quel che seguirà. Conteranno probabilmente la grinta e l’esperienza. Abbastanza chiaro chi ha l’una, chi l’altra e chi entrambe.




Ah, da pochi minuti l’esordiente attempato Michel Putzu si chiama Spago per il Palio di Siena; complimenti, a quel che abbiamo visto si è meritato tutto.
Concludiamo parlando delle due prove…


Ordine effettivo Prova generale: Selva, Drago, Valdimontone, Lupa, Chiocciola, Oca, Bruco, Tartuca, Istrice, Pantera (rincorsa).
Ci si avvicina ai canapi con la Lupa che dà qualche segno di irrequietezza, dentro c’è già il Montone, terzo, che stavolta torna a calciare. Non prende alcuno, ma nessuno dà retta a Bircolotti che chiede a più riprese di scendere. Quando il canape si abbassa sono Bruco, Tartuca e Montone ad andarsene, bene anche Oca e Istrice.
Il primo San Martino lo affrontano per primi Montone e Selva, Drago, Lupa e Tartuca a seguire; al primo Casato la Selva è prima ma sdruscia e si mette al passo. A questo punto la Tartuca scopre la voglia di galoppare e se ne va fino a vincere; a distanza, sulla scia, l’Istrice.


Ordine effettivo della Provaccia: Pantera, Istrice, Tartuca, Bruco, Oca, Chiocciola, Lupa, Valdimontone, Drago, Selva (ricorsa).
La partenza è veloce nei tempi e nella fiancata: Istrice e tartuca, come detto, vanno avanti. Al primo San Martino scolletta il Montone su Tartuca, Istrice e Pantera; nella spianata Zio Frac accelera e va in testa il Casato, poi, in un’alternanza di canterini e trotto, altre si scambiano il comando. L’Istrice è primo al secondo San Martino, la Selva con Istrice e Pantera passa al secondo Casato. Al Terzo San Martino è la Selva che poi va a vincere sul Drago.