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giovedì, Agosto 21, 2025

Monticchiello: Il teatro brucia, ma la Comunità resiste

Un fulmine devasta il magazzino di scenografie del Teatro Povero di Monticchiello, patrimonio culturale degli autodrammi: parte una raccolta fondi per ricostruire memoria, spettacoli e identità collettiva.

Quella del 14 agosto è una notte che resterà scolpita nella memoria del borgo senese: un fulmine, durante un violento temporale, ha colpito il magazzino del Teatro Povero di Monticchiello, scatenando un incendio che ha distrutto completamente decenni di materiale teatrale — scenografie, strutture di palco, cimeli, materiale tecnico ed elettrico, oltre a centinaia di sedie usate per la platea.

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I vigili del fuoco, tempestivamente intervenuti, non hanno potuto fare altro che limitare la propagazione delle fiamme: purtroppo, nulla è rimasto intatto .

Il magazzino, oltre a contenere oggetti di scena, rappresentava un archivio scenografico insostituibile, da cui attingere per la creatività e la continuità degli autodrammi che rendono il Teatro Povero una forma culturale unica in Italia.

In modo quasi surreale, proprio mentre in piazza andava in scena lo spettacolo “La casa silente”, unico autodramma dell’estate, parte del palco e delle sedie già collocate in platea è stata risparmiata dall’incendio, salvando almeno quel frammento vitale di rappresentazione e continuità artistica .

La notizia dell’incendio ha provocato nella comunità una forte ondata di solidarietà: messaggi, offerte di aiuto, donazioni già arrivate fin dai giorni successivi all’incidente. Gli operatori del teatro sottolineano come “la nostra forza è sempre stata la comunità… quella, allargata, di quanti in tanti anni ci hanno sostenuto in mille modi”.

Per poter ripartire, è stata lanciata una raccolta fondi, con questo appello concreto:

• IBAN: IT39F0501802800000020000795 – Banca Etica – intestato a “COMPAGNIA DEL TEATRO POVERO DI MONTICCHIELLO SOC COOP DI COMUNITÀ”
• PayPal: paypal.me/teatropovero
• Causale richiesta: “Donazione per incendio magazzino scenografie”, meglio se corredata da nome e cognome per facilitare la gestione amministrativa.

La Cooperativa Teatro Povero ha delineato un piano articolato, da realizzare in base ai fondi raccolti: Trovare un deposito temporaneo per il materiale salvato (palco e sedie); Interventi urgenti per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area colpita; Ristrutturazione e ampliamento dei magazzini esistenti (quelli dei costumi, per esempio); Progettazione di un nuovo magazzino stabile e sicuro; Ricostruzione strutturale della struttura andata distrutta; Acquisto dei materiali perduti.

Per Monticchiello e per l’intero universo del teatro di comunità, questa tragedia rappresenta una ferita dolorosa. Come ha raccontato uno dei responsabili, Gianpiero Giglioni, il rogo è un crudele contrappunto alla trama di “La casa silente”, dove si denuncia “un rogo mancato”: una beffa del destino che ha colpito profondamente chi ha sempre cercato, attraverso l’arte, di trasformare il vissuto collettivo in memoria condivisa .

Tuttavia, la risposta corale del borgo, l’attivismo immediato, la volontà di non arrendersi rendono questa pagina nera una testimonianza di forza e coesione. Il Teatro Povero di Monticchiello non è solo un luogo o un gruppo artistico: è il cuore che batte del borgo, un rituale collettivo che sa trasformare il dolore in racconto, e ora, questa stessa comunità dimostra la sua capacità di resistere anche all’eterna fragilità dei materiali, affidando il futuro alle nuove generazioni e agli affetti di chi lo sostiene.

È un momento difficile, ma anche un’occasione per fare propria una storia di resilienza e di rigenerazione culturale. Se conosci persone sensibili alla causa, questo è il messaggio da condividere.

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