10.1 C
Siena
mercoledì, Aprile 2, 2025

Dieta Mediterranea come motore di sviluppo

Confronto tra istituzioni e cooperative per valorizzare agricoltura sostenibile, biodiversità e l’economico circolare. “Trasformare le sfide in opportunità per il futuro” ci dichiara Sara Guidelli, dg di Legacoop agroalimentare

A Roma, in Piazza della Repubblica, il cuore pulsante dell’agricoltura italiana si accende con “Agricoltura è”, la manifestazione promossa dal MASAF che dal 24 al 26 marzo porta al centro del dibattito il futuro del settore agroalimentare. Tra i protagonisti, Legacoop Agroalimentare, che con il suo stand dedicato al Made in Italy cooperativo racconta le eccellenze produttive e territoriali delle cooperative italiane, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il momento clou sarà l’evento del 26 marzo alle ore 15.00: “Dieta Mediterranea: un modello di sviluppo per i territori europei e marginali”. Un confronto di alto livello che vede la partecipazione di Legacoop Agroalimentare, Coldiretti, Future Food Institute e il Comune di Pollica, con l’obiettivo di mettere in luce il valore della Dieta Mediterranea non solo come patrimonio culturale e alimentare, ma come paradigma di sviluppo sostenibile.

- Advertisement -

Non si tratta solo di cibo, ma di un modello che intreccia agricoltura rigenerativa, biodiversità, benessere collettivo e sostenibilità economica. I territori marginali, spesso considerati aree depresse, emergono invece come laboratori di resilienza e innovazione, dove la ruralità diventa un asset strategico. È proprio in questi contesti che la Dieta Mediterranea può trasformarsi in una leva di crescita, garantendo prosperità alle comunità locali attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche, la tutela del paesaggio e la creazione di filiere sostenibili.

L’incontro sarà moderato da Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, che guiderà il dibattito tra istituzioni e rappresentanti del mondo agricolo e della ricerca. Marco Lupo, capo del dipartimento della sovranità alimentare del MASAF, porterà i saluti istituzionali, mentre Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, illustrerà il ruolo delle cooperative nel promuovere modelli collaborativi in grado di accelerare la transizione ecologica. Alessandro Apolito di Coldiretti metterà in evidenza il ruolo chiave dell’agricoltura non solo per la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente, ma anche per lo sviluppo sociale ed economico.

Tra le esperienze territoriali, Stefano Pisani, sindaco di Pollica, racconterà come la Dieta Mediterranea sia diventata un volano per il rilancio delle aree marginali, mentre Mariangela Coringrato, sindaca di Fardella, illustrerà il percorso della “Via del Miskiglio”, una rete di piccoli comuni lucani che hanno saputo valorizzare il proprio patrimonio culturale e naturale. Antonio Leonardo Montuoro, presidente dell’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea di Nicotera, condividerà l’esperienza della cittadina calabrese, culla del Seven Countries Study di Ancel Keys, dove la Dieta Mediterranea è diventata un simbolo di longevità e qualità della vita.

Nel giorno del 68° anniversario dei Trattati di Roma, il messaggio è chiaro: il futuro dell’agricoltura passa attraverso modelli sostenibili, radicati nella tradizione ma aperti all’innovazione. La Dieta Mediterranea non è solo un patrimonio del passato, ma una chiave per il domani, capace di trasformare le sfide in opportunità e i territori marginali in protagonisti di una nuova economia circolare e inclusiva.

“In un contesto globale in continua evoluzione, il nostro impegno come Legacoop Agroalimentare – ci ha dichiarato il dg nazionale Sara Guidelli – è quello di trasformare le sfide in opportunità per il futuro. La Dieta Mediterranea rappresenta non solo un patrimonio culturale, ma anche un modello di sviluppo sostenibile che integra pratiche agricole rigenerative, tutela della biodiversità e benessere collettivo. Attraverso la cooperazione e l’innovazione, possiamo valorizzare i territori marginali, promuovere economie circolari e garantire prosperità alle comunità locali. È fondamentale investire in nuove competenze, adottare tecnologie avanzate e rafforzare le filiere corte per mantenere elevati standard qualitativi e rispondere alle esigenze dei consumatori. La nostra partecipazione a eventi come ‘Agricoltura è’ e la promozione del modello agroalimentare cooperativo italiano a livello internazionale testimoniano la nostra dedizione nel rappresentare l’eccellenza del Made in Italy, coniugando tradizione e innovazione per un futuro sostenibile.”

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI