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lunedì, Novembre 25, 2024

Un’efficace sanità in rete deve superare la privacy

In attesa dell’entrata in funzione del FSE per Bezzini va alzata l’attenzione: “La Legge di bilancio non esprime una visione sulla Salute”

Sviluppo delle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria, innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale i temi in discussione oggi all’Accademia dei Fisiocritici,  appuntamento inserito nel  programma  del Festival della Salute. Un pomeriggio ricco di interventi interessanti introdotti e moderati dal  giornalista di Repubblica Michele Bocci.

Dopo il saluto di Davide Orsini, accademico dei Fisiocritici, Nicoletta Fabio, Sindaco di Siena,  Antonio D’Urso, direttore generale Azienda Usl Toscana sud est e i parlamentari  Chiara Tenerini, Francesco Michelotti, sono intervenuti nella tavola rotonda presieduta da Giuseppe Gugliotti, presidente SdS senese, parlando di PNRR e governance e sulla possibilità di  concertare la programmazione, mettendo a  confronto diversi modelli di organizzazione sanitaria. 

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“Politica istituzioni e territorio si sono confrontate sulla Missione6. A che punto siamo? – Si è chiesto Giuseppe Gugliotti, presidente SdS senese – Governance è il punto chiave del successo degli investimenti per permettere al PNRR di esprimere tutta la sua potenzialità. Bisogna sottolineare la natura pubblica e universalistica del sistema sanitario. C’è la necessità di rendere concreto il modello sanitario vicino alla persona e non nei luoghi sanitari. Modello di presa in carico integrato. E’ possibile e necessario concertare la programmazione. Un sistema pubblico universalistico di qualità ha bisogno di risorse ulteriori e aggiuntive per continuare ad avere un sistema pubblico di qualità. Il PNRR è un passaggio storico e un salto di qualità che il sistema deve compiere insieme”. 

La parlamentare Chiara Tenerini ha definito  la carenza di medici come una vera emergenza. “Stiamo andando incontro a un futuro senza certi tipi di medici – ha detto la Tenerini -. Basta un dato: a un recente concorso sono stati assegnati solo il  46% dei posti necessari  in chirurgia.  Con il PNRR le case di comunità verranno fatte, verrà fatta la trasformazione tecnologica, ma queste strutture non dovranno essere cattedrali nel deserto, bisogna pensare al personale sanitario”. 

Alla dichiarazione della Tenerini si è unito D’Urso direttore generale Azienda Usl Toscana sud est  “Mancano medici e personale sanitario – ha sottolineato  D’Urso – Il PNRR finanzia strutture e fondi, ma non il personale. La finanziaria ha leggermente rialzato i fondi destinati al personale. Quantità e qualità del personale sono determinanti e questa voce non si risolve con il PNRR”.

Nella seconda sessione, presieduta da  Donata Medaglini, pro-rettore Università di Siena, il tema centrale ha riguardato nello specifico i diversi aspetti degli investimenti del PNRR. Ne hanno parlato Claudia Biffoli, Direzione generale dei sistemi informativi del Ministero della Salute, Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), Marco Cossolo, presidente Federfarma,  Maurizio Pozzi, presidente Nazionale Sanicoop, segretario FIMGG Siena.  

“E’ stato stanziato  1,6 miliardi di euro  per rafforzare il sistema informativo – ha detto Claudia Biffoli della Direzione generale dei sistemi informativi del Ministero della Salute. Al centro dell’investimento  il  fascicolo sanitario elettronico. Sul FSE inizialmente è mancata una governace unitaria. Oggi stiamo lavorando per renderlo uniformato e l’investimento si è organizzato con questi obiettivi. Il fascicolo deve essere un punto di accesso al sistema. E la popolazione anziana? Le farmacie saranno punti di accesso per avvicinare i cittadini non digitali al fascicolo sanitario elettronico. L’85% dei medici di medicina generale dovranno implementare questo fascicolo e tutte le regioni dovranno  usare gli stessi metodi. Quella della privacy è la sfida più grande – ha aggiunto Biffoli -,  ci sono stati incidenti di percorso. Lo scorso anno due pareri negativi dal garante  ci hanno fermati, ma ci siamo organizzati e proprio  in questa settimana è stato pubblicato il Decreto FSE 2.0, risultato di un lavoro estremamente complesso, che rappresenta una pietra miliare per andare avanti. Entro il 2030 tutti i cittadini europei dovranno avere un FSE”.

Simone Bezzini, assessore alla salute della Regione Toscana, ha concluso  i lavori. “ La Toscana, da un punto di vista di strutture territoriali, è fra le regioni più avanti. Abbiamo sottoscritto il 100% dei contratti, ma molte regioni non ce l’hanno fatta, per questo il governo chiede di rimodulare. Situazioni di difficoltà di altri contesti non possono essere scaricate su regioni che hanno centrato l’obiettivo” e Bezzini ha aggiunto: ”Non sono contento per nulla di quello che ci è stato raccontato sulla legge di bilancio, per la quantità di risorse messe a disposizione e per come sono state messe. Non c’è visione, solo misure che vanno a tamponare. C’è idea frammentaria, le regioni hanno sbagliato a dare l’intesa e ne vedremo le conseguenze. Invece per quanto riguarda Missione6 PNRR, è vero che le mura non fanno salute, che servono le donne e gli uomini che esercitano determinate funzioni, ma alla fine sul fronte PNRR un disegno c’è”. 

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