Stefano Luti premiato anche dall’Accademia Tiberina per il racconto “Pulcinella di Mare”
Stefano Luti (nella foto) è nato a Massa Marittima (GR) e vive a Torino. E’ uno scrittore e le sue molteplici opere spaziano dalla poesia alla narrativa al teatro alla lirica e troviamo anche le favole.
Il romanzo “Una goccia d’amore oltre la morte”, coautore Antonio Cristiano, Extempora Edizioni, Siena 2022 ISBN 9788899873936 è stato pubblicato in questo ultimo periodo ed è questa opera che avrà oggi la nostra attenzione.
Il romanzo è scritto a quattro mani da Stefano Luti e dal sensitivo Antonio Cristiano, che è deceduto qualche tempo fa. Il libro è rimasto nel cassetto di Stefano per tanto tempo, finché non è arrivata l’esigenza di darlo alle stampe.
Una storia forte, una storia decisamente autobiografica, molto intensa. Una grande passione tra Alison, giovane, bellissima ed elegante ballerina, coreografa inglese e Davide, scrittore, divorziato da poco.
L’opera è stata premiata il 15 giugno 2022 con il Primo Premio del VII concorso nazionale letterario Città di Siena. La storia narrata si intreccia con due altre vicende e si attraversano due mondi: il poetico ed il paranormale.
Si racconta la storia di due donne diverse perché una è nordica e l’altra mediterranea ed i loro nomi sono Alison Jane e Nivola. L’incontro con una chiromante della ballerina Alison Jane sarà devastante, perché le verrà predetto un destino segnato dalla malattia all’età di 39 anni e lei ne ha appena 16. Lei è travolta dallo sgomento, anche se la chiromante le dice che non morirà e così inizia a portare la sua arte in giro per il mondo, questa è la sua fuga disperata dalla profezia.
Le ambientazioni della storia vanno dall’Inghilterra del Sud per poi giungere a Torino venti anni dopo. Qui lei incontra lo scrittore Davide Ravelli che è divorziato da poco. Questo incontro sarà la nascita di un amore travolgente ed insieme visiteranno l’Egitto dove rimarranno affascinati dai siti archeologici e dalle dune del deserto. Questi splendidi momenti di spensieratezza saranno annullati nei mesi successivi dalla diagnosi di un tumore per Alison Jane. Trascorreranno tre anni dolorosi, che porteranno al suo decesso. Quindi la veggente non era stata sincera. La disperazione ed il profondo dolore di Davide lo porterà a ripercorrere i ricordi ed a ricercare dove la sua amata Alison Jane ha vissuto, quindi andrà dai suoi genitori così come in Cornovaglia dove avevano trascorso bellissimi momenti ed inizia a vivere delle manifestazioni sensoriali, che lo portano a pensare che l’anima di Alison sia sempre con lui.
Lui è stremato dalle allucinazioni, che ancora non riesce a concepirle come manifestazioni paranormali e così chiede aiuto all’amico e compagno di scrittura Antonio Romano. E’ a questo punto che l’enigmatico Antonio con le sue doti extrasensoriali conduce Davide nel soprannaturale, che è una condizione oltre ciò che è considerato reale. Inizia a raccontare di Nivola, che è un’entità femminile del ‘200, che riesce ad entrare in contatto con lui, grazie ai suoi doni o maledizioni, come talvolta le definisce e la paragona ad Alison. Lei viaggiava nello spazio, Nivola viaggia nel tempo, ed in un certo qual modo, idealmente s’incontrano, tramite uomini che le hanno amate profondamente. Nivola parla in volgare ed attende l’amore da Antonio, quel sentimento che le è stato negato dalla morte violenta. Ecco elevare il sentimento, privo completamente della materia, traslato nel Creato e nella pura spiritualità. Davide comprende che anche Alison non accetta di non aver più il contatto terreno e che questi aspetti paranormali non hanno una spiegazione. Il lettore viene affascinato dalla storia di queste due donne così lontane e così vicine nel loro vissuto e nel loro palesarsi.
Il 5 luglio Stefano Luti è stato premiato come primo classificato nella Sezione C Narrativa al Concorso Letterario Internazionale dell’Accademia Tiberina con la cerimonia tenutasi a Firenze a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento con il racconto “Pulcinella di mare”. La trama è molto appassionata ed è ambientata su un‘altura prospicente l’oceano davanti alle isole Skelligs. Il protagonista va lì per gettare una corona di fiori tra le acque ed in momento la luce e l’ombra si alternano e la musica accompagna questi momenti molto dolorosi per un suo triste ricordo.
Così si conclude questo racconto: Quando lei fu quasi accanto a lui, gli vennero in mente alcuni versi, scritta profezia, allora solo dolore abbracciato al desiderio: “… sarà l’incontro/ squarciate nebbie/ vedrò i tuoi occhi/ solcare la scia/ seguirmi vicino,/ ancora una volta/ sin quando domani/ anch’io sarò,/ anima in volo/ pulcinella di mare,/ uguale a te”.