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lunedì, Maggio 12, 2025

Tutti in campo per il futuro dello sport giovanile

Il 16 maggio a Palazzo Patrizi l’iniziativa promossa da USD Millenovecentoquattro: un’occasione aperta per ripensare insieme il ruolo educativo del calcio

Qualche mese fa, riflettevamo su queste stesse pagine sul legame profondo che unisce lo sport giovanile alla responsabilità educativa collettiva. Nel mio articolo “Giovani e sport: responsabilità condivisa di una missione educativa”, sottolineavo come attorno a un campo da calcio si giochi, molto spesso, anche una partita civile: quella che riguarda l’inclusione, la crescita, l’ascolto. Quella che riguarda, in fondo, l’idea stessa di comunità.

Ora quelle riflessioni prendono corpo in un appuntamento concreto. Venerdì 16 maggio, alle ore 17.00 a Palazzo Patrizi (via di Città, Siena), si terrà il convegno “Il settore giovanile secondo noi”, promosso da USD Millenovecentoquattro, una realtà giovane ma già molto attiva nel tessuto cittadino. L’incontro metterà al centro il calcio giovanile come esperienza educativa e sociale, a partire dal punto di vista di chi — genitori, allenatori, dirigenti, insegnanti, tifosi — vive ogni giorno la fatica e la bellezza dello sport come palestra di vita.

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Interverranno personalità del mondo sportivo senese e toscano, rappresentanti istituzionali, esponenti della cultura e della scuola. Non per declamare soluzioni dall’alto, ma per costruire un confronto plurale e aperto. L’obiettivo è chiaro: riportare l’attenzione sull’infanzia e l’adolescenza come priorità, anche (e soprattutto) dentro e attorno ai campi da gioco.

L’iniziativa arriva dopo mesi di lavoro collettivo, durante i quali USD Millenovecentoquattro ha promosso alleanze significative per rilanciare l’idea di un Manifesto dello Sport Senese, ha proposto libri e letture, ha creato occasioni d’incontro, e iniziative – come la sciarpina – destinate a durare. Un segnale forte, secondo noi, che mostra come sia possibile unire competenze e passioni diverse per generare qualcosa di condiviso.

Partecipare al convegno del 16 maggio significa dare valore a questo percorso. Non si tratta di applaudire una proposta già confezionata, ma di contribuire a costruirla. Di esserci con la propria esperienza, con le domande, con le aspettative.

Perché il calcio giovanile non è questione da “settori” riservati, ma una responsabilità collettiva. E ogni passo verso una comunità sportiva più giusta, più attenta e più partecipata, comincia anche da qui.

Ivano Zeppi

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