Con Paolo Benini considerazioni finali sulle Olimpiadi prima di uno sguardo a casa nostra
Ciao dottor Paolo, suvvia chiudiamo il discorso Olimpiadi a Parigi. Ce ne sono di cose ancora non dette. Proporrei tuttavia di dedicare un primo pensiero a un tuo amico, Paltrinieri. Che anziché meritarsi le ferie ora è costretto a ortopedia e riabilitazione…
“Beh, Greg è Greg! Ho collaborato con lui e gli altri del Centro federale di Ostia dal 2015 a Tokyo 21. Una bellissima esperienza, due olimpiadi, “abbiamo” vinto tantissimo, un grandissimo atleta. Ha ottenuto risultati eccezionali e per un tempo molto lungo per le discipline che pratica. Un’atleta simbolo… Per capirsi! Un campione di quel genere fa 10 all a settimana e nuotava in allenamento 2500/800 km annui. Questo fa capire alle persone, diciamo comuni, che “ex nihilo nihil fit”. Io, questa frase, ce l’ho tatuata su un braccio e ben visibile… a me. Comunque Greg ha dentro un fuoco particolare, quello del fuoriclasse”.
Altro pensiero nel giro di interessi del prof. Benini: le ragazze del nuoto acrobatico. Che gli è successo? C’è un modo di salvare la prestazione dell’atleta quando ci si deve sottoporre a giudizi così soggettivi?
Li il problema è stato di tipo diverso. Le ragazze hanno nuotato benissimo, quindi erano preparate. Gli esercizi hanno un coefficiente moltiplicatore ed il nostro era troppo basso e quindi punteggi più bassi. C’è stato un cambio profondo di regolamenti che ha aiutato a generare questo errore. Capita. Comunque il gruppo è solido, sono giovani e penso che molte arriveranno a Los Angeles. Poi, massimo della sfortuna, una delle componenti del duo si è ammalata, Linda Cerruti. Mi è dispiaciuto molto anche perché ha deciso di chiudere e meritava una modalità più appropriata”.
Finiamo con un altro tuo conoscente: il presidente Paolo Barelli della Federazione Nuoto. Forse ci ha regalato la rappresentativa italiana più equilibrata. Casualità o ha dei meriti?
“Allora il caso esiste nella vita e oggi pare che molti non vogliano prenderne atto. Sarebbe meglio pensarci di più. Nello sport anche. Tuttavia quando produci risultati importanti con frequenza con atleti diversi in diverse discipline la probabilità che si tratti di caso diventa bassa. Barelli è un uomo molto esperto, è stato atleta, un pragmatico che presiede una federazione molto grossa e complessa. E’ uno bravo”.
Poi comunque, ammettiamolo, sono saltati i nervi a tutti con quel quarto di pallanuoto con l’Ungheria. Commenti da fare?
“Le classi arbitrali in genere non sono spesso all’altezza secondo me e talvolta forse potrebbe esserci di più visto che nella boxe uno dei giudici è stato allontanato per qualche sospetto. Specifico: nel Settebello non c’è solo l’errore e ciò che accade nell’immediato. Ci sono anni di lavoro e investimenti economici importanti. Non si può essere in mano di chi vuole essere protagonista mentre non lo è. Credo che quello è un campo dove una IA garantirebbe maggior competenza. Si immette il filmato dell’azione e l’IA dà un giudizio”.
Conosci il mondo delle Paralimpiadi? Il senese Betti fra due settimane ci andrà… Andare “oltreognivittoria” per un paralimpico è differente dall’atleta tradizionale?
“Io non amo le uguaglianze per separazione. Per me dovrebbero stare nelle olimpiadi generali nelle loro categorie. Io conosco gli atleti alti e bassi, biondi o mori, neri e bianchi o gialli e chi ha strutturazioni fisiche per cui compete in una certa categoria. Come i pugili per esempio che vanno per categoria di peso. Io conosco gli atleti che performano e siccome per me il bersaglio della prestazione è se stessi. Non mi interessa altro”.
Qual è la medaglia che ti ha maggiormente soddisfatto tra quelle vinte dall’Italia?
“Beh, ho vinto due ori anche con la vela. Proprio stasera sono stato ringraziato per il contributo dato. La medaglia che mi ha soddisfatto di più? Quella di Domenico Acerenza che, gratificato dal suo quarto posto, nella 10 km in acque libere ha espresso soddisfazione per il risultato e ha scritto nel suo dialetto: “Nn’ te scurdà maje da ‘dò viene quanno arrive”.
Ah, giusto, ci devi la citazione di vari nomi di atleti “oltreognivittoria”, sarà tre settimane che non ci parli di questi esempi di sport mondiale…
“Marta Maggetti, una sarda dello IQ foil, una sarda di poche parole e molta sostanza che ha vinto l’oro. Domenico Acerenza per quanto sopra. Myriam Sylla per come gioca e per la risposta che ha dato alla giornalista che gli faceva la consueta domanda stupida su Vannacci. E tutti quelli che ci mettono tutto di se”.
Secondo te ha un significato sociopolitico economico che nel medagliere abbiano primeggiato gli Stati uniti sulla Cina?
“Beh, se facevano la corsa per chi andava prima sulla luna… Penso che arrivare primi nel medagliere per i politici che solitamente non brillano per acume… sia importante!! Potrebbero giocare a tappini. Spero non gli risulti complicato”.
Da ex assessore allo Sport che ne pensi del fatto che gli organizzatori parigini abbiano creato questi campi da gioco posticci e temporanei per ospitare le diverse discipline lasciando visibile il contesto della città spettacolare?
“Dunque si era parlato di montare una piattaforma per i tuffi da 27 mt a Castel Sant’Angelo. Naturalmente molta burocrazia!! Penso sia una bella cosa , le chiamano contaminazioni. Ecco, qui in Italia e a Siena in particolare si muore invece per non contaminarsi. Siamo mummie”.
Noi ora a Siena andremo a seguire i nostri campionati di serie “sottosotto” con strutture che veramente poco hanno di nuovo. Ci mettiamo anche te fra i cattivi e responsabili?
“Beh, mi perdonerai l’ immodestia ma non confonderei il sacro con il profano. Certo tornando indietro lavorerei molto meno, passerei il tempo negli inutili intrallazzi quotidiani, a farmi pippe mentali sul nulla oppure a tradire e fottere qualcuno senza pudore e dignità. Io ho vissuto l’assessorato come lo sport mentre è più redditizio viverlo da politico che come detto prima spesso non brilla”.
Fra un giorno è Palio e per uno strano scherzo del destino il miglior fantino – oggetto dei tuoi giochi con l’intelligenza artificiale – è nella tua contrada. Hai considerazioni che vuoi fare?
“Beh, abbiamo giocato un po’! No non ho considerazioni particolari da fare. Io sono abituato a certi standard e Tittia, bravissimo fantino, con tutto il rispetto non mi interessa molto. Auguro il meglio al mio amico Capitano”.