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giovedì, Gennaio 2, 2025

La morte non sa leggere – Recensione

“La morte non sa leggere” è un romanzo della scrittrice Ruth Rendell pubblicato nel 1977. Lei nasce a Londra il 17 febbraio del 1930 , dove muore il 2 maggio 2015. E’ stata tra le più prolifiche e note autrici di romanzi gialli. Iniziò la sua professione come reporter all’Express e lavorò per molti giornali indipendenti. Nel 2016 fu pubblicato postumo il suo ultimo thriller “Dark corners”.

La trama del romanzo “La morte non sa leggere” è molto articolata ed i vari componenti della famiglia Coverdale si relazionano con la loro domestica Eunice Parchman e con il suo atteggiamento molto riservato e sempre isolato in quella villa dove vivono tutti con le loro attività ed i loro comportamenti.

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La storia è ambientata nella campagna inglese e sin dalle prime righe ci viene svelato che la protagonista, Eunice Parchman, sterminerà senza pietà tutta la famiglia perché i suoi padroni avevano scoperto il segreto, che per tutta la vita lei ha voluto celare. Eunice non sa né leggere e né scrivere.

Questa verità subito svelata rende la lettura ancora più ricca di riflessioni su che cosa avessero potuto fare i Coverdale per non essere uccisi da Eunice. In tutte la varie situazioni Eunice cerca di non svelare questo segreto e quindi dice che ha problemi di vista e quando le viene chiesto di scrivere qualcosa trova sempre una scusa. Questa è la sua ossessione.

La Rendell cerca di scavare in maniera psicologica su i vari personaggi della storia e la protagonista risulta una donna ignorante e priva di qualsiasi slancio o aspirazione. Eunice è egoista ed indifferente al mondo esterno con il quale non riesce a relazionarsi , perché incapace di comunicare e nella sua esistenza gretta, lei ha usato ricatti nei confronti di chi ha incontrato. Tanti sono i suoi atteggiamenti discutibili moralmente.

In questa situazione è determinante l’incontro con la maldicente e superba Joan Smith, che con la sua religione fanatica compirà azioni veramente brutali anche nei confronti del marito, che diventerà succube della sua follia, che alla fine verrà diagnosticata. Le vittime di questa tragedia sono i Coverdale, che con la loro cultura non riusciranno a salvarsi da questa coppia di donne molto disturbate.

Le indagini saranno fuorviate da Eunice in vari modi, ma sarà la sua incapacità di leggere e di scrivere, che farà emergere un particolare che lei non poteva cancellare, perché non lo poteva vedere. Infatti il dramma accade, mentre i Coverdale stanno guardando in TV il Don Giovanni di Mozart.

Gli appunti scritti da Jaqueline, mentre guarda l’opera saranno determinanti per scovare il colpevole.

Il lettore viene accompagnato in un metodo di indagini molto attento e sarà sorprendente la prova degli omicidi, che svelerà l’assassina.

Questo straordinario romanzo è stato portato sul grande schermo due volte, da Ousama Rawi nel 1986 con il suo titolo originale e nel 1995 da Claude Chabrol con il titolo “Il buio nella mente”. Concludo con questo aforisma di John Lennon: ”Puoi nascondere il tuo volto dietro ad un sorriso. Ma c’è una cosa che non puoi nascondere. E’ quando tu sei marcio dentro”.

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