“Il masterplan delle Scotte e una politica abitativa che renda possibile nuovi insediamenti per le diverse fasce di lavoratori, garantiranno il futuro di Siena”.
Sentiamo Eugenio Neri, direttore dell’Unità operativa chirurgia dei grossi vasi al policlinico
senese, al termine dell’evento “Sanità senese tra presente e futuro” con l’assessore regionale Simone Bezzini, organizzato da Siena Post al Four Season Hotel by Sheraton lo scorso 25 marzo.
Che impressioni ricava da questo incontro?
“Io apprezzo l’assessore Bezzini per il suo metodo, il suo equilibrio, il pragmatismo. L’ho
trovato francamente molto più a suo agio sui temi della salute. Oggettivamente si sono
passati degli anni molto difficili, con la pandemia, lui è stato messo alla prova e sicuramente non l’ha fatto in un clima positivo. Il suo è un ruolo difficile e ha subito attacchi anche non giustificati. Devo dire invece che ha parlato con grande padronanza della sanità, del servizio e delle tematiche legate a chi lavora nel mondo della sanità. Francamente devo dire che sono soddisfatto di aver partecipato a questa occasione che comunque è un evento in cui si parla di sanità dopo un’emergenza, perché finora il tema della sanità è stato polarizzato dall’emergenza Covid, tanto che non si parlava che di quello”.
Era necessario dunque riaprire un po’ l’orizzonte sui temi più vasti della sanità.
“Come ha puntualizzato Bezzini in maniera molto chiara, la sanità ha continuato ad erogare
prestazioni di alta qualità nonostante il sovraccarico. Devo dire che i sanitari sono a livelli
molto alti, chi era in prima linea per Covid tra gli altri. E, questo va detto, è stato
riconosciuto”.
Tra tutti i progetti illustrati dall’assessore Bezzini, secondo lei qual è il più importante
e necessario per Siena?
“Chiaramente è il masterplan del policlinico, perché il policlinico e l’università sono gli asset
maggiori per la città. Sull’ospedale si ripopola Siena, si creano nuovi senesi. Ci sono progetti di vita che vanno favoriti. Ci sono gli infermieri, ci sono i medici, gli specializzandi e questa è un’opportunità enorme. Si parlava di sviluppo, e su una popolazione di nuovi senesi che faranno i loro progetti di vita qui, questi vanno favoriti in tutti i modi”.
Questo sembra che sarà possibile grazie ai finanziamenti in arrivo.
“Ci sono anche problemi, francamenti non sono solo i finanziamenti. Ci sono anche dei
problemi di insediamento. Siena è un luogo dove le case costano moltissimo. Quindi se un
infermiere vuole fare un progetto di vita qui si deve confrontare con i costi molto alti delle
case, e questo non favorisce gli insediamenti. I medici, gli specializzandi, quelli che saranno
i futuri medici del policlinico, tutti i lavoratori, secondo me vanno favoriti. Bisogna pensare a quello che sarà più utile considerando la situazione con uno sguardo complessivo”.