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giovedì, Novembre 21, 2024

Modello Tedesco: l’associazionismo e la deroga del 50+1

Come si sono organizzati i Supporter in Germania per avere una partecipazione attiva nel calcio.

Oggi riprendiamo la pubblicazione della storia in cinque puntate dello sviluppo dei modelli di supporting trust in Europa. La prima puntata è stata pubblicata il 16 luglio. Ringraziamo l’organizzazione nazionale SinC per il materiale ricevuto…

Si può rimanere nella top 5 dei campionati europei senza snaturarsi? La risposta è sì. In Germania, le società sportive hanno mantenuto la propria conformazione originaria di associazioni di persone: la maggior parte di queste, nate dalle esperienze dopolavoristiche di fine Ottocento, ha mantenuto i capisaldi primigeni della partecipazione attiva dei membri e della democraticità dei processi decisionali.

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La forma di associazione è stata per lungo tempo l’unica soluzione organizzativa ammessa per ottenere l’affiliazione alla federazione tedesca e l’iscrizione ai diversi campionati. Solo negli ultimi anni, sono state introdotte delle deroghe a questa forma, ma nel 90% delle realtà sportive – la maggior parte dei club professionistici e la totalità di quelli dilettantistici – la forma associativa è tuttora al vertice della catena di controllo.

In Germania, lo sport è prevalentemente condotto attraverso realtà polisportive: ogni disciplina ha il proprio management, ma al vertice vi è un’unica entità. Le varie divisioni sportive, nel caso di specie calcistiche, sono controllate direttamente dagli associati attraverso le Eingetragener Verein (EV), ovvero associazioni registrate. Le EV, iscritte in uno speciale albo associativo, perseguono lo scopo primario della promozione sociale – religioso, scientifico, artistico, e ovviamente sportivo – e quello secondario di carattere economico: esse sono tenute al reinvestimento costante dei profitti, non solo all’interno delle diverse divisioni dell’associazione sportiva, ma anche a beneficio della valorizzazione dello sport di base e ai settori giovanili. Le EV sono ammesse dalla Deutscher Fussball Bund (DFB) e dalla Deutsche Fußball Liga (DFL) alla partecipazione ai campionati professionistici e non.

I membri della EV possono essere sia associati passivi, che si limitano a partecipare direttamente alla governance dell’associazione, che associati attivi, i quali, oltre a essere coinvolti nei processi decisionali, partecipano alle attività sportive dilettantistiche dell’associazione. Questa conformazione consente quindi al tifoso-cittadino di essere artefice dell’indirizzo gestionale, affidato a professionisti del settore la cui individuazione è determinata da processi democratici, e di essere attivamente coinvolto a prezzi accessibili anche nella vita sportiva locale.

Per la sua conformazione, il caso tedesco rappresenta il più alto esempio di democrazia e partecipazione sportiva esistente, e rappresenta una realtà unica per le interazioni e il confronto costante tra tutti gli attori in gioco. È un sistema in cui tutti gli ingranaggi si muovono per garantire la preservazione del ruolo sociale dello sport su un gradino più alto rispetto alle logiche commerciali. Un modo di essere e di fare che si è tradotto nel blocco totale a investimenti speculativi nel calcio tedesco, garantendo la sostenibilità delle realtà sportive nel lungo periodo – si sono registrati pochissimi fallimenti, ben altra cosa rispetto agli oltre 160 registrati in Italia negli ultimi 25 anni tra i club professionistici – e, parimenti, tanti altri benefici: una certa tenuta etica, che ha portato alla rinuncia a sponsorizzazione ritenute non idonee; stadi sempre pieni, grazie al costo dei biglietti tra i più bassi d’Europa; una tutela delle minoranze e dei diritti dell’individuo a 360 gradi, mediante mirate politiche sociali adoperate dalle istituzioni calcistiche tedesche.

Per entrare nei meandri tecnici, riportiamo di seguito la parte relativa alle forme organizzative del calcio tedesco da I tifosi nella proprietà dei club calcistici. Esperienze a confronto a cura di Maurizio Lupo, Antonella Emina e Igor Benati, contenuta nel manuale Visioni di Gioco. Calcio e società da una prospettiva interdisciplinare, vol. 2 (Bologna, Il Mulino, 2022):

1.  EingetragenerVerein (EV): associazioni di persone registrate, che reinvestono gli utili prodotti, sono di proprietà dei loro membri e sono gestite secondo un rigoroso principio di trasparenza da rappresentanti eletti democraticamente.

