36.2 C
Siena
domenica, Agosto 10, 2025

Centrodestra al lavoro per cambiare gli equilibri e conquistare la Toscana

Tomasi, in accordo con FdI rafforza il profilo civico e moderato, con Tacconi a tessere la rete dei candidati.

In un recente articolo Stefano Bisi tira in ballo Tomasi e Tacconi.

“Mentre Eugenio Giani dice che dorme bene anche senza melatonina, il suo concorrente Alessandro Tomasi sta sveglio in attesa che il centrodestra ufficializzi la candidatura. Da settimane il sindaco di Pistoia gira la Toscana per presentarsi agli elettori, ma i partiti che dovrebbero sostenerlo ancora non hanno messo nero su bianco che lo sosterranno. A Siena gli sta organizzando la campagna elettorale Daniele Tacconi, che è stato capo di gabinetto del sindaco Luigi De Mossi, e sta già reclutando i candidati per la lista che porterà il nome di Tomasi nel simbolo”.

- Advertisement -

Insomma, mentre Eugenio Giani, ormai in rotta verso la sua ultima corsa, si presenta agli elettori forte della sua esperienza da presidente della Regione Toscana, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi si muove da quasi un anno come candidato in pectore del centrodestra, forte di una miscela unica tra esperienza civica, visione pragmatica e modernità riformista.
Tomasi è certo che la candidatura arriverà. Non ha rivali e sa che il centrodestra andrà unito al confronto con Giani.

Sanno anche — nel centrodestra — che vincere sarà dura, ma il quasi monocolore Pd diventerà una coalizione complicata, e che lo spazio per un’opposizione che voglia farsi governo, allineando la regione “rossa” con il governo centrale a trazione Meloni, potrebbe diventare, se non più facile, quantomeno meno difficile.

E Tomasi ha quello che Giani non ha: per quest’ultimo è l’ultima corsa, per lui invece la prima. E può attendere, perché ha l’età e la pazienza per farlo. Lo ha già fatto a Pistoia, può farlo per la Toscana.

Tomasi, del resto, sta già gestendo senza difficoltà una contraddizione: per candidarsi ha bisogno di essere un dirigente di Fratelli d’Italia; per fare il miglior risultato possibile ha bisogno non solo di fare il civico — e qui ha un gettone spendibile, quello di sindaco civico di Pistoia — ma anche di essere il moderato, pronto a connettersi con idee e culture di tradizione riformista.

Pragmatico quanto basta per capire gli umori di una Toscana non fiorentinocentrica.

E in questo Tacconi può dargli mano. Da sempre amico di Giani, con cui ha condiviso più di un percorso politico Tacconi oggi è schierato con Tomasi.

Entrambi, Tomasi e Tacconi aspirano ad entrare in Regione dalla porta dell’opposizione: Tomasi per esserne il capo politico, Tacconi per essere un accorto e avveduto uomo d’ordine e di relazione di cui i capi politici non possono fare a meno.

Nel frattempo, mentre il primo gira la Toscana per rappresentare la sua idea di un’altra regione a trazione di centrodestra, Tacconi lavora per trovare i candidati che possano mettere insieme volti e racconti plausibili con tali idee. Cosa vuole dimostrare? Poco o nulla, se non che c’è uno spazio civico che le forze politiche di centrodestra non riescono a intercettare. Un’area moderata sospesa, a cui piace il rapporto diretto con i diretti competitori, che vogliono essere affascinati da un eloquio concreto, pragmatico, laico, a cui non dispiace la memoria della Prima Repubblica.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI