“ Malinconica luna, mi hai visto qui da solo senza un sogno in cuore, senza un amore tutto mio, malinconica luna, tu sapevi la ragione per cui ero lì e mi hai sentito recitare una preghiera per qualcuno di cui potessi veramente prendermi cura … poi all’improvviso è apparsa davanti a me l’unica persona che le mie braccia stringeranno … ed ho sentito sussurrare “per favore, adorami” e quando ho guardato la luna è diventata dorata … malinconica luna, ora non sono più solo, senza un sogno nel cuore, senza un amore tutto mio “
A leggere la traduzione italiana di “Blue moon” uno rischia davvero di contrarre una patologia diabetica tant’è stuccosa, zuccherosa, affogata in un bagno di melassa, come un babà sotto overdose di rhum. E invece, come avrebbe esclamato il vecchio Mike, “Colpo di scena !”, Luna malinconica, tra i molti “incarichi, ha anche quello di impersonare l’inno calcistico dei tifosi del Manchester United, capaci di trasformare il suo testo sdolcinato in una sorta di inno eroico.
Questa curiosità mi teletrasporta indietro nel tempo, all’epoca in cui, giovincello, trovavo posto nella tribuna scoperta del Rastrello (dove si pagava meno) per assistere alle partite della vecchia Robur, con gli altoparlanti che tuonavano “Il segreto per star sani è la China Gambacciani” oppure “Da Marina Becci, al passeggio della Lizza troverete …etc etc”.
Altri tempi, suggerirebbe Blasetti, quando il calcio … era davvero il calcio e il giocatore che segnava si limitava ad esultare, senza troppe, spesso ridicole sceneggiate studiate a tavolino da un’influencer coreografa. E siccome le persone della mia età, che hanno assistito alla partenza delle mille camicie rosse garibaldine, rimembrano nome e dati antichi, ecco affiorare una storica formazione bianconera: Francalancia, Toneatto, Pastorino // Orlandoni, Piazza, Candiani // Merlin Sangiorgi, Zaramella, Fracassetti, Tambani, tiè ! E allora, tornando all’inno del M.United, mi viene da sorridere immaginando i tifosi senesi che sostituivano “O Roburrone, avanti avanti, tira in porta e marca il goal” con il sanremese “Grazie dei fiori, tra tutti gli altri li ho riconosciuti” …
Basta con le divagazioni. E’ il caso di tornare a “Blue moon” e alla sua storia quasi centenaria (1933). Intanto il significato: “blue” in inglese può significare sia il colore che un senso di malinconia e la frase idiomatica “once in a blue moon” sta a significare un avvenimento raro, come avere due lune piene nello stesso mese (evento che si verifica ogni tre/cinque anni), un po’ come il nostro “ad ogni morte di Papa” (Luciani escluso).
“Blue moon” nasce per merito di un duo eccezionale, Richard Rodgers e Lorenz Hart. Giusto ricordare che Rodgers è autore di qualcosa come novecento brani e oltre quaranta musicals, tra i quali, Oklahoma !, Pal Joey , Il Re ed io e The sound of music ovvero Tutti insieme appassionatamente. Anno di partenza, come si è detto, il 1933, ma bisogna arrivare al 1961 per parlare di successo planetario. In questo spazio di quasi trent’anni, la malinconica luna cambierà pelle, testo e titolo un sacco di volte, impreziosendo un sacco di pellicole. La interpretano magistralmente Billie Holiday e Elvis Presley, ma sono i “Marcels” che la faranno esplodere. Da allora (udite udite) si registreranno oltre settecento cover.
Nel contributo musicale allegato, ho incluso una chicca, la canzoncina presentata alla convention sanremese del 1995 dall’insolito Trio Melody ovvero Gigi Proietti, Peppino Di Capri e Stefano Palatresi, che ricorda ai distratti che Blue Moon era la sigla di apertura dei piano-bar. E anche quella di chiusura, ovvero quando il pianista non ne poteva più e accennando la Luna Malinconica, sembrava volesse dire “Aò, ma ve ne volete anna’ a letto ?!”.
Alla prossima.
https://youtu.be/qoi3TH59ZEs?si=BoxQWG-xQt4H32jH (The Marcels)
https://youtu.be/y4bZu56EylA?si=9_kzEKgxX2jl7FRc (Billie Holiday)
https://youtu.be/qyTG3G7QLg4?si=fqxlwnZz4BmmIv6K (Rod Stewart)
https://youtu.be/Zy2a0FvZOmo?si=b3E9TIOr0RUXpGqZ (Trio Melody)
