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lunedì, Novembre 25, 2024

E se la Mens Sana vuol godere, non dobbiamo essergli da meno

Domani alle 18 Gara 1 dei Play off per la B interregionale contro San Vincenzo al PalaEstra

Paolo Betti ha un sorrisetto ermetico. “Ci siamo – risponde – e vogliamo andare avanti: il più possibile”. Ci piace quando parla di “goderci i nostri tifosi” che hanno rinnovato in blocco gli abbonamenti della regular season. La settimana è stata di lavoro proficuo, intensa, produttiva, con due compleanni da festeggiare: Giorgi e, se si è fatto vedere, il da tutti amato Gilberto Martelli, medico sociale.

E prima della partita c’è stata la serata con i sostenitori strategici: lo sponsor’s Day, un inchino nella suggestiva cornice di Borgo Grondaie a chi come la Note di Siena ha pagato per dare il nome alla squadra e a tutti gli altri che hanno creduto nel brand; un momento buono anche per sentir parlare di riconoscenza e progetti. Anche suggestioni su qualcosa di più di quello che è oggi, che potrebbe presentarsi, ma di certo per farlo avverare questa semifinale la dobbiamo vincere. Non possiamo parlare, ma di certo il male del basket ancora ha da finire e le stagioni non si organizzano solo con ciò che il campo dice.

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San Vincenzo, prima ad averci fatto crollare il fattore campo, lo ha dimostrato: è tanta roba ed è costante. Ha un lungagnone, tanto lungagnone, dalle mani educate e le movenze corrette; ha uno spaccadifese la cui classe l’ha imparata tutta al PalaEstra; ha un separato alla nascita da Micciarella di Mare Fuori che eguaglia per testardaggine; ha un figlio d’arte tanto precisino quanto fumino; ha tutti gli altri che, gasati da una promozione, hanno continuato nella categoria superiore con il medesimo atteggiamento vincente. Di quelle rimaste è l’unica che almeno una volta abbia battuto nettamente il Costone.

Domani la partita è alle 18:00 con biglietterie aperte alle 17:00 per la vendita di tagliandi a dieci euro, come in tutto il resto della stagione; eguale prezzo chiederà la piattaforma Starplane a chi vorrà vedere la gara in Tv senza abbonamenti.

La onlus Insieme per i Bambini

Un pezzetto di spalti saranno occupati dalla 𝗢𝗻𝗹𝘂𝘀 “𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗣𝗲𝗿 𝗶 𝗕𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶” strettamente legata al reparto di 𝐏𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚 dell’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena diretto dal 𝑷𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒐𝒓 𝑺𝒂𝒍𝒗𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝑮𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐. A loro l’Associazione Io Tifo Mens Sana ha devoluto l’intero incasso delle magliette vendute e dello spettacolo “La Storia siamo noi”, oltre ad averli invitati a dire “Forza Mens Sana”.

Una parte del direttivo di ITM: i primi tre da sinistra sono Guido Guidarini, Laura Bucci e Stefano Parrini

Ad alcuni dei “ragazzi” di ITM abbiamo chiesto cosa rappresentano per loro i play off ed in particolare quelli che vanno a cominciare… Risposte tutte emotive…

“La sola parola play-off – dice Laura Bucci – mi rimanda indietro a una memoria di un glorioso passato, spesso fatto di cavalcate vincenti. Questi sono play-off diversi che costituiscono un risultato impensabile per una squadra giovane come la nostra. Sono certa che li affronteremo con grandissimo entusiasmo come prevede il dna biancoverde. Per me è gioia esserci arrivati, per tutti c’è voglia di far bene e le speranze sono le più alte possibili. Noi ci crediamo e stiamo coi ragazzi, Forza Mens Sana”.

“Oddio… – ci dice Guido Guidarini a un passo dall’ingresso nel CdA Mens Sana Basketball – il nostro è un percorso ripartito tre anni fa e ora che ci siamo, ce la giochiamo in maniera sfacciata con la speranza nel cuore”.

Resisterà l’amicizia? Curzio Mazzi a colloquio con Bianchi prima dell’inizio al PalaEstra

“Una grande emozione, un enorme soddisfazione dopo 10 anni di tribolazioni! – dice Curzio Mazzi – Rivedere che siamo riusciti a raccogliere nuovamente le nostre fantastiche ed uniche schiere dà una grande sicurezza interiore che serve veramente per tentare di fare in modo di tornare laddove è giusto che la nostra Comunità biancoverde debba tornare! Forza Mensanina! Uniti e stretti rivinceremo”.

Per ultimo il presidente di ITM Stefano Parrini: “Cosa sono i playoff? Sono il motivo per cui il basket – e tutti gli altri sport che utilizzano questa formula – somiglia alla vita, dove non puoi dare nulla per scontato, dove quello per cui hai studiato o lavorato richiede un ulteriore extra sforzo. Sono un qualcosa che ti alza il battito cardiaco come un esame, come un concorso o come un colloquio di lavoro che ti spalancherà una carriera. Sai che prima o poi avrai un’altra occasione, ma il momento clou è ora, e la pressione sale, la tensione ti piega le gambe, e ti accorgi che la squadra del tuo cuore conta più di tutto il resto. Sai che da qui potrai esondare di gioia o sprofondare nella delusione, ma comunque la tua passione ne uscirà fortificata”.

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