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venerdì, Novembre 22, 2024

La Lizza, origine del nome e funzione storica

I giardini della Lizza si chiamano così perché un tempo vi si svolgevano le esibizioni di equitazione dei cavalieri appunto “in lizza”, che qui tenevano esercitazioni e tornei. In questo spazio si svolgeva anche la scuola del maneggio dei cavalli “tanto de’ cavalieri sanesi, che degli alemanni, e di quelli del collegio dei nobili”.

A questo proposito va ricordato che alla Lizza sfilavano i “cento uomini d’arme”, famosa milizia cavalleresca istituita dal duca Cosimo I de’ Medici nel 1568. Tale centuria, che aveva compiti militari ed onorifici, era composta “della più fiorita nobiltà” della città e del territorio senese.  Far parte dei cento uomini d’arme era considerato un grande privilegio dalla nobiltà senese, e i migliori cavalieri cercavano di entrarvi ogni volta che qualche posto si liberava. Ogni cavaliere vi aderiva con il proprio nome e con un apposito e spesso molto ironico soprannome ufficiale, come per esempio “il cavalier fendente”, “il cavaliere perseverante”, “il cavalier contrapesato” eccetera. Un altro toponimo che ricorda i cavalieri “in lizza” è costituito dal vicolo del Cavallerizzo, che unisce la via Montanini all’area vocata all’equitazione.

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L’area della Lizza, inoltre, fin da tempi remoti, è vocata anche alla ricreazione e al pubblico passeggio, come magistralmente descriveva Girolamo Gigli all’inizio del ‘700: “…questo verde colle, il quale con tanto comodo e delizia serve alla ricreazione di tutto il paese nei giorni della state, e particolarmente sul tramontar del sole, quando ritornate dal passeggio di Camollia le carrozze in questo luogo si fermano, siccome tutto il popolo d’ogni condizione confusamente colla nobiltà sul letto di questa erbetta viene a ristorarsi senza soggezione di contegno, o di complimento”.

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