Post del 6 febbraio
Abbiamo vissuto due settimane – le ultime – monotematiche.
La prima monopolizzata dal Quirinale.
La seconda, che si chiude oggi, su Sanremo.
Quando succede il resto scivola sullo sfondo, in parte è inevitabile.
Succede anche per le cose che, invece, dovrebbero dominare su tutto.
Per dire, il fatto che la Russia stia ammassando gruppi tattici di battaglia al confine ucraino. O che Jeff Bezos annunciando l’aumento del 17 per cento dell’abbonamento a Prime abbia guadagnato in un giorno 20 miliardi di dollari (che sarebbe oltre metà del Pil dell’Uganda o il 90 per cento di quello del Sudan).
Ma se posso dirlo, per chi appartiene alla mia generazione la notizia che ti strappa dentro è che 40 anni dopo, in questo mondo di armi sofisticate e profitti senza un senso, di nuovo può succedere che una creatura di 5 anni cada in un buco della terra e tutta la potenza del denaro e della tecnica non sappia tirarlo fuori vivo da li sotto.
Forse basta questo a dirci perché suonare le campane a morto della politica è una forma di cinismo che dobbiamo continuare a combattere.
Un abbraccio