Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Moschetti
I future di WallStreet e Eurostoxx anticipano un avvio in moderato rialzo all’indomani della peggior seduta degli ultimi tre mesi e mezzo per il primo e degli ultimi due mesi per il secondo.
Stamattina in Asia, Tokyo ha riaperto dopo la chiusura per festività con un calo del 2,2%. Sidney è sulla parità, Seul +0,3%. La borsa cinese è ancora chiusa per festività, mentre l’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,5% e scivola su nuovi minimi da ottobre 2020.
Evergrande, la grande protagonista in negativo di questi giorni, perde il 3% dal -10% di ieri. Si allentano le pressioni ribassiste sulle società immobiliari, dopo che una di queste, Sun Hung Kai, ha negato i contenuti del retroscena di Reuters che ieri ha contribuito ad affossare il settore. Nella nota, il primo sviluppatore immobiliare della città a regime speciale, afferma di non saper nulla della riunione nel corso della quale le autorità di Pechino hanno avvertito le società del settore di cambiare registro. Anche l’associazione dei costruttori ha messo in discussione le indiscrezioni dell’agenzia in una nota nella quale afferma che collabora come sempre con le autorità pubbliche in materia di case a basso costo e programmi di costruzione
di abitazioni per i bassi redditi.
La borsa dell’India perde lo 0,3%. In un report diffuso stanotte, Goldman Sachs pronostica un grande futuro per l’economia indiana. Per effetto del fortissimo afflusso di capitali esteri nei settori dell’industria dell’high tech, la capitalizzazione del listino potrebbe crescere fino a 5.000 miliardi di dollari, un valore che la porterebbe al quinto posto nel mondo. Le previsioni della banca d’investimento sono basate sul boom di Ipo in corso: da inizio anno, le start-up indiane hanno raccolto 20 miliardi di dollari, più del risultato cumulato degli ultimi tre anni: il flusso è destinato a restare molto forte per almeno o due anni, visto che circa 150 aziende innovative dovrebbero quotarsi nel giro di 24 o 36 mesi.
Analisi Tecnica
Ormai è su tutte le prime pagine dei quotidiani l’azzardato confronto della crisi di Evergrande con quella ben più catastrofica di Lehman Brothers. Non vorremmo sbagliarci, ma ci sembrano due situazioni molto diverse e con risvolti sui mercati finanziari globali che non dovrebbero essere minimamente paragonabili, ma tant’è che mediaticamente fa sempre effetto evocare qualche fantasma! Prima di Lehman c’era stato il black monday del 1987 e prima ancora il martedì nero del 29 ottobre 1929.
A nostro giudizio, la debolezza dell’area Asia-Pacifico è da sfruttare per comprare azioni con la massima diversificazione e proprio in ottica di diversificazione di portafoglio.
Il nostro FTSEMIB (-2,6%, 25.048) ha messo a segno la peggior seduta dal 19 luglio scorso. Sul quadro generale non ci sono indicazioni di inversione della tendenza rialzista. Già su questi livelli si può comprare, secondo step in area 23.700. Non dimentichiamoci che sul fronte della lotta al covid, grazie all’obbligo del green pass per tornare al lavoro, l’Italia è diventato il paese più virtuoso al mondo.
Commodity
Brent (74,50 usd), Wti (71,0 usd). Petrolio in rialzo dell’1%, dopo due ribassi consecutivi. Bloomberg riporta che negli Stati Uniti, l’industria petrolifera sta ancora lavorando per rimettersi in piedi dopo il passaggio dell’uragano Ida. Royal Dutch Shell ha comunicato che due suoi grandi giacimenti situati nel Golfo del Messico saranno fermi almeno fino alla fine dell’anno. Operatività. La vicinanza dei recenti massimi dell’anno verso 77/78 usd ha favorito qualche presa di profitto in ottica di trading, ma discese più pronunciate si trasformeranno subito in occasioni di acquisto.
Commodity. L’indice Bloomberg Commodity si stabilizza intorno ai 96,0 punti. Qualche modesta flessione per rame e alluminio. Operatività. Il potenziale del comparto materie di base è ancora solido. Acquisti sulla debolezza da
impostare verso 94 punti. Sulla forza si entra solo con la rottura di area 100.
Oro (1.760 usd). Non è successo praticamente nulla. Nemmeno le turbolenze geoeconomiche sono state in grado di risvegliare la tendenza. Prezzi sui minimi da un mese sull’aspettativa di una risalita dei tassi statunitensi. Operatività.
Manteniamo una visione neutro/negativa. Acquisti sulla debolezza solo verso 1.700 usd.
Forex
Euro/USD (1,173). Il dollaro si è deprezzato leggermente. Occhi sempre puntati sulla FED, che mercoledì potrebbe dire qualcosa sul ‘tapering’, ovvero sul ridimensionamento degli acquisti di titoli. Il consenso sta sposando sempre
più l’ipotesi di una FED attendista che potrebbe muoversi a partire dal 2022. Operatività. Manteniamo una visione positiva sul dollaro anche in ottica di protezione dalle attuali incertezze. Confidiamo in un obiettivo minimo in area 1,16 per pensare alle prese di profitto sul dollaro.
Criptovalute. La fuga dal rischio di ieri ha penalizzato anche l’universo delle criptovalute. Il bitcoin ha perso il 9% e oggi perde un altro 3% a 42.800 usd. Ethereum -8%, Litecoin -9%, Dogecoin -10%, Cardano -9%. Il bitcoin
stamattina ha reagito da quello che rappresenta il primo supporto grafico in area 40.600 usd. Il cedimento di questo livello discriminante proietterebbe una nuova caduta sui minimi dell’anno in area 30mila.
Bond
Non è stata la paura del rialzo tassi a spaventare ieri Wall Street, visto che il Treasury Note a dieci anni è rimasto tranquillo a 1,33% di rendimento. Il Bund si è apprezzato a -0,32%, -4 punti base. Nessuna tensione sul BTP, a 0,71%. Per un giorno i bond sono tornati ad essere considerati meno rischiosi delle azioni. Intanto si guarda con attenzione alla FED. Reuters riporta che un modello di JPMorgan, particolarmente preciso nel prevedere il forte calo dell’occupazione Usa il mese scorso, segnala a settembre un altro dato debole sul mercato del lavoro, uno degli elementi più attentamente monitorati dalla Fed per le sue decisioni. se così fosse, Powell avrebbe qualche mese in più di respiro per decidere sul tapering.
Operatività. L’incertezza e il massiccio newsflow atteso per la settimana ci suggeriscono di restare alla finestra e impostare acquisti di: Treasury decennali solo verso 1,75%; BTP decennali solo in area 1%; niente Bund fino a quando
i rendimenti torneranno sopra lo zero.
Alessandro Moschetti