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venerdì, Gennaio 10, 2025

Banane e pummarola, che scempio !

“Ecco che arriva l’alba

E io voglio andare a casa

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Arriva il giorno e voglio andare a casa

Lavoro tutta la notte per un sorso di rum

E accatasto banane finché non arriva il giorno

Trasporto grappoli lunghi sei, sette, otto piedi

Vieni signor contabile contami le banane

E’ arrivata l’alba e voglio andare a casa …”

“Banana boat”, il brano incluso nel vinile Calypso (a quei tempi si chiamavano “33 giri” o “ellepì”), siamo nel 1956, fece guadagnare a Harry Belafonte il titolo di Re del Calypso, oltre anche a un bel po’ di dollari visto che fu il primo “33 giri” a superare la vendita di un milione di copie. Ma di Belafonte mi sembra giusto ricordare che oltre che musicista, cantante, attore e produttore, fu anche un grande combattente per i diritti civili degli afroamericani.

“Banana boat”, in sintesi, è il canto degli scaricatori portuali giamaicani, in questo caso “caricatori”, che lavoravano buona parte della notte per riempire le stive delle navi di caschi di banane, evitando così le alte temperature del giorno. Lavoro faticosissimo e naturalmente sottopagato (ma in questo il mondo non sembra davvero migliorato, perlomeno in certi Paesi). E anche molto rischioso, visto che tra una banana e l’altra poteva giocare a nascondino un ragno supervelenoso, chiamato, senza troppa fantasia, ragno delle banane. Da sottolineare che il famoso grido iniziale “Day-o” è da intendere come un’esclamazione liberatoria di chi ha sgobbato tutta la notte, qualcosa tipo “Oh, finalmente è arrivata la luce del giorno, me ne torno a casa con quattro spiccioli in tasca, bevo un sorso di rum e mi stravacco sulla mia amica amaca”. Tutto in un “Day-o, daay-o”.

 E l’astuto Celentano che fa ?, non si lascia scappare l’occasione di italianizzare un brano di risonanza mondiale. Il guaio è che non si lascia commuovere dalle disgraziate condizioni di vita dei bananieri giamaicani. No, lui è già in odore di santità: day-o si trasforma in “Deus, Deus, qualcosa qui nel mondo non va, ti sei distratto e qui c’è il caos, che casino è scoppiato quaggiù … tutte le città sembrano cimiteri … gli architetti sono dei cani … ti uccidono da quando stai nella pancia …”.

Per fortuna (o per sfortuna) arrivano quelli del Quartetto Cetra, non nuovi nel creare cover parodistiche, che sostituiscono le banane con i pomodori, anzi, con una vera e propria Pummarola Boat … Mah !

Alla prossima.

https://youtu.be/9L9angh4KdQ?si=ZNuBej8fUJQgefKt (Harry Belafonte)

https://youtu.be/MFb_GKi1tbw?si=j0rXOerIKrnCamcI (Adriano Celentano)

https://youtu.be/8DQZRAPE-Uc?si=9E2AAqL9WC-vMOQ8 (uartetto Cetra)Q

 Quartetto Cetra)

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