Batterie senza storia, Granito e Unamore in evidenza

Confronto coi giornalisti del mossiere Bircolotti: “Vivo e vivrò il momento; e lì deciderò con la mia testa”

Cinque batterie, nulla in più, nulla in meno. Due le vince Puligheddu (Granito), una ciascuno Piras, Fabbri e Cersosimo. Sul tufo molti “binomi” hanno mostrato poco e nulla; forse per non rischiare l’esclusione che ormai è decretata anche per il minimo sfregio o sfregamento patito nel corso dell’impegno. A far notizia è più lo scambio verbale fra il mossiere Bircolotti e i giornalisti, organizzato dall’Ufficio Stampa del Comune, a conclusione delle batterie stesse.

Il succo di ciò che ha espresso è che lui vive e valuta sul momento. Lo ha fatto stamani e intende farlo in seguito. A compimento di cinque partenze facili o facilissime, un solo abbassamento anticipato, e tanti complimenti da parte del mossiere alle accoppiate cavalli-fantini presentatesi nelle batterie. Attenzione per la posizione, prontezza al canape, disciplina.

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Rispetto, massimo, chiede il mossiere ai fantini e rispetto sarà pronto a dare. Dice con soddisfazione che la pratica lo facilita, che ora ha compreso meglio il meccanismo di sgancio.

Insidioso appare un “desiderata” dei capitani per la sera del Palio, cioè che non annulli una mossa veloce con qualche imperfezione per darne una brutta un’ora più tardi quando non c’è più tempo. La risposta però è la solita: “Sarà quel che vedo al momento”.

Prima batteria

E’ quella che potremmo definire dei bomboloni, tutti insieme, nessuno pronto a mostrare nulla di particolare. Si comincia con una decina di minuti di ritardo sul programma. Ares Elce si mette in protezione al tondino, Zio Frac fa qualche scarto, quando il canape si abbassa prende la testa Zenis su Viso D’Angelo. A questo punto chi è avanti fa un canterino, chi è dietro si fa doppiare, c’è anche qualche fischio dalla Piazza. Vince Viso d’Angelo.

Seconda batteria

E’ quella dove i capitani potrebbero pescare qualche elemento del lotto e la combattività è poco più pronunciata della prima. In ottima forma c’è anche il quindicenne Remorex che, messo nel mezzo, provoca un abbassamento. Caduti i canapi vanno avanti Canarinu che prende troppo largo il San Martino e Dorotea. A seguire per un po’ Canarinu tiene la testa su Remorex e Compilation, quindi è la volta di quest’ultimo a fare da battistrada, finché non è Zentiles a portarsi in testa, sempre ad andatura hobbistica, per vincere la batteria.

Terza batteria

Carboni entra praticamente al passo, seguendo Cobalto e Columbu: la mossa è buona. E’ Don Rodrigo a mettersi sulle gambe, davanti a Dovizia e Diodoro. Al primo Casato c’è lo spunto che porta di slancio in testa Baila che poi si rialza. Dal secondo San Martino è stabilmente in testa Dovizia che tiene il suo passo e vince con grande scarto su Corallo Sardo.

Quarta batteria

Qui c’è il sempre respinto Unamore che, per la gioia del proprietario Stefano Vanni, vince con Cersosimo la sua sesta batteria consecutiva. In partenza un’ottima partenza dell’amazzone Selvaggia Pianetti che prende la testa su Amarcord de Mores. Unamore la supera in ingresso di San Martino e lei gli va dietro un po’ prima di rialzarsi. Unamore continua in testa con Zinias secondo e Duce che si porta al terzo posto con uno spunto. L’arrivo è di un’incollatura con Unamore su Zinias.

Quinta batteria

Il colpo d’occhio è diverso con due grigi che all’inizio si mettono in testa. Caveau è il più pronto in partenza, Fenomenale lo segue e prende la testa nel corso del primo giro. Gli si accodano Dollaro ed Ecthelion. E’ un buon galoppo che chiude con Fenomenale primo davanti a Ecthelion.

(Le immagini sono di Valentina Groppi)