2.  Aktiengesellschaft (AG): la società per azioni è spesso, ma non sempre, quotata in borsa.

3.  Gesellschaft mit beschraenkter Haftung (GmbH): società a responsabilità limitata.

4.  Kommanditgesellschaft (KG, società in accomandita) o una Kommanditgesellschaft auf Aktien (aA, società in accomandita per azioni) o una combinazione delle varie forme (GmbH & Co KG aA/GmbH & Co KG): società in accomandita per azioni con una società a responsabilità limitata in qualità di socio accomandatario, talvolta con l’aggiunta di elementi provenienti da una società per azioni.

A questo regolamento sono ammesse dal 1998 delle deroghe che riguardano un numero ristretto di realtà professionistiche: (i) il 50+1, che consente l‘iscrizione ai campionati di una società di capitali (es. Bayern Monaco, Borussia Dortmund) purché il controllore di questa sia una EV proprietaria di almeno il 50% +1 delle quote (per le Spa o società a responsabilità limitata), o, nel caso delle società in accomandita semplice o per azioni, sia la EV il solo socio autorizzato a gestire la divisione calcistica. Il caso del Bayern è quello più evidente del sistema calcio tedesco

Il club calcistico militante in Bundesliga, e l’equivalente della squadra Primavera italiana, sono stati scorporati dalla polisportiva guidata dalla Bayern München EV (associazione sportiva di persone che comprende le squadre di calcio, basket, pallamano, tennis tavolo, bowling, scacchi e la divisione arbitri, e conta 360.000 soci), e conferiti in una Società per azioni. Bayern München EV continua a detenere il 75% della divisione calcio Bayern München AG (società di capitali), nella quale esercita il 100% del potere decisionale ed esprime l’intera rappresentanza nel CdA.

Come soci all’interno della Bayern München AG figurano Audi, Allianz e Adidas, ciascuna con quota pari all’8,33%, che partecipano esclusivamente alla ripartizione degli utili di esercizio (con una quota privilegiata), senza avere alcuna rappresentanza nel CdA stesso, ma solo negli organi di controllo rappresentati dal collegio dei probiviri e dei sindaci. Questa conformazione garantisce il pieno controllo da parte della base con una positiva influenza, anche a livello manageriale, delle tre grandi realtà industriali, primari sponsor del club.

Per le società in accomandita semplice o per azioni l’esempio di funzionamento arriva dalla Ballspielverein Borussia 09 EV Dortmund, associazione registrata che detiene solo il 5,53% della società quotata Borussia Dortmund GmbH & Co. KGaA, ma è il solo socio autorizzato a determinare la gestione della società sportiva.

(ii) le realtà storicamente legate a specifiche aziende: nate come dopolavoro aziendale e rimaste sotto l’influenza delle imprese che le hanno generate, come Bayer 04 Leverkusen e VfL Wolfsburg, a cui però è imposto di garantire un continuo sostegno allo sport di base. Caso a parte quello della Red Bull Lipsia che di fatto è un’associazione (EV) ma ha aggirato in qualche modo la norma base consentendo l’accesso alla stessa solo a un numero ristretto di soci imponendo delle quote di accesso elevate tali da non consentire l’ingresso alla base.

Tutti gli associati quindi, oltre ad avere la possibilità di candidarsi a qualsiasi carica di responsabilità in seno all’associazione e al club, partecipano direttamente alle elezioni dei propri rappresentanti e alla definizione delle strategie di gestione dell’intera realtà sportiva attraverso la nomina di persone qualificate nell’organigramma del club per garantire la massima professionalità nella gestione della società sportiva, oltre a svolgere un ruolo di controllo su tutti i processi interni.

La via tedesca alla partecipazione dei tifosi ha mostrato una decisa capacità nel mantenimento del controllo delle società e nella resistenza alla forza dei grandi investitori privati nazionali ed esteri e con l’apertura garantita dalla deroga del 50+1 ha consentito l’afflusso di una discreta quantità di risorse da parte dei privati, riuscendo a conciliare sviluppo e legame con il territorio risulta valorizzato in termini sociali ed economici.

Diversi in Germania i coordinamenti nazionali dei tifosi, in particolare menzioniamo la Unsere Kurve, partner tedesco della rete italiana di Supporters in Campo di cui fa parte Millenovecentoquattro, conosciuti in occasione del progetto europeo ”Improving Football Governance through Supporter Involvement and Community Ownership”.

La foto copertina è tratta da Unsere Kurve

(2 – continua)

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