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mercoledì, Febbraio 19, 2025

Carlo Luigi Turchi: a oltre 20 anni dalla prematura morte

Per ricordare la figura de “Il ragioniere!”, anzi del maestro di vita

Qualche settimana fa Stefano Bisi mi ha inviato il link di un suo scritto nel proprio blog. Bisi ricorda quando in via Curtatone c’era la sede del PCI. Essendo citato ho sentito l’obbligo di rispondere. E questo è quello che ho scritto.

“Stefano, ti ricordi bene. Il palazzetto di viale Curtatone è stato un punto di riferimento per molti: un luogo d’incontro e confronto, la mente pensante del “Partito nella provincia più rossa d’Italia”. Come si amava raccontare, allora, con una malcelata punta di orgoglio. Per oltre dieci anni ho varcato quella soglia, mattina e sera, e spesso anche di notte. Molte sono le facce che, in questo momento, attraversano la mia memoria. Voglio ricordarne una in particolare, di cui a breve ricorreranno l’ottantacinquesimo anniversario della nascita e poco più di vent’anni dalla prematura scomparsa: Carlo Luigi Turchi. Il “ragioniere di campagna”, come amava scherzosamente definirsi, è stato molte cose: un marito, un padre, un professionista, un contradaiolo, un politico, un banchiere, e – come si direbbe oggi – un promotore di comunità”.

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Non saprei dire perché mi è venuto il suo nome alla mente. Potevano venirmene tanti altri che magari a differenza di Carlo, che era sì un assiduo frequentatore ma non ha mai avuto lì un ufficio. Aldo Ancilli, Marino Mazzi, Aurelio Ciacci, Sergio Bindi, Vittorio Bardini, Eriase Belardi, Rita Barellini. E l’elenco potrebbe continuare. Sarà perché alcuni di questi nomi li aveva ricordati Bisi stesso. Sta di fatto che mi è tornato alla mente Carlo Luigi Turchi, con un loden verde che raramente indossava, anche nelle giornate più fredde mentre varcava il cancello e saliva le scalette con il suo passo veloce…

E ho pensato che la sua figura e la sua eredità meriterebbero di essere ricordate. Magari, tra luci e ombre si scoprirà non solo il “ragioniere”, ma anche il maestro di vita. Oggi vorrei riprendere il tema per proporre un modo più compiuto di raccogliere il suo ricordo.

Il prossimo 27 febbraio 2025 si celebrano 85 anni dalla nascita, e siamo a poco più di vent’anni dalla sua prematura scomparsa. Credo che Carlo sia stato una figura straordinaria di Siena e della sua provincia. Ragioniere commercialista, ma anche uomo di famiglia, promotore di imprese, contradaiolo e appassionato politico, Turchi ha incarnato molteplici ruoli con dedizione, empatia e capacità uniche. Per lo meno questo è il mio ricordo, addolcito sicuramente dal tempo ma credo ancora assolutamente vero.

Un uomo per la comunità

Carlo Luigi Turchi ha trascorso la sua vita a Siena e nei tanti comuni della provincia, con un rapporto speciale per Colle Val d’Elsa, dove ha mosso i primi passi della sua carriera. Ovunque andasse, lasciava un segno: conosceva le persone, le imprese e i meccanismi che le animavano, offrendo spesso il suo aiuto come risorsa di ultima istanza quando tutte le altre strade sembravano chiuse.

Non era un ragioniere ordinario: coniugava numeri, bilanci, processi produttivi e relazioni umane. La sua visione complessa e pragmatica lo rendeva capace di comprendere i problemi nella loro interezza e di sintetizzarli in soluzioni concrete. Era un uomo di sinistra, dalla parte del lavoro e dei lavoratori, ma con la consapevolezza che tutelare le imprese significava salvaguardare il tessuto economico e sociale.

Un maestro per professionisti, cooperatori e imprenditori

La carriera di Turchi è stata una scuola per molti giovani. Numerosi tirocinanti ricordano il suo rigore professionale, unito a una disponibilità umana rara. La sua capacità di trasformare un mestiere tecnico in una missione lo ha reso un modello. Grazie al suo contributo, sono nate cooperative, consorzi e “case del popolo”, che hanno arricchito la vita della comunità senese.

Come revisore contabile, direttore amministrativo e promotore di imprese, Turchi non si è mai fermato davanti alle difficoltà. Ogni progetto che seguiva era un’occasione per costruire qualcosa di duraturo, che avesse un impatto positivo sulle persone.

Le passioni oltre la professione

La vita di Carlo Luigi Turchi non si limitava al lavoro. Era profondamente legato alla Contrada e alla città di Siena, contribuendo alla vita sociale e culturale del territorio. La passione politica, vissuta con coerenza e impegno, era un altro pilastro della sua esistenza.

Un ricordo vivo e condiviso

A partire dall’occasione degli 85 anni dalla sua nascita, ovviamente in accordo con la famiglia, potrebbe essere il momento perché si raccolgano testimonianze e ricordi di chi lo ha conosciuto. Scritti, video, memorie racconti personali. Prima che tutto si perda. Non è un progetto quanto un modo per ricordare un uomo che ha saputo intrecciare con equilibrio vita privata, professionale e sociale.

